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Fare una talea di cappero in acqua è uno dei metodi più semplici e veloci per avere una pianta produttiva in tempi abbastanza rapidi, ottenendo piante identiche a quella madre. Si comincia tagliando rametti non legnosi lunghi circa 10-15 cm e tagliando le foglioline nella parte inferiore.
I rametti vanno poi immersi in un bicchiere d’acqua, da collocare in una posizione luminosa ma non esposta ai raggi diretti del sole. Dopo 3 o 4 settimane le radici saranno lunghe un paio di centimetri: è il momento di trapiantare la nuova piantina di cappero in terra.
Come si moltiplica la talea del cappero
La propagazione per talea in acqua è un metodo di moltiplicazione vegetativa particolarmente adatta per il cappero. Questa pianta aromatica ha infatti una buona capacità rizogena, tuttavia bisogna seguire alcune indicazioni per ottenere buoni risultati.
Per fare una talea di cappero in acqua, bisogna scegliere e tagliare dei rametti sottili lunghi circa 10-15 cm da una pianta sana usando un coltello disinfettato o delle forbici da potatura professionali. Il taglio va effettuato in obliquo, in modo da favorire lo sviluppo delle radici; dopo questa operazione si può disinfettare il punto reciso con un po’ di polvere di cannella.
Dopo aver rimosso tutte le foglie tranne un paio all’estremità, il rametto va immerso in un bicchiere di acqua pulita, assicurandosi che almeno un nodo risulti immerso. Il bicchiere deve essere posizionato in un punto luminoso, ma non esposto ai raggi diretti del sole per evitare che l’acqua si riscaldi eccessivamente. Nelle settimane successive sarebbe meglio cambiare l’acqua ogni 3-4 giorni per evitare la proliferazione di batteri e la formazione di alghe.
Che ramo scegliere?
La scelta del rametto da utilizzare per la talea è importante: bisognerebbe selezionare i rami più giovani della pianta, flessibili e privi di fiori o di gemme in modo che possano concentrare tutte le loro forze nella creazione di radici. Ovviamente i rametti dovranno essere ben sviluppati, sani e senza segni evidenti di malattie o di attacchi parassitari.
In quale periodo si fa
Il periodo migliore per fare talee di cappero è in primavera, da aprile a giugno circa, quando le piante sono in piena attività vegetativa e ricche di sostanze nutritive; in questo periodo i rametti non legnosi attecchiranno rapidamente. La luce solare più intensa e prolungata, inoltre, favorisce la fotosintesi e quindi la crescita della pianta. Il processo si può effettuare anche in estate, fino a settembre circa, purché si taglino i rametti la mattina presto e si eviti il caldo eccessivo.
Quanto ci mette la talea a radicare in acqua
Dopo circa 3 o 4 settimane, si potranno cominciare a vedere le prime radici; quando avranno raggiunto una lunghezza di circa 1-2 centimetri si potrà trasferire la talea in un vaso con della terra drenante e ricca di sostanze nutritive. Le giovani radici sono molto delicate, quindi bisogna fare attenzione a non rovinarle mantenendo delle condizioni ideali in cui farle crescere. Ci sono alcuni fattori che possono influire sulle tempistiche:
- le talee con più nodi radicano prima, mentre quelle con un solo nodo possono impiegare anche 5 o 6 settimane;
- l’acqua tenuta ad una temperatura di circa 20-25 gradi favorirà una emissione più rapida delle radici.
Soluzioni nutritive per accelerare la radicazione
Per accelerare la radicazione delle talee di cappero in acqua si possono usare soluzioni nutritive oppure ormoni radicanti che contribuiscano alla formazione delle radici, come ad esempio i fertilizzanti idroponici, l’acido indolbutirrico in polvere o l’acido naftalenacetico, il miele o le polveri di aloe o di radice di valeriana.
Nella maggior parte dei casi, queste sostanze possono essere aggiunte direttamente all’acqua in cui sono immerse le talee, seguendo attentamente le indicazioni e le dosi riportare sull’etichetta del prodotto scelto. L’importante è non esagerare perché si rischierebbe di bruciare le radici.
Come piantare le talee in terra
Quando le talee di cappero avranno sviluppato radici lunghe almeno un paio di centimetri, bisognerà piantarle in terra. Questa operazione è particolarmente delicata e deve essere svolta con attenzione, a partire dalla preparazione del terreno che dovrà essere ben drenato e ricco di sostanze organiche.
Bisogna poi scavare un buco delle dimensioni giuste per accogliere le radici senza piegarle, schiacciarle o danneggiarle; a questo punto si può posizionare delicatamente la talea nel buco, ricoprendo le radici con la terra e pressando leggermente il terreno intorno alla base della pianta. La pianta va innaffiata subito dopo il trapianto e poi ad intervalli regolari, ma senza eccedere per non far marcire le radici. Nei primi mesi è poi necessario monitorare la pianta per assicurarsi che si stia adattando bene al nuovo ambiente.
Gli errori da evitare
Per scongiurare un insuccesso con la talea di cappero in acqua, ci sono alcuni errori comuni che bisogna evitare:
- scegliere il rametto in maniera poco attenta;
- tagliare gli steli senza effettuare un taglio pulito, ottenendo un’estremità frastagliata o schiacciata;
- non rimuovere le foglioline inferiori;
- mettere troppe talee nello stesso contenitore;
- esporre il vaso con le talee in acqua ai raggi diretti del sole o a temperature troppo rigide;
- cambiare l’acqua nel contenitore troppo raramente;
- non usare fertilizzanti o aggiungerli in dosi eccessive;
- trapiantare le talee con poca delicatezza;
- non curare le piantine dopo il trapianto.