Contenuti trattati
I mesi invernali non sono certo i più semplici per la natura: il freddo, le gelate notturne e le giornate sempre più brevi impediscono a molte specie di sbocciare, così che il riposo vegetativo diventa, per molte piante, necessario e imprescindibile in attesa del risveglio primaverile. Questo discorso non vale però per alcune varietà, robuste e resilienti, in grado di stupire con le loro bellissime fioriture anche nel periodo più difficile dell’anno, a patto che la loro messa a dimora sia stata programmata per tempo.
1) Camelia
Tra le fioriture invernali, la camelia non può mancare: i suoi fiori grandi e spettacolari sembrano incuranti del freddo e sanno restituire colore al giardino.
Le camelie si distinguono fra le specie precoci, come Camellia sasanqua, e le prime varietà a fiorire della classica Camellia japonica. All’interno di queste due macrocategorie si possono identificare delle sottospecie particolarmente indicate ad affrontare i rigori invernali come:
- Yuba Shobori: è una varietà di Camelia japonica di colore rosa confetto, con fiori pieni caratterizzati da eleganti e fini screziature più scure. In particolare, il fiore è grande e doppio, dalla forma classica, con un ricco ciuffo di stami centrali gialli (visibili una volta che il bocciolo si è del tutto aperto). La fioritura è graduale e finisce a febbraio-marzo. Pianta di crescita molto lenta, solo nel tempo raggiunge un’altezza massima di 6-8 metri.
- Hyriu: è una Camelia sasanqua con fiori semidoppi di colore variabile dal rosso-rosa al rosso vivo. Pianta elegante, dal portamento eretto e dal fogliame scuro, è conosciuta anche come “Camelia del Natale” in virtù della copiosa fioritura che raggiunge il massimo del fulgore proprio nel mese di dicembre.
- Hana Jiman: è una Camelia sasanqua dall’aspetto delicato, con fiori di colore bianco-avorio bordati irregolarmente di rosa. Ha un portamento eretto ed espanso e una struttura sempre molto ramosa, capace di raggiungere un’altezza di 5 metri. Le foglie sono piccole e di colore verde scuro. I primi fiori compaiono già a novembre e continuano ad aprirsi progressivamente fino a marzo.
Resistenti al freddo, queste camelie non hanno bisogno di essere protette mentre, in caso di mancanza di precipitazioni, quando il terreno non è gelato, devono essere soccorse con bagnature mai troppo abbondanti.
2) Mahonia
Le mahonie sono piante da esterno apprezzate per la forma insolita delle foglie spinose e intagliate, sebbene non regalino fioriture così appariscenti come altre specie invernali.
Una varietà di mahonia particolarmente interessante è Mahonia x Cabaret®: questa pianta a dicembre è ancora in fiore e presenta spighe con boccioli rosso-rosati che aprono corolle gialle, creando un pregevole effetto mélange. Le spighe, arcuate sotto il peso dei fiori, presenteranno nei mesi seguenti bacche color grigio scuro che nelle giovani piante possono essere asportate per favorirne la crescita, sempre lenta.
Adatta a tutte le esposizioni, con il freddo questa mahonia spesso vira il colore delle foglie dal verde verso il rosso. Rustica e compatta, raggiunge un’altezza massima di un metro.
3) Viburnum cassinoides
Questa varietà di viburno si presenta come un arbusto spogliante caratterizzato da un fogliame rosso intenso e bacche raccolte in piccoli grappoli color rubino che, con il proseguire della stagione, virano al nero e al blu.
Arbusto originario del regioni dell’America nord-orientale, il viburnum cassinoides ha rami flessibili e regala una copiosa fioritura bianca primaverile profumata. Forma cespugli semiglobosi con altezza e diametro paragonabili (fino a tre metri se lasciato libero di crescere) e può essere utilizzato in giardino sia come esemplare isolato, sia per creare macchie e siepi.
4) Hamamelis
Alla fine del mese di dicembre inizia la fioritura dell’hamamelis, una pianta così resistente da tollerare temperature fino a -10°C.
In particolare, si consiglia di scegliere per il giardino l’ibrido hamamelis x intermedia ‘Arnold Promise’: questa varietà presenta fiori aracniformi leggermente profumati, formati da petali allungati variamente orientati e sempre ritorti in modo differente, dal colore giallo luminoso. Di sviluppo lento, questo hamamelis può raggiungere nel tempo i 4 metri di altezza, ma non deve essere potato perché mal tollera i tagli.
5) Nocciolo
Il nocciolo, o corylus avellana, fiorisce nel periodo invernale e i suoi amenti (infiorescenze a grappolo) penduli e cilindrici ondeggiano assecondando ogni alito di vento.
Quella del nocciolo è una fioritura poco evidente ma bellissima: man mano che la stagione procede, gli amenti maturano allungandosi e prendendo volume, aprendo poi i fiori maschili che liberano il polline e passano da bruni a giallastri. Sono riuniti in gruppi da tre a cinque, lunghi fino a 10 cm, e un solo amento conta circa duecento fiori singoli.
Il nocciolo è una pianta monoica e la fecondazione dei fiori femminili (gemme meno visibili con stimmi rossi) è operata dal vento.
6) Rosmarino
Nelle sue numerose specie, il rosmarino è una pianta davvero apprezzabile: non solo perché è tra le aromatiche più utilizzate in cucina, ma anche perché dotata di una grande longevità (può vivere anche più di 10 anni) e capacità di adattamento (può fungere da ottimo coprisuolo o cespuglio per terreni difficili, anche poveri, sabbiosi e sassosi, purché privi di ristagno).
La fioritura del rosmarino è molto gradevole: i fiorellini azzurri compaiono alla sommità dei fusti, o in grappoli ascellari, e vantano un grande pregio ornamentale. Fra le varietà a fiori rosa spicca Rosmarinus officinalis ‘Majiorca Pink’, una pianta di rapida crescita, vigorosa, dal portamento eretto e poi decombente e dalla ricca fioritura profumatissima che solo il gelo mette momentaneamente in stand by.
7) Calendula
Il pregio principale della calendula è che è una pianta in grado di sopravvivere benissimo anche senza grandi cure; la sua capacità di diffusione è altissima e resiste per anni e anni intorno al luogo di prima coltivazione.
Lungo un marciapiede ben esposto al sole, dove nel terreno non ristagni acqua, la calendula dimostra una mirabile resistenza al freddo. Il nome latino “calendae” indica il primo giorno di ogni mese dell’anno, per sottolineare che la pianta, a seconda del clima e della zona, è capace di sbocciare praticamente tutto l’anno, anche se generalmente predilige il periodo che va da maggio fino all’autunno inoltrato (ma in climi miti, o opportunamente forzata, fiorisce durante l’inverno).
8) Oxalis bowiei
Questa varietà si distingue dalle altre oxalis comunemente coltivate perché raggiunge un’altezza maggiore, fino a 40 centimetri.
Le foglie, leggermente carnose al tatto, ricordano molto da vicino quelle di un trifoglio, con il quale può essere facilmente confusa. Sono di colore verde chiaro e contrastano nettamente con i fiori, più grandi delle altre oxalis (fino a 5 centimetri di diametro), di uno splendido colore rosa vivido.
Pianta bulbosa, l’oxalis si può utilizzare come tappezzante non calpestabile sia in vaso, sia nel giardino in mezz’ombra o nel giardino roccioso. Quando le temperature salgono sopra i 25°C, entra in riposo vegetativo e la fioritura comincia da fine settembre e perdura fino alla primavera, nei luoghi caldi e ben esposti.
9) Viola cornuta
Tra le viole, le viole cornute sono quelle più resistenti al freddo, tanto che, se poste in climi non troppo rigidi e in presenza di una buona esposizione, possono iniziare a fiorire anche nei giorni di sole del mese di dicembre (o meglio possono continuare a fiorire), sia in vaso sia in piena terra.
Originaria dei Pirenei, la viola cornuta ha un profumo intenso, è alta solo 10 cm e forma cespi di diametro tre volte maggiore. I fiori somigliano a quelli della viola spontanea e i colori dei petali sono sempre accattivanti: ‘Mirtillo’, ad esempio, è una varietà della serie ‘Wild Rabbit’ che gioca sul contrasto fra il bianco e un bellissimo blu-viola intenso che richiama la tonalità del frutto da cui prende il nome.
Le cure
Specialmente in inverno, è importante porre le piante in piena terra solo se il terreno non è ancora gelato ed è facilmente lavorabile. Nel caso sia gelato, è sempre meglio rimandare la fase di trapianto, mantenendo la pianta in vaso fino a primavera. Inoltre, occorre tenere a mente che il freddo accompagnato da precipitazioni insufficienti può portare le piante ancora in vegetazione a uno stato di sofferenza per mancanza d’acqua: la regola per non sbagliare è sempre quella di bagnare con estrema parsimonia senza inzuppare il terreno.
Sapere come prendersi cura delle piante in inverno è fondamentale per mantenerle in salute durante il periodo più critico dell’anno.