Fra le piante tropicali da interno diffuse ormai da tempo nelle nostre case l’Aphelandra è una presenza sporadica. Scelta come regalo per la fioritura appariscente e il fogliame prezioso, la pianta ha vita breve se non è seguita nel modo appropriato. Apprezzata per la fioritura duratura e colorata, anche sfiorita è molto decorativa per le foglie persistenti caratterizzate da un forte contrasto di colore e dal disegno, geometrico, ma non così preciso da conferire rigidità.
Le foglie di Aphelandra squarrosa
Sono disposte lungo l’asse, sempre portato eretto, a coppie opposte. Di consistenza coriacea e carnosa, tanto da lasciare il sospetto che si tratti di una pianta succulenta, sono di forma ovata, lunghe da 15 a 20 cm. Sul colore verde intenso, scuro, spiccano le nervature bianche o bianco avorio. La forte impressione è dovuta non solo al netto contrasto di colore, ma anche al fatto che le nervature principali si presentano in rilievo. Il disegno chiaro dal rachide fogliare segue le nervature principali che conferiscono resistenza alla lamina, ma lungo la linea centrale, dove queste non sono presenti, si allarga come a simulare una spina di pesce.
I fiori di Aphelandra squarrosa
Sono tubulosi con due labbra terminali accompagnati da brattee di colore giallo limone brillante; sono riuniti in dense spighe lunghe 10-15 cm. La struttura della spiga, posta in posizione terminale, somiglia ad una pagoda capovolta. Si aprono dalla fine dell’estate fino al termine dell’inverno. I fiori avvizziscono in circa 15-20 giorni, ma le brattee restano intensamente colorate, mimando il fiore, per circa due mesi. Al termine della fioritura tagliare il fusto qualche centimetro sopra l’ultimo paio di foglie con forbici ben affilate in modo da ottenere una superficie di cicatrizzazione netta. Quest’operazione favorisce l’emissione di germogli laterali all’ascella delle foglie.
Richiede poche cure
Aphelandra squarrosa in casa deve essere posta in luce piena ma sempre diffusa. Bisogna garantirle umidità elevata e tempi di riposo adeguati dopo la fioritura per consentire alla pianta di non esaurirsi. Originaria del Brasile teme il freddo. A temperature inferiori ai 16°C la pianta si indebolisce e può essere soggetta ad attacchi fungini che provocano un cancro basale letale. Fare molta attenzione alle correnti d’aria che possono causare l’improvvisa caduta delle foglie. D’estate può essere spostata all’aperto in posizione ombreggiata e riparata.
1. Alberto Vanni
2. Lucilla Niggi
3. Luisa e Barbara
4. Marco D’Angelo
5. Ornella Gambelli
6. Patricia Pieniz
7. Lorenzo Pulerà
8. Amedeo Fontana
9. Sandra Toso
10. Renzina Rosso