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Gli alberi sono il cuore di ogni giardino abbastanza grande per ospitarli: offrono ombra, privacy e l’habitat per molte specie di uccelli. Molti preferiscono alberi da giardino sempreverdi a crescita rapida, che quindi crescano in fretta e che rallegrino il giardino in ogni stagione con il loro fogliame.
La velocità di crescita degli alberi in giardino è un fattore genetico, intrinseco nelle specie, ed è condizionato dal clima, che deve essere quello giusto per le specie messe a dimora. Ogni regione italiana può accogliere un gruppo di piante a rapida crescita soddisfacendo così i sogni più ambiziosi. Sono molte le specie di alberi sempreverdi a crescita rapida, contraddistinte da esigenze termiche differenti l’una dall’altra; in aggiunta alla crescita veloce, comune a tutte, ogni specie offre colori, donati dai fiori, dalle foglie o dai frutti.
La scelta dell’albero più adatto per il proprio giardino dipende quindi da diversi elementi, tra cui l’esposizione al sole, la tipologia di terreno, il clima e la manutenzione richiesta. È importante valutare tutti questi elementi per garantire una crescita sana delle piante con crescita veloce. Non bisogna infine trascurare l’altezza massima che raggiungerà la pianta, un parametro importante per fare la scelta giusta.
Tra i piccoli alberi da giardino a crescita veloce ci sono il ligusto, l’alloro, la photinia e l’eleagno. Tra gli alberi da ombra ci sono invece l’acacia, la Paulownia, il tiglio e l’eucalipto, mentre tra i rampicanti si può puntare su edera, gelsomino sempreverde, passiflora e clematide.
Piccoli alberi da giardino
Per giardini non molto ampi si possono scegliere diverse tipologie di piccoli alberi a crescita rapida che in poco tempo raggiungeranno l’altezza desiderata.
Ligustro
Il ligustro (Ligustrum lucidum o Ligustrum japonicum) è un arbusto sempreverde della famiglia delle Oleaceae, conosciuto per la sua crescita rapida e la capacità di formare siepi compatte e dense. Le sue foglie ovali e lucide di colore verde intenso offrono una copertura ideale per schermare giardini o delimitare gli spazi.
In primavera e inizio estate produce piccoli fiori bianchi profumati, seguiti da bacche nere che attraggono gli uccelli. Si adatta bene a diversi tipi di terreno, purché ben drenati, e può crescere sia in pieno sole che in mezz’ombra. L’irrigazione deve essere moderata, ma può essere intensificata nei periodi più caldi.
Alloro
L’alloro (Laurus nobilis) è un sempreverde aromatico che appartiene alla famiglia delle Lauraceae. Le sue foglie coriacee sono molto utilizzate in cucina per il loro aroma intenso. Oltre al suo utilizzo in cucina, l’alloro è una pianta ornamentale versatile, capace di formare siepi alte e compatte.
In primavera produce piccoli fiori giallognoli seguiti da bacche nere. Questa pianta si adatta bene a terreni ben drenati e cresce in pieno sole o mezz’ombra. Resistente alla siccità e al freddo e richiede poche cure, a parte una potatura occasionale per mantenerne la forma.
Photinia
La photinia (Photinia x fraseri ‘Red Robin’) è un sempreverde caratterizzato da una spettacolare colorazione del fogliame. Le nuove foglie sono di un rosso acceso in primavera e contrastano con il verde scuro di quelle più mature, creando un bell’effetto ornamentale.
Nella tarda primavera la photinia produce piccoli fiori bianchi seguiti da bacche rosse. È adatta a terreni ben drenati e cresce rapidamente in pieno sole o mezz’ombra; tollera bene il freddo ma soffre il ristagno idrico.
Eleagno
L’eleagno (Elaeagnus ebbingei) è un arbusto rustico caratterizzato da foglie verde scuro nella pagina superiore e argentate in quella inferiore. Grazie alla sua crescita rapida e alla sua resistenza ai venti, viene spesso utilizzato per siepi frangivento o per schermare i giardini. In autunno produce fiori piccoli ma profumatissimi, seguiti da bacche commestibili. Si adatta bene a diversi tipi di suolo e tollera bene la siccità e l’inquinamento urbano, ma predilige un’esposizione soleggiata o in mezz’ombra. Richiede poche cure, a parte una potatura annuale per mantenerne la forma.
Alberi da ombra
Ci sono poi alberi sempreverdi a crescita rapida che raggiungono altezze considerevoli; prima di piantarle nel proprio giardino bisogna quindi assicurarsi che quest’ultimo possa ospitarli comodamente.
Acacia o mimosa
L’acacia è una pianta di origine esotica, essendo gli areali originari diffusi nelle regioni tropicali e caldo temperate dell’America centrale e meridionale, del Kenia, dell’Africa meridionale e dell’Australia. Il genere è vastissimo e comprende oltre 1.100 specie di alberi, arbusti e rampicanti, tutti caratterizzati da bei capolini fiorali, piccoli e riuniti in infiorescenze erette o pendule che in alcune specie sono lunghe fino a 30 cm, spesso profumati. I rami di mimosa venduti l’8 marzo appartengono a questa pianta che, nonostante la sua fioritura così precoce, è sensibile al freddo.
In Italia la specie più diffusa è A. dealbata, che raggiunge i 20 metri di altezza. Non è quindi un albero adatto per piccoli giardini. Le foglie sono alterne e pennate, talora trasformate in piatti piccioli; i frutti sono baccelli di solito verdi e non commestibili. Poste a dimora in giardino, le piante vanno coltivate in un terreno non troppo fertile e ben drenato, da neutro a sub-acido, in posizione riparata dai venti ma in pieno sole. Le acacie temono le potature, quindi anche quella di allevamento va eseguita con sobrietà e finalizzata all’eliminazione dei rami malformati e di quelli che competono con l’apice.
Paulownia
È uno degli alberi a crescita più rapida: in un anno la pianta giovane può crescere di 3 metri, e attraverso il miglioramento genetico è stato ottenuto il Clone 112 di crescita ancor più veloce, coltivato per l’impiego nelle centrali a biomasse. Paulownia tomentosa, la specie più diffusa in Europa, deve il suo nome alla morbidezza delle grandi foglie, densamente tomentose su entrambe le pagine. Le foglie, di forma ovato-poligonali, rappresentano uno dei numerosi aspetti ornamentali della pianta, dal momento che possono diventare lunghe fino a 30 cm. Sono precedute, nel mese di aprile, dai bei fiori profumati di colore lilla con segni purpurei e gialli all’interno, lunghi 5 centimetri e riuniti in pannocchie molto vistose. I fiori si formano nel corso dell’autunno precedente e rimangono in forma di boccio chiuso di colore rosato per tutto l’inverno; talvolta i forti geli prolungati possono danneggiarli, soprattutto se accompagnati da forti venti inaridenti, ma la pianta è in generale resistente al freddo.
Ha un portamento colonnare e diventa alto 12 metri con un diametro di 10 metri; in considerazione del portamento e dell’aspetto va usato come esemplare isolato su un prato, anche se forma filari lungo i viali cittadini di grande impatto visivo e idonei all’ombreggiamento. Richiede un terreno fertile ben drenato in una posizione soleggiata: la sua velocità è condizionata dalla disponibilità di elementi nutritivi presente nel suolo e dalla freschezza, quindi è opportuno prevedere una buona concimazione di fondo e l’irrigazione regolare.
Attenzione però a evitare i ristagni idrici, in quanto la paulonia è soggetta agli attacchi di marciume radicale provocati dal fungo Armillariella mellea. Le larghe foglie, essendo così grandi e pesanti, possono essere danneggiate dai venti, quindi la posizione ideale è riparata dalle correnti dominanti. Originario di Giappone e Cina, deve il nome latino Paulownia alla principessa Anna Pavlovna d’Olanda, figlia dello zar Paolo I di Russia, attribuitogli poco dopo il suo ingresso in Europa, avvenuto a metà dell’800. Viene ancora oggi utilizzato per opere di falegnameria di alta qualità come mobili, strumenti musicali e oggetti vari grazie al suo legno duro ma leggerissimo.
Tiglio
I tigli sono alberi imponenti anche se non sempre raggiungono altezze maestose: in genere è l’insieme chioma – altezza che li rende solenni. I tigli spontanei più diffusi nel nostro territorio appartengono alle specie Tilia platyphyllos (sinonimo di T. grandifolia) e T. cordata (sinonimo di T. parvifolia, chiamato tiglio riccio). Il primo ha foglie grandi, presenta ciuffi di peli bianchi alla biforcazione dei rami giovani e ha portamento a torre; il tiglio cordata ha lamine più piccine, ciuffi di peli di color bruno – rugginoso e portamento a cupola. La specie più coltivata in Italia è T. americana, di origine statunitense, caratterizzato da foglie ampie, lunghe fino a 20 cm e glabre, cioè prive di peli, tranne che nella pagina inferiore in corrispondenza della ramificazione delle nervature.
In tutta Europa è molto diffusa una quarta specie spontanea delle regioni sud-orientali dell’Europa e occidentali dell’Asia: Tilia tomentosa, sinonimo di T. argentea e di T. alba, denominato tiglio argenteo o tiglio d’Ungheria. È facile riconoscerlo dalle pagine inferiori delle foglie, provviste di peli e di colore bianco argenteo; fra le varie specie è quella che forse produce i fiori più fragranti. Attenzione a non confonderlo con i cosiddetti “ibridi argentei”, varietà derivate dal pollonifero T. americana. Al momento dell’acquisto di un tiglio è opportuno specificare la specie che si desidera per sapere quali dimensioni raggiungerà.
I platifilli e i loro ibridi possono avvicinarsi ai 40 m, i tigli ricci (T. cordata) si approssimano ai 30 m, mentre le altre specie e cultivar sono più piccole, non superando i 20 m. Anche i diametri sono di tutto rispetto, fatte le ovvie eccezioni per le selezioni fastigiate: superano tutti i 10 m di diametro, raggiungendo i 20 metri negli americani, negli argentei e nei platifilli. Tutti i tigli, ma in particolare Tilia tomentosa, sono resistenti al caldo, alla siccità e all’inquinamento purché abbiano spazio a sufficienza per svilupparsi e non vengano soffocati al piede dalle pavimentazioni. Richiedono un terreno umido e drenato, meglio se neutro o alcalino ma tollerano anche i suoli acidi, esposizione al sole anche parziale. Purtroppo sono soggetti a numerose malattie, ma le piante adulte sono molto resistenti a diversi parassiti tranne all’armillaria, il cui attacco è favorito dalle potature, dalle ferite sul fusto e dall’umidità stagnante.
Eucalipto
L’eucalipto è una pianta a crescita rapida resistente anche a temperature estreme. Appartiene alla famiglia delle Myrtaceae e vanta oltre 700 specie, tra le quali le più conosciute sono l’Eucalyptus globulus e l’Eucalyptus gunnii. Questa pianta sempreverde predilige un’esposizione in pieno sole e necessita di irrigazioni moderate; una volta ben stabilita può sopportare anche periodi di siccità e temperature molto elevate, persino superiori ai 40 gradi centigradi.
La fioritura, spesso di colore bianco o giallo, avviene generalmente in estate. La crescita dell’eucalipto si aggira in media intorno ai 50 cm all’anno, anche se molto dipende dalla specie: alcune raggiungono un’altezza di oltre 60 metri, altre hanno dimensioni molto più contenute.
Rampicanti sempreverdi dalla crescita veloce
Ci sono anche piante rampicanti che crescono molto rapidamente, coprendo in poco tempo muri, pergole e recinzioni e pergolati.
Edera
L’edera (Hedera helix) è una pianta rampicante sempreverde che cresce rapidamente e che aderisce a diversi tipi di superfici grazie alle sue radici aeree. Le foglie lobate, di un verde intenso o variegato a seconda della varietà, la rendono una buona scelta per coprire muri, pergolati o staccionate con un effetto ornamentale e naturale.
Si adatta a qualsiasi tipo di esposizione e terreno e richiede poche cure. Resiste bene al freddo ed è una pianta adatta anche per angoli in ombra.
Gelsomino sempreverde
Il gelsomino sempreverde (Trachelospermum jasminoides), noto anche come Rincospermo, è un rampicante elegante e vigoroso che si distingue per il suo fogliame verde lucido e per i suoi fiori bianchi e profumatissimi, che sbocciano tra la tarda primavera e l’estate. Grazie alla sua crescita compatta e alla sua resistenza al freddo è molto utilizzato per rivestire pergolati, recinzioni e muri.
Predilige posizioni soleggiate o di mezz’ombra e si adatta a terreni ben drenati, anche se tollera quelli leggermente argillosi. L’irrigazione deve essere regolare nei mesi caldi, in cui il terreno deve essere mantenuto umido ma senza ristagni. Durante l’inverno può sopportare temperature fino a -10°C, ma nelle zone più fredde è consigliabile una pacciamatura alla base per proteggerne le radici.
Per una crescita più ordinata si possono effettuare potature leggere dopo la fioritura, eliminando rami secchi o eccessivamente lunghi.
Passiflora
La passiflora (Passiflora caerulea) è un rampicante sempreverde a crescita rapida che vive bene nelle regioni a clima mite. Ogni fiore, della caratteristica forma a corona, presenta petali bianchi o rosati con una corona di filamenti blu-viola che crea un effetto esotico e decorativo.
Oltre alla sua bellezza, la passiflora è anche apprezzata per i suoi frutti commestibili, che nelle condizioni climatiche ideali maturano a fine estate. Questa pianta ama il pieno sole o la mezz’ombra e cresce rapidamente, attorcigliandosi su supporti come pergolati, grigliati e recinzioni. Predilige terreni ben drenati e ricchi di sostanza organica, con irrigazioni regolari nei mesi più caldi e ridotte in inverno. Nelle zone più fredde, può perdere parte del fogliame per poi rivegetare in primavera.
Clematide
La Clematide (Clematis spp.) è una pianta sempreverde a crescita rapida appartenente alla famiglia delle Ranunculaceae, celebre per la sua spettacolare fioritura e per la sua straordinaria varietà di colori e forme. Le specie e cultivar più diffuse, come Clematis montana, Clematis armandii e Clematis viticella, possono presentare fiori a forma di stella o a coppa con tonalità che vanno dal bianco al rosa, dal viola al blu intenso. Alcune varietà, come la Clematis armandii, sono sempreverdi e fioriscono all’inizio della primavera mentre altre, decidue, offrono una fioritura abbondante in estate e inizio autunno.
Questa pianta cresce rapidamente e si arrampica grazie ai suoi viticci; risulta quindi ideale per coprire pergolati, recinzioni e archi. Predilige un’esposizione soleggiata o di mezz’ombra, ma le radici devono sempre essere mantenute fresche e ombreggiate. Il terreno ideale è fertile, ben drenato e ricco di sostanza organica. L’irrigazione deve essere regolare, soprattutto nei mesi più caldi, ma evitando ristagni idrici che potrebbero favorire malattie fungine.
La potatura varia a seconda della varietà: alcune specie fioriscono sui rami dell’anno precedente e richiedono solo una leggera pulizia dopo la fioritura, mentre altre, come le Clematidi a fioritura estiva, beneficiano di una potatura più drastica in tardo inverno per stimolare nuovi getti e una fioritura più abbondante.