Capparis spinosa – Cappero

Perfetto per dare vita e colore a un muro esposto al sole.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 16/08/2014Aggiornato il 16/08/2014
Capparis spinosa – Cappero

Capparis spinosa – Cappero petali bianchi stami violaFamiglia: Caparridaceae

Il cappero, Capparis spinosa è un suffrutice con una lunga radice e molti fusti lunghi fino a 80 cm, di portamento vario. L’utilizzo più classico è quello del suo inserimento in un muro di pietra dove i fusti semplici o ramificati che si originano dal colletto radicale, formano un ricco cespuglio, spesso semisferico. Un poco alla volta ne vedrete spuntare altri e col tempo potreste ritrovarvi una lussureggiante parete verde. Le radici, per quanto ben sviluppate, potranno scrostare il muro nel quale sono inseriti, ma mai portarne al crollo. I frutti sono delle bacche di color verde scuro e forma oblunga commestibili; giunti a maturazione si aprono mostrando un gran numero di semi quasi neri.

Foglie: di colore verde nella pagina superiore e glauche in quella inferiore, sono alterne e arrotondate, brevemente picciolate e di consistenza carnosa.

fiori: bellissimi, dai grandi petali bianchi e dagli stami violacei visibilissimi per l’accentuato contrasto di colore. Hanno quattro petali arrotondati e quattro sepali rotondi, sono ascellari e lungamente picciolati. Effimeri, si aprono verso sera e nella mattinata successiva iniziano ad appassire, dal mese di maggio fino alla fine dell’estate. Se ne possono raccogliere i boccioli ben chiusi da trattare ad uso commestibile.

Come scegliere:acquistate piante non imponenti, specie se dovete adattarle nelle crepe di un muro perché un apparato radicale molto esteso non potrà essere introdotto in una piccola cavità senza danneggiarlo, talvolta in modo irreparabile.

Manutenzione

Per regolare lo sviluppo eccessivo delle piante, tagliare i rami alla fine dell’inverno a una lunghezza di circa 20 centimetri.

Scheda pianta: Capparis spinosa – Cappero

Lucepianta spiccatamente eliofila deve essere posta in pieno sole per almeno sei, meglio otto, ore il giorno. La scelta del luogo di messa a dimora è basilare per la loro sopravvivenza, non sempre garantita.
Acquai capperi temono i ristagni ma si giovano di bagnature moderate, specie quando le precipitazioni mancano da qualche tempo e assumono il significato di soccorso.
Terrenoin natura possiamo trovarlo sulle scogliere, in vecchi muri a secco, dove affonda le radici fra sasso e sasso, in terreni tendenzialmente aridi e rocciosi. Coltivandolo dovremo ricreare le stesse condizioni.
Clima e
temperatura
pianta tipicamente mediterranea, il cappero riesce ad adattarsi anche in piccoli areali di nicchia nella pianura padana o in luoghi che riescono a garantire condizioni calde e soleggiate. È diffusissimo al sud, frequente al centro, dirada la sua presenza a mano a mano che si sale verso nord.
Concimenon necessita di fertilizzanti.
Riproduzionei semi, raccolti dai frutti quando si aprono, e conservati fino all’autunno devono essere sparsi su un vaso con sabbia e cocci da bagnare da inizio primavera e da tenere in posizione calda e soleggiata.
Prezzo: 8 € in vaso di 14 cm di diametro

 

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