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Tutti i papaveri ornamentali sono caratterizzati da una rosetta di foglie da cui emergono steli sottili e prevalentemente pelosi che portano foglie alterne pennate, di colore grigio-verde, e fiori a coppa formati da 4 petali parzialmente sovrapposti. In seguito alla fioritura e alla caduta dei petali, si forma la tipica capsula contenente i semi. I papaveri ornamentali sono perfetti in giardino per colorare tutta l’estate bordure e aiuole e per creare macchie vivaci monospecie. Essenziale è la scelta della posizione in cui coltivare i papaveri ornamentali, che deve essere sempre ben soleggiata: la luce del sole è, infatti, una condizione di primaria importanza per questi fiori.
Le specie decorative più apprezzate
- Papaver rhoeas, il comune papavero che cresce spontaneo nei campi, detto anche “rosolaccio”, dai fiori rossi con stami centrali neri.
- Papaver nudicaule: il “papavero d’Islanda”, con fiori alti 30-40 cm, di colore bianco, rosa, giallo, arancione o rosso, con gli stami gialli.
- Papaver alpinum: è il più basso, raggiunge al massumo i 15-20 cm, con fiori dai petali prevalentemente bianchi o gialli, e stami gialli.
- Papaver glaucum: alto fino a 50 cm, dai petali rossi con una macchia nera alla base.
- Papaver orientale: dai fiori larghi 10-16 cm, di colore arancione scarlatto e altre tonalità, eretti e alti anche oltre i 100 cm.
Inoltre, sono apprezzati altri generi, comunque definiti “papaveri” per il loro aspetto e per la loro appartenenza alla famiglia delle Papaveraceae: Eschscholzia californica, il “papavero della California”, caratterizzato da foglie di colore grigio-azzurro e fiori dalle tonalità giallo-arancio e Glaucium luteum, il “papavero delle sabbie”, diffuso come spontaneo nella macchia mediterranea, caratterizzato da fiori color giallo oro.
Fioriscono a giugno ma si seminano a marzo
Le specie di papaveri ornamentali coltivate in giardino vengono considerate praticamente tutte come annuali e ottenute per semina. Questa si esegue solitamente in marzo, o anche in autunno (settembre), per avere una bella fioritura a inizio estate, da giugno in avanti.
È sempre consigliabile eseguire la semina direttamente a dimora, meglio che in semenzaio, poiché il successivo trapianto è un’operazione molto delicata ed è raro che le piantine sopravvivano.
Il terreno di semina deve essere leggero, sciolto, possibilmente misto a sabbia e ben drenante. I semi, acquistati in bustina presso un centro giardinaggio, devono essere distribuiti omogeneamente sul terreno leggermente umido, quindi ricoperti da uno strato sottile (1 cm) di terriccio.
In seguito alla semina, si innaffia con delicatezza il terreno, per mantenerlo sempre leggermente umido, utilizzando possibilmente un innaffiatoio dotato di getto a pioggia: un getto di acqua troppo violento, infatti andrebbe sicuramente a spostare i semi dal loro alloggio.
Accostamenti riusciti
Le diverse specie di papavero possono essere coltivate da sole o miste ad altre ornamentali fiorite per la creazione di aiuole o bordure fiorite: bellissimo, ad esempio, l’accostamento con le cosmee. Le specie più alte, quale P. orientale, possono anche essere utilizzate per produrre fiori recisi da tenere in vaso in casa.