Dividere i cespi delle ninfee

Le ninfee sono piante acquatiche rustiche che si possono coltivare in tutti i laghetti e stagni senza bisogno di troppe cure. Se si trovano bene però si moltiplicano fino a invadere tutto lo spazio disponibile: ecco come intervenire.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 22/05/2014Aggiornato il 22/05/2014
Dividere i cespi delle ninfee

Le ninfee, genere Nymphaea, sono piante dai fiori acquatici molto decorativi. Il genere comprende circa 50 specie, la maggior parte di origine tropicale, caldo. Una sola è la specie spontanea in Italia Nymphaea alba. Sono piante molto apprezzate per la bellezza dei fiori e in commercio si trovano ibridi di ogni genere, forma e colore: da quelle profumate alle nane, dai colori vivaci alle foglie particolari, dalle ninfee rustiche alle più delicate che non sopportano il freddo. In genere le ninfee ibride coltivate nei nostri giardini vengono posizionate nella vasca o laghetto senza toglierle dal vaso, per poterle trasferire facilmente in luogo protetto durante l’inverno. In ogni caso, se trovano l’ambiente giusto, le ninfee sono particolarmente rigogliose e crescono in base allo spazio che hanno a disposizione. È per questo motivo che ogni due, tre anni è consigliabile sfoltirle e dividere il cespo delle piante che si sono accresciute troppo. Questa operazione consente anche di moltiplicarle se ce ne fosse bisogno per farne regalo o per nuovi laghetti.

Perché le ninfee galleggiano?

Le ninfee hanno un fusto particolare, diverso da quello delle piante che vivono a terra. All’interno dei fusti sono presenti tessuti aeriferi percorsi da ampi canali che assicurano il galleggiamento. Le foglie di consistenza coriacea, sono galleggianti con lamina superiore protetta da uno strato ceroso e cosparsa da diversi stomi per lo scambio dell’aria.

Dividere i cespi delle ninfee: come farlo

 
1. Estrarre la pianta dal vaso diventato piccolo.

1. Estrarre la pianta di ninfea dal vaso diventato piccolo.

2. Aprire delicatamente l’apparato radicale e separare porzioni che siano tutte provviste di apparato aereo.

2. Aprire delicatamente l’apparato radicale della ninfea e separare porzioni che siano tutte provviste di apparato aereo.

3. Lavare accuratamente il rizoma della porzione.

3. Lavare accuratamente il rizoma della porzione della ninfea.

4. Preparare un vaso inserendo sul fondo terriccio da giardino miscelato a concime granulare a lenta cessione.

4. Preparare un vaso per la ninfea inserendo sul fondo terriccio da giardino miscelato a concime granulare a lenta cessione.

5. Inserire la pianta; coprire con terriccio da giardino e sabbia grossolana. Comprimere per bene. Rimettere nel laghetto.

5. Inserire la ninfea; coprire con terriccio da giardino e sabbia grossolana. Comprimere per bene. Rimettere nel laghetto.

 

Profondità d’impianto

Le ninfee rustiche sono piante molto resistenti che richiedono una profondità di impianto di 10/90 cm a seconda delle specie. Le ninfee tropicali prediligono invece una profondità tra i 10 e i 30 cm con una temperatura che non deve scendere al di sotto dei 10°C. In genere queste ninfee vengono coltivate nei vasi alloggiati direttamente nel laghetto: in tal modo sarà più facile procedere alla divisione del cespo e proteggerle durante la stagione fredda.

Specie diverse per ogni ambiente

Nymphaea è un genere che comprende circa 50 specie di piante acquatiche rizomatose. La specie N. alba o ninfea comune è spontanea in Italia: presente nelle acque stagnanti, possiede fiori di colore bianco che si sviluppano in estate, in alcune varietà possono essere rosa o bordeaux. In commercio le specie più diffuse sono Nymphaea odorata, dai fiori molto profumati di colore bianco sfumato e N. tuberosa, con foglie dai contorni ondulati e fiori profumati bianchi o rosa.

Per le regioni più calde del sud Italia consigliamo:

  • N. amazonum con fiori gialli e molto profumati;
  • N. caerulea con fiori di colore blu o bianchi;
  • N. capensis con fiori profumati di colore diverso a seconda della varietà: blu, azzurro, viola oppure rosa;
  • N. rubra con foglie di color porpora e fiori rossi;
  • N. stellata con foglie irregolari, a seconda della varietà, può avere fiori di colore blu o bordeaux.
  • N. pygmaea alba e N. pygmaea helvola sono due varietà nane che si adattano alla coltivazione su balconi e terrazzi, hanno foglie di piccole dimensioni e presentano fiori di colore bianco o rosa sfumato giallo.

I fiori di loto

Le piante acquatiche sono tali perché mostrano una serie di adattamenti per vivere nell’acqua come per esempio una cuticola molto sottile o assente, stomi che restano aperti, radici specializzate nella cattura di ossigeno e tessuti aeriferi con funzione di galleggiamento. Possono essere perenni o annuali, perdono le foglie con l’arrivo della stagione invernale, ma conservano le radici che daranno origine ad una nuova vegetazione. Queste piante si nutrono dei sali minerali presenti nell’acqua e da essa assumono anche ossigeno e anidride carbonica per poter dar luogo alla fotosintesi. Crescono velocemente. Oltre alle ninfee sono molto conosciuti i fiori di loto, piante da laghetto rustiche, molto invasive che crescono quando la temperatura dell’acqua arriva a circa 20°C. Esistono due specie di loto, il Nelumbo lutea e il Nelumbo nucifera. La fioritura va da giugno ad agosto, a seconda delle temperature e delle varietà, il fiore dura tre soli giorni, ma una pianta ne può produrre parecchi.

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