Fioriscono le bignonie rampicanti

Le cosiddette bignonie sono conosciute per le spettacolari fioriture con corolle a forma di trombetta nei colori arancione, giallo o rosso. Il genere Bignonia comprende tre piante leggermente diverse. Tutte ugualmente rustiche, rampicanti, capaci di crescere in modo vigoroso ed esuberante per tutta l'estate.

Giovanna Rio
A cura di Giovanna Rio
Pubblicato il 05/06/2020Aggiornato il 17/06/2024
bignonia rampicante

Con il nome “bignonia” vengono generalmente indicate piante che producono da giugno e per tutta l’estate  fiori a forma di tromba di vari colori che si arrampicano su tutti i tipi di supporti senza effettuare legature: la pianta possiede infatti viticci provvisti di un disco adesivo. Il loro sviluppo è così rigoglioso che è sempre necessario sorvegliare l’accrescimento dei rami per impedire che invadano grondaie intasando i fori di scolo delle acque.

Appartenenti alla famiglia delle Bignoniaceae, le piante coltivate come ornamentali nel nostro territorio sono: una specie del genere Bignonia, Bignonia capreolata, e due del genere Campsis, Campsis radicans e Campsis grandiflora che in passato venivano attribuite al genere Bignonia. Tutte si possono coltivare con successo come rampicanti nei giardini per ricoprire muri pergolati e cancellate, e una di queste può anche essere riprodotta nel mese di giugno.

Bignonia capreolata

È particolarmente indicata per coprire muri spogli e brutti, pergole o palizzate grazie ai suoi fusti rampicanti che possono raggiungere un’altezza compresa fra gli 8 e i 10 metri. Nelle regioni più fredde del Nord Italia il fogliame, composto da 3 foglioline ovali, è semi persistente, nelle aree più temperate come per esempio il lago di Garda o in alcune zone della Liguria, è sempreverde.

Fiorisce da giugno fino al termine dell’estate, con fiori tubolari profumati allargati a forma di stella all’estremità, all’esterno di colore rosso intenso, all’interno giallo crema con gola rossa.

È una pianta abbastanza rustica, indicata per essere posta su terreni fertili ben drenati; preferisce esposizione soleggiata, può sopportare temperature fino a -5°C.

Campsis radicans

Specie originaria del Nord America, a foglia caduca, è particolarmente vigorosa e può raggiungere, grazie ai lunghi fusti, anche 20 metri e oltre di altezza. È adatta a ricoprire muri anche di grandi dimensioni con adeguati supporti sui quali occorre dirigere i fusti oppure è possibile farla salire sui tronchi di vecchi alberi, su colonne delimitanti i cancelli d’ingresso o sui pali della luce. Il vantaggio è il grande rigoglio, lo svantaggio è che è difficile da estirpare.

Dalla fine di maggio alla fine di agosto si ricopre di grandi fiori a forma di tromba che sbocciano ininterrottamente. In commercio è possibile reperire diverse varietà:

“Flamenco” con fiori rossi aranciati come la specie ma dalla fioritura più lunga;

“Flava” con fiori di colore giallo chiaro, medio-piccoli e con rami lunghi e flessibili;

“Judy” con corolla di colore giallo intenso esternamente e rosso all’interno, la fioritura è prolungata;

“Orange Summer” con fiori di colore arancio puro con portamento più accestito della specie;

“Stromboli” con il colore dell’infiorescenza rosso e fiore singolo più aperto rispetto alle altre varietà.

Campsis grandiflora

Originaria dalla Cina è meno vigorosa di Campsis radicans, può arrivare a 6-7 metri d’altezza, ha portamento più cespuglioso e minor capacità di ancoraggio. La corolla dei fiori è aperta ad imbuto, con diametro terminale di 5-6 cm di colore arancio salmonato, e dura diversi mesi, fino al freddo.

In commercio è possibile reperire l’ibrido ottenuto tra le due specie Campsis radicans e Campsis grandiflora con caratteristiche intermedie: Campsis x tagliabuana “Mme Galen” con fiori dalla tonalità rosso/arancio. Questo ibrido unisce la rusticità per il freddo di Campsis radicans alla lunghezza della fioritura di Campsis grandiflora.

I rami che crescono rapidamente non danneggiano i muri, al contrario contribuiscono a mantenerli in buone condizioni assorbendo l’umidità.

Acqua e concime

Per tutte le bignonie, da giugno e per tutta l’estate occorre annaffiare la pianta abbondantemente solo quando il terriccio si è completamente asciugato. Maggiore attenzione deve essere data alla piante appena messe a dimora alle quali dovrà essere garantito un apporto costante di acqua soprattutto in caso di siccità e in periodi privi di precipitazioni. Se ancora non è stato fatto, eseguire una concimazione utilizzando un fertilizzante in granuli a lenta cessione che garantisce un costante apporto di elementi nutritivi.

Si può riprodurre a giugno per talea 

Campsis radicans si moltiplica nel mese di giugno per talea, come molte altre piante, per esempio le rose. Riempire un vaso di 13 cm di diametro con un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali e inumidire. Eliminare il terriccio in eccesso con un’asse di legno e premere leggermente la superficie. 

Prelevare porzioni apicali di giovani getti sani, lunghe 10-15 centimetri.  Rimuovere le foglie più in basso e inserire due o tre talee nel vaso preparato, con le foglie più basse appena emergenti dal terriccio. Inumidire con un nebulizzatore e posizionare il vaso in un luogo riparato dal sole.

Una volta avvenuta la radicazione (venti, trenta giorni) trapiantare le talee in vasi da 12 cm di diametro contenenti terriccio da giardino. Le piante possono essere messe a dimora in piena terra nella prossima primavera. È consigliabile coltivare le piante in piena terra perché le radici hanno bisogno di molto spazio.

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