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La parola labirinto richiama alla memoria il mito di Icaro e del Minotauro. All’interno di questo il re Minosse aveva rinchiuso oltre al figlio deforme con testa di toro anche il progettista Dedalo e il suo giovane imprudente figlio Icaro. La componente intenzionalmente cupa e sanguinaria del mito diventa qui, nel Labirinto della Masone, “un equivalente addolcito, che fosse anche un Giardino, dove la gente potesse passeggiare, smarrendosi di tanto in tanto, ma senza pericolo” come afferma il proprietario Franco Maria Ricci.
È con queste prospettive che il visitatore si deve approcciare al Labirinto della Masone, nei pressi di Fontanellato (PR): nessuna vistosa o piacevole fioritura che cattura la nostra attenzione ma la volontà e il desiderio di conoscere le diverse specie di bambù presenti, simili per struttura generale ma differenti per colore, dimensione, portamento.
Qui si va per la possibilità di una piacevole passeggiata immersi nel verde, alla scoperta di un labirinto vero, dove farsi portare dal desiderio di scoprire ogni angolo e trasformare la visita in un momento piacevole per la famiglia, anche per i bambini che potranno “perdersi” in un mondo fantastico e per gli animali di compagnia che è possibile portare.
In più c’è la possibilità di visitare gli spazi espositivi centrali, con opere d’arte ed editoria.
Una struttura leggera e piacevole
Visto dall’alto, il Labirinto ha la forma di una stella a otto punte, incompleta perché è su un vertice che si trova la struttura di ingresso. Si articola su una superficie di ben sette ettari, ospita 200.000 piante di bambù appartenenti a 20 specie diverse, alte da 30 centimetri a 15 metri, anche se l’ordito principale è ottenuto utilizzandone una sola, e offre un percorso di tre chilometri che può essere percorso agevolmente da tutti perché in piano, in meno di un’ora. I corridoi hanno sempre una larghezza di tre metri e, per quanto alte possano essere le piante, non si prova alcun senso di costrizione o soffocamento. Si passa da una zona all’altra quasi senza accorgersene perché la struttura generale è data dalla sovrapposizione di due quadrati fra loro sfalsati che crea quattro realtà distinte ma intercomunicanti; compaiono anche elementi come i vicoli ciechi.
Bambù, una scelta mirata
Il bambù è una pianta rigogliosa, cresce in fretta, ha bisogno di cure limitate, è capace di una fotosintesi elevata fissando grandi quantità di anidride carbonica e restituendo ossigeno all’ambiente.
Proprio perché è “pianta sempreverde, elegante, flessuosa, vigorosa, rapida nella crescita” Franco Maria Ricci pensa di promuoverne l’utilizzo nella sua terra d’origine, la Pianura Padana e in particolare il Parmense, dove si trova Fontanellato.
In un paesaggio ormai afflitto da vecchie case coloniche e capannoni agricoli, artigianali e aziendali in stato di abbandono, il bambù potrebbe essere ideale per formare cortine verdi che potrebbero mascherare queste costruzioni, anche perché qui l’acqua, il primo motore della crescita dei bambù, non manca.
Phyllostachys aureasulcata ‘Spectabilis’
Bambù molto decorativo per il contrasto di colore fra il fogliame, verde medio, e i fusti, giallo luminosi, può raggiungere gli otto metri d’altezza. I culmi del diametro di 3-4 centimetri presentano la particolarità di presentare spesso alla base spesso un curioso andamento a zig-zag. In posizione ventosa deve essere posto in posizione riparata.
Anche per le collezioni d’arte
Il Labirinto della Masone apre al pubblico nel 2015, diventando non solo un altro prestigioso giardino nel nostro ricco panorama nazionale, ma un’occasione di rendere fruibile, al di fuori delle strutture più classiche, l’arte e le sue opere perché ospita spazi espositivi, collezioni d’arte e l’esposizione di tutti i volumi pubblicati dalla casa editrice Franco Maria Ricci.
La Corte d’Ingresso accoglie i visitatori, qui c’è l’area ristorazione (bistrò, caffè e bottega) con il bookshop oltre all’ingresso e all’uscita del labirinto. C’è anche una torre panoramica dove salire per guardare nell’insieme il labirinto dall’alto.
Al centro del percorso trovate una piazza di duemila metri quadrati, con una piramide che in realtà è una cappella per sottolineare il legame fra labirinto e fede, e una piazza circondata da portici e pilastri. Questo spazio è dedicato a mostre, esposizioni ed eventi, oltre ad accogliere la collezione permanente di quadri e libri editi da FMR.
Fino al 15 marzo ci sarà la mostra WENDINGEN 1918-1931 “Rivolgimenti” sospesi tra Jugendstil e astrazione. Il percorso espone tutte le copertine dell’iconica rivista di arte e architettura olandese Wendingen (Rivolgimenti), uscita ad Amsterdam dal 1918 fino al 1931.
Informazioni pratiche
- Il Labirinto della Masone è temporaneamente chiuso e riaprirà il giorno 8 febbraio.
- Fino al 31 marzo 2020 è in vigore l’orario invernale, dalle 9.30 alle 18, con ultimo ingresso alle ore 17. È aperto tutti i giorni, inclusi i festivi.
- Il biglietto costa 18 euro; la visita non ha limite di tempo, ma è bene prevedere almeno un’ora e mezza per vedere il labirinto di bambù, le gallerie e le mostre temporanee.
- I biglietti del labirinto consentono un numero illimitato d’ingressi e di uscite nel giorno di validità. http://www.labirintodifrancomariaricci.it, telefono 0521 827081
Come Arrivare
Il Labirinto della Masone è all’indirizzo Strada Masone 121 a Fontanellato in provincia di Parma. Si trova a meno di 10 minuti di auto da Fidenza (PR) e 15 minuti da Parma. Per raggiungerlo in auto da Milano: uscita autostrada A1 Fidenza, seguire via Emilia verso Parma; in auto da Bologna: uscita autostrada A1 Parma, seguire via Emilia verso Fidenza; in auto da La Spezia: A15 Parma Ovest, seguire via Emilia verso Fidenza.