Pungitopo e agrifoglio: che differenza c’è?

Straordinariamente decorativi e protagonisti delle festività natalizie, spesso pungitopo e agrifoglio vengono scambiati per la stessa pianta, ma, a dispetto della somiglianza, ad unirli non è neanche la stessa famiglia di appartenenza. Facciamo allora un po’ di chiarezza.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 12/01/2024Aggiornato il 12/01/2024
Pungitopo e agrifoglio: che differenza c’è?

Pianta simile al pungitopo, l’agrifoglio condivide con il primo l’antica funzione di “antifurto” per le derrate alimentari: in passato, le foglie spinose di queste due piante venivano poste attorno ai sacchi di farina e altri alimenti per proteggere le scorte dai topi. Al di là di questa curiosa usanza, la similarità è solo apparente. Molti si chiedono infatti che differenza c’è tra pungitopo e agrifoglio. Vediamole tutte le caratteristiche e diversità delle due piante.

Come riconoscere pungitopo e agrifoglio

L’agrifoglio, genere Ilex, è un arbusto ornamentale sempreverde di dimensioni anche importanti, sebbene in giardino spesso venga cimato e potato per mantenere una forma precisa, più contenuta e inalterata nel tempo. Molto di frequente è confuso con il pungitopo poiché è noto anche con il nome di pungitopo maggiore.

Agrifoglio. Foto di: dendoktoor da pixabay.com

L’agrifoglio si trova nei boschi a clima atlantico con buona umidità, precipitazioni diffuse, senza escursioni termiche eccessive, e media luminosità. Sopporta temperature fino a 15°C sotto lo zero, ma teme i lunghi periodi di gelo. Pur essendo un sempreverde, in realtà opera un lento ricambio del fogliame persistente e tende, soprattutto dove è in competizione con altre piante per la luce, a spogliarsi nella parte bassa assumendo, nei soggetti di grandi dimensioni a portamento arboreo, un aspetto tipico da conifera spalcata. I fiorellini, bianchi o rosei, si aprono in primavera.

Tra tutte, Ilex aquifolium è l’unica specie di agrifoglio endemica in Italia. Al contrario del pungitopo, che invece nasce e si diffonde proprio nel nostro Paese.

pungitopo

Pungitopo. Foto di: Bayram Yalçın da pexels.com

Il pungitopo è un arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Asparagaceae. In particolare, Ruscus aculeatus (questo è il suo nome scientifico), è pianta rustica autoctona, di dimensioni più ridotte rispetto all’agrifoglio, che cresce spontaneamente nei boschi di latifoglie, anche se la sua presenza in questi luoghi è andata via via scemando nel tempo a causa della raccolta spesso indiscriminata dell’uomo. Il pungitopo presenta fusti eretti e robusti, ramificati nella parte terminale, che non portano foglie bensì i cosiddetti cladodi, ossia piccoli fusti modificati di consistenza rigida e aspetto che ricorda una scaglia o una punta di freccia. Come le foglie propriamente dette, anche i cladodi svolgono funzioni fotosintetiche. I fiori, piccoli e verdi, sbocciano alla fine dell’inverno al centro del cladodo e producono poi bacche rotondeggianti rosse. 

Differenze tra pungitopo e agrifoglio: le foglie e le bacche

  • La prima differenza tra pungitopo e agrifoglio, che salta all’occhio anche dei meno esperti, è l’aspetto delle foglie. Le foglie dei rami bassi e dei giovani esemplari di agrifoglio sono spinose e a margine dentato, accorgimento che molte specie vegetali adottano per difendersi dagli animali che vorrebbero brucarle. Ovoidali, alterne, lucide e coriacee, con corto picciolo e ondulate, riflettono piacevolmente la luce. La lunghezza delle foglie varia da 3 a 7 cm, e nella pagina inferiore sono opache e più chiare. Spesso si presentano di un bel verde scuro bordato di bianco. Il pungitopo, come si è detto, non possiede vere e proprie foglie bensì fusti trasformati che hanno assunto la funzione di foglie. I cladodi del pungitopo sono ovoidali, appiattiti e rigidi, provvisti di un’estremità pungente (ma non di un perimetro dentellato come l’agrifoglio) e si presentano di un bel colore verde brillante e intenso.
agrifoglio

Pianta di agrifoglio con bacche a grappolo.

  • La seconda differenza tra pungitopo e agrifoglio: le bacche, entrambe rosse e tipicamente invernali. I frutti (drupe) dell’agrifoglio, sferici od ovali, contengono quattro semi protetti da un buono strato di polpa e sono generalmente di dimensioni più grandi rispetto alle bacche di pungitopo che, invece, contengono due soli semi. Inoltre, spesso le si trova riunite in grappoli; le bacche del pungitopo, invece, sono più piccole e appaiono di solito disposte lungo il fusto uniformemente. I frutti dell’agrifoglio sono velenosi e pericolosi per l’uomo per via dell’elevato livello di tossicità; quelli del pungitopo, invece, oltre a possedere discrete proprietà medicinali, venivano anticamente raccolti per estrarre i semi da utilizzare, tostati e macinati, come sostituti dei chicchi di caffè.
Bacche di pungitopo

Rametto di pungitopo.

Un ultimo avvertimento per gli appassionati di queste due bellissimi arbusti ornamentali: per via del loro ampissimo e tradizionale utilizzo in qualità di piante portafortuna e come decorazioni all’interno di ghirlande natalizie e altri fai da te a tema, oggi sia pungitopo che agrifoglio sono piante protette, ossia la loro raccolta è vietata o consentita solo in alcune regioni.

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