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Il trifoglio, Trifolium, famiglia delle Fabaceae, con il tempo ha smesso di essere un vegetale di esclusivo interesse agricolo ed è divenuto una valida alternativa all’erba nella coltivazione dei prati domestici. È una pianta rustica, di bassa manutenzione, che si può all’occorrenza seminare anche dove l’erba è già presente. Richiede poche cure e soprattutto non deve essere costantemente falciato.
La specie più diffusa è Trifolium pratense, il trifoglio rosso, il cui apparato radicale consiste in un fittone estremamente ramificato che ha uno sviluppo superficiale. Lo stelo cresce eretto e le foglie, come dice il nome, sono tre, ovoidali, con margine integro. I fiori rosso viola, sono infiorescenze globose la cui fecondazione è garantita dagli impollinatori come le api e i bombi.
Esigenze del trifoglio rosso
Il trifoglio rosso non ha necessità particolari in fatto di substrato: si adatta ai suoli perfettamente drenati con predilezione per quelli a medio impasto, freschi e poco calcarei, con un pH che varia tra il 5 e il 7,5. Raramente subisce l’attacco dei parassiti, e si sviluppa in zone sia ombreggiate che luminose.
Preparare il terreno per il trifoglio rosso
Il trifoglio rosso si può seminare in autunno dove il clima è più mite, ma prima di apprestarsi alle operazioni di spaglio, si valuti di avere a disposizione almeno un mese e mezzo prima dell’arrivo del gelo.
Se la semina viene effettuata su un suolo già coltivato a prato, l’erba andrà tagliata il più corta possibile e lo sfalcio raccolto e smaltito.
Il terreno nudo andrà invece preparato almeno una ventina di giorni prima della semina, in modo da essere mondato da eventuali resti vegetali e dal pietrame, oltre a essere livellato il più possibile. Va lavorato con la pala a una ventina di centimetri di profondità.
La semina del trifoglio rosso
Per ottenere un terreno completamente ricoperto di trifoglio rosso in primavera, in modo da produrre un effetto pieno e rigoglioso a un primo colpo d’occhio, occorre seminare in autunno.
Il falso quadrifoglio portafortuna
Oxalis tetrafoliata, o Oxalis deppei, della famiglia delle Oxalidaceae, è chiamata anche “trifoglio fortunato” perché sembra un quadrifoglio ed è spesso regalata o coltivata come portafortuna. Le quattro foglie disposte a croce, hanno la caratteristica di avere il margine verde chiaro e il cuore colorato di una sfumatura a contrasto rosso bruna. La varietà ‘Iron cross’ è originata da bulbi di colore marrone scuro dal diametro massimo di circa 3 cm. Le fioriture sono abbondanti già durante il primo anno. A sviluppo avvenuto possono raggiungere l’altezza di 20 cm, e messe a dimora in autunno fioriscono in estate sfoggiando delle delicate campanelle rosate di circa 2,5 cm di diametro, a forma di ruota.
In terreno drenante
Queste piante non hanno bisogno di essere concimate a patto che il terreno di impianto sia assolutamente drenante. Il suggerimento è quello di mettere a dimora i bulbi in cerchi stretti, così che il fogliame variopinto crei dei cuscini dall’impatto vistoso dal momento che il punto di forza di questa pianta è proprio il fogliame rosseggiante. La profondità d’impianto dei bulbi va calcolata intorno ai 3-4 cm, e la distanza tra uno e l’altro deve essere di almeno 5 cm. Il terriccio non deve essere specifico, quello che è importante è la posizione da scegliersi soleggiata.