I rampicanti più veloci e i più profumati

Le piante rampicanti possono essere la soluzione ideale per risolvere diversi problemi nei nostri giardini. Oggi vi proponiamo le piante adatte per chi ha l’esigenza di coprire molto velocemente una brutta parete e per chi vuole solo piante profumate per diversi mesi.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 30/06/2015Aggiornato il 30/06/2015
glicine rampicante

Il generico termine rampicanti racchiude piante arbustive in grado sia di crescere su pareti verticali lisce, grazie alla produzione di sottili filamenti detti cirri (o viticci) oppure di radici aeree avventizie con cui la pianta è in grado di sostenersi e svilupparsi in verticale. Altri rampicanti invece hanno un sistema di accrescimento cosiddetto volubile, ovvero in grado di sviluppare i nuovi germogli in senso spiraliforme: in questo caso per crescere in verticale deve trovare un supporto verticale (rete, inferriata, paletto, o altro fusto), sul quale arrotolarsi. Ecco le specie più adatte a seconda dell’esigenza.

Le piante rampicanti più veloci

Quando l’esigenza è quella di coprire velocemente una brutta parete in muratura o quando si deve creare un barriera visiva utilizzando reti o strutture verticali per nascondere una brutta visuale, si richiedono piante di rapido accrescimento.

Ecco le migliori rampicanti

Vite americana (Parthenocissus tricuspidata)

Nota anche con il termine di Ampelopsis, è caratterizzata da un veloce accrescimento anche su pareti completamente lisce grazie a particolari ventose che la pianta produce e che ne garantiscono la presa. Le foglie sono palmate, provviste di tre punte (da cui il nome tricuspidata), di un bel colore verde chiaro in primavera che in autunno assumono una bellissima colorazione rosso brillante, prima della caduta. La pianta va messa a dimora alla base del muro, in esposizione di pieno sole (per garantire la migliore colorazione autunnale), preferibilmente in primavera, per evitare, almeno nelle zone più fredde, possibili danni da gelo per piante giovani.

Attenzione! Spesso si vede l’edera sulle pareti delle case dove velocemente raggiunge le cornici di finestre e non di rado arriva sui pluviali e sui cornicioni: in questo caso potrebbe intasare i canali di scolo e rendere difficile aprire finestre e persiane. Questo ci obbliga a una frequente manutenzione per contenerlo; meglio evitarlo. Si sconsiglia di farla crescere su pareti intonacate con materiali plastici perché potrebbe portare al distacco di ampie zone intonacate.

Glicine (Wisteria)

Il glicine è anch’esso di rapida crescita, specie se riprodotto da seme. È una specie molto robusta che forma fusti e chioma con diametri elevati. La bellezza di questo rampicante raggiunge l’apice in marzo-aprile quando si ricopre di lunghi grappoli profumati di colore variabile dal blù-lilla sino al rosa ed al bianco a seconda delle cultivars impiegate. Il glicine si deve piantare in pieno sole durante il riposo vegetativo che è compreso tra fine novembre e fine febbraio. Richiede però una struttura sulla quale crescere perché è dotata di accrescimento volubile, quindi per poterla far salire in verticale, va allestita la parete predisponendo robusti cavi d’acciaio, fissati con tasselli al muro, in modo tale da consentire la crescita. Si deve sottolineare l’importanza della moltiplicazione della pianta che può essere per seme, talea o innesto. Nel primo caso, come detto, si ottiene una pianta che cresce molto velocemente anche 3-4 metri all’anno, ma che ritarda la prima fioritura dopo 6-8 anni o anche più. Nella moltiplicazione per innesto si ottiene un cespuglio che ha ritmi di accrescimento molto inferiori, ma già al secondo anno si ha la fioritura che è anche di migliore qualità e la pianta appare meno disordinata e più gestibile. Per talea si ottengono soggetti con caratteristiche intermedie.

Attenzione! Anche l’apparato radicale è molto vigoroso pertanto si consiglia di non piantarla vicino a pozzetti, tubazioni dell’acqua o di scarico non ben sigillate, perché potrebbe penetrare all’interno del lume dei tubi occludendoli.

In più:  per zone mediterranee sono adatti anche Bougainvillea glabra e Trachelospermum jasminoides (falso gelsomino).

I rampicanti profumati per diversi mesi

Esistono molte piante rampicanti con fiori profumati ma generalmente la loro durata è di pochi giorni. Per avere lunghe fioriture si segnalano queste due possibilità:

Stefanotis (Stephanotis jasminoides)

È una tra le più profumate piante rampicanti, originaria del Madagascar, sempreverde con foglie carnose e spesse di forma ovale allungata e dotata di fusti volubili. Non ha un elevato potere coprente ma è apprezzata per la sua lunga fioritura costituita da piccoli mazzetti formati da fiori tubulari a 5 petali di colore bianco e di consistenza cerosa e dotati di profumo molto apprezzato che ricorda quello del gelsomino. La fioritura inizia a metà primavera e si protrae sino all’autunno. Il trapianto, almeno dove è possibile in piena terra, è da effettuarsi in primavera. Va utilizzata per coperture di piccole superfici, piccole pergole, divisori su terrazzi, ringhiere o anche in fioriere dotate di supporti verticali per l’accrescimento.

Attenzione! Data la sua regione di origine, si può utilizzare all’aperto solo nelle zone mediterranee più riparate, collocandole nelle posizioni più riparate, soleggiate o anche parzialmente all’ombra. Nelle altre zone la pianta va ritirata in serra calda ponendola al riparo al sopraggiungere di temperature intorno ai 12-15 gradi.

Gelsomino (Jasminum polyanthum)

Questa specie di gelsomino un po’ insolito rispetto al comune J. officinale, è originario della Cina occidentale. Ha un portamento volubile ed è vigoroso; le foglie sono sempreverdi composte da 5-7 foglioline di colore verde scuro e lanceolate. Ha una fioritura profumata costituita da numerosi fiori appiattiti di colore bianco larghi sino a 2 cm e riuniti in cime lunghe sino a 10 cm; i fiori, quando in bocciolo, appaiono soffusi di rosa. La fioritura si ha dalla tarda primavera sino a metà dell’estate. Questo gelsomino si può utilizzare in piena terra solo nelle zone mediterranee, collocandolo in pieno sole; nelle zone continentali o di montagna, va ritirato in serra calda o almeno tiepida. Il trapianto si esegue in primavera per evitare possibili danni da freddo, nel caso si trapiantasse in autunno.

Attenzione! Questo rampicante è adatto per piccole pergole o lungo pareti assolate, dotate di graticci o lungo una recinzione o ringhiera di balcone.

In più: Trachelospermum jasminoides, noto anche come falso gelsomino, e caprifoglio (Lonicera caprifolium) che fioriscono per circa due mesi (metà maggio-metà luglio).

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