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Un corner per cucinare e ricevere
Avete in giardino un muro che è difficile ricoprire o dissimulare perché al piede ha una pavimentazione in cemento? Questa è una possibile risoluzione e trasforma quello che fino ad ora vi è sembrato un limite in un’opportunità. Costruite una struttura a pergola che possa riparare una tavola, una cucina base, utensili e complementi necessari a dare un’aria accogliente, e inseritela nel giardino curando in particolar modo l’accesso. Utilizzando materiale di recupero, come lastre di diversa lunghezza e larghezza, disegnate sul prato un camminamento ad andamento sinuoso che valorizzi la scelta di impiegare lastre tutte differenti. Create un disegno informale ma sempre abbastanza ampio da consentire il passaggio di due persone affiancate.
Non gettate le vecchie stoviglie
Una caffettiera, un bricco, un colino smaltato possono essere trasformate in altrettanti vasi creativi. La scelta delle piante è determinante per il mantenimento e il successo di queste composizioni. Utilizzate piante a crescita lenta, decorative tutto l’anno, e poco esigenti in acqua perché l’eccesso si accumula nei contenitori e, se non sono stati opportunamente protetti, può creare ruggine e fenomeni erosivi di ossidazione. Il terriccio deve essere sempre molto ben drenato e bagnate sempre con grande parsimonia perché i volumi di terriccio sono molto ridotti e basta poco per saturarli d’acqua.
Da un libro un giardino
Tra le idee verdi da copiare, quella di utilizzare un libro come contenitore di piante succulente non è nuova ma queste realizzazioni rappresentano un’evoluzione interessante: utilizzare il libro per creare intorno alla pianta ospitata una vera e propria ambientazione a giardino. Prima di buttarvi a provare osservate come per ogni realizzazione esiste un attento progetto, una divisione dello spazio e delle misure quasi “scientifico”. Disegnate sulla carta la vostra idea, misurate il libro che avete a disposizione ed entro i limiti di queste progettate ogni elemento. Solo adesso potete iniziare a tagliare. E’ un lavoro di precisione che richiede tempo pazienza e attenzione. In particolar modo ricordate sempre che l’utilizzo di un cutter è potenzialmente pericoloso. La colla diluita e pennellata serve a tenere insieme i diversi strati di pagine.
Un vaso da una cassa in metallo
La ricerca di nuove forme per contenitori ottenuti da materiali poveri o di riciclo trova sempre, anche dopo anni, soluzioni interessanti tra le idee verdi. Ecco il modo di riutilizzare un contenitore che tale non è. Si tratta di una vecchia cassetta per bottiglie in metallo proveniente dagli anni settanta e anche prima. Al suo interno, per creare il vaso vero e proprio, è stato messo un sacco di tessuto o fibra di cocco piuttosto sostenuto così da conservare in parte la forma, aiutato anche dalla delimitazione degli elementi metallici. Foderato con un foglio interno di materiale plastico non lascerà disperdere l’acqua a terra e il tessuto manterrà inalterato il suo colore. Chi volesse realizzarlo curi bene gli agganci del sacco ai bordi della cassetta che non possono essere distanziati fra loro perché il peso da sostenere è pur sempre considerevole, nell’ordine dei venti chilogrammi.
Un coprivaso di legno vero
Tra le idee verdi proposte, questo coprivaso è a un tempo un oggetto molto rustico, perché il materiale scelto può essere considerato lo scarto della lavorazione dei tronchi in fase di preparazione al taglio per ottenere tavole o travi, e molto moderno, perché la scelta delle forme da abbinare dei singoli pezzi, tutti diversi, crea un effetto geometrico irregolare e seducente. Procuratevi del legno adatto, puliture di tronchi, o fatele voi stessi, già asciutto, se non stagionato, così che non cambi colore ossidandosi. Perché gli elementi, collegati fra di loro da fili metallici facilmente deformabili, possano adattarsi alla curvatura del vaso non devono essere né troppo larghi, dai dieci ai quindici centimetri, né troppo spessi, circa due centimetri, più stretti alla base se devono accogliere un vaso a forma di tronco di cono. Carteggiate per eliminare eventuali schegge e asperità senza però togliere il carattere del taglio vivo ad ogni elemento.
Foto di Alessandro Mesini