I parchi storici più belli d’Italia sono un patrimonio di inestimabile valore, distribuito lungo tutta la penisola. Chi ama il verde, con un po’ di tempo libero, può costruirsi un itinerario unico alla scoperta di questi splendidi parchi, una vera ricchezza culturale, botanica, architettonica e paesaggistica del nostro paese.
- Si inizia dalle Alpi, in Piemonte, con l’Oasi Zegna che si estende da Trivero (BI) alla Valle Cervo, su una vasta area montana di circa 100 chilometri quadrati valorizzata a partire dagli Trenta a opera dell’imprenditore tessile Ermenegildo Zegna.
Da non perdere la straordinaria fioritura tra maggio e giugno della Conca dei Rododendri, talmente spettacolare da aver vinto quest’anno il Premio per La Fioritura Più Bella d’Italia. Tantissime iniziative adatte a tutta la famiglia si svolgono nella bella stagione in questa oasi verde a ingresso libero.
Info http://www.oasizegna.com - Per la Liguria si candida il Parco di Villa Durazzo Pallavicini a Pegli (GE), riaperto recentemente dopo un lungo restauro. Questo è uno tra i più importanti parchi romantici italiani, ricco di strutture suggestive, giochi d’acqua e fioriture che si susseguono per tutta la bella stagione. Un vero e proprio museo all’aperto la cui visita guidata scenografica dura circa tre ore ed è suddivisa come un’opera teatrale in un prologo e tre atti. Info http://www.villadurazzopallavicini.com
- In Lombardia è stata selezionata Villa Arconati a Bollate (MI), una “piccola Versailles” milanese con una splendida “Villa di Delizia” di imponenti dimensioni circondata da una giardino monumentale di circa 12 ettari ricco di alberi di diverse specie ed elementi decorativi di gusto francese. Realizzato a partire dalla fine del Seicento da Galeazzo Arconati, il giardino è arricchito da arditi giochi d’acqua, fontane e cascatelle che prendono vita grazie a un sistema idraulico situato nella Torre delle Acque e ispirato agli studi di Leonardo da Vinci. Info http://www.villaarconati-far.it
- In Emilia Romagna sono i Giardini della Reggia di Colorno (PR) a meritarsi l’appellativo di “Versailles dei Duchi di Parma” per lo splendore della dimora settecentesca circondata da giardini nati nella seconda metà del 1400. Questi giardini, che inizialmente presentavano gli elementi tipici del giardino all’italiana con aiuole, pergole, labirinti, agrumi e piante da frutto, sono stati arricchiti e rielaborati nel Settecento e si presentano oggi come un connubio ben riuscito di giardino italiano e francese con imponenti fontane, parterre di fiori e una grotta incantata, a cui non mancano elementi di bosco romantico inglese e piante rare introdotti nei secoli successivi.
Info http://reggiadicolorno.it - Per la Toscana è stato scelto il giardino di Villa La Foce a Chianciano Terme (SI). Realizzato in diverse fasi tra il 1925 e il 1939 ad opera dell’architetto inglese Cecil Pinsent, che è riuscito a far dialogare perfettamente gli edifici, il giardino e la natura circostante con la realizzazione di un giardino formale all’italiana intorno alla villa, che diventa viva via più naturale avvicinandosi al bosco. Un luogo incantato tra pergolati di glicine, siepi di bosso e grandi ciliegi, pini e cipressi mescolati alla ginestra selvatica e alle aromatiche. Info http://www.lafoce.com
- In Lazio, è il Giardino Letterario Portoghesi a Calcata (VT) a catturare l’attenzione. Concepito come un racconto, tra marmi e tufo, tempietti, aree informali e rigorosi parterre, questo giardino di tre ettari riesce a legare idealmente le diverse epoche. Decine e decine di leggi con testi di varia natura ne fanno un giardino “da leggere” oltre che da ammirare. Info Tel. 335 6382297 http://www.apgi.it (la scheda dedicata al Giardino Portoghesi)
- Villa Imperiale a Pesaro, nelle Marche, è immersa nel Parco Naturale del Colle San Bartolo ed è stata una residenza sforzesca. A poca distanza dal centro cittadino, ha saputo mantenere un perfetto equilibrio tra natura e architettura.
Info http://www.villaimperialepesaro.com - Il parco secolare di Villa Cimbrone a Ravello (SA) è uno dei più belli e suggestivi in Campania. Vale una visita anche solo lo straordinario panorama che si gode dalla “Terrazza dell’Infinito”, ma i sei ettari di parco che circondano la reinterpretata Villa romana sono ricchi di pregiati elementi decorativi tra statue, fontane, tempietti e ninfei. A questi elementi tipici del giardino all’italiana se ne uniscono altri tipici del giardino inglese, in una felice combinazione di piante esotiche e locali che ne fa uno dei più begli esempi di cultura botanica del sud Europa.
Info http://www.villacimbrone.it - In questa carrellata non potevano certo mancare le isole, iniziando dalla Sardegna con il Compendio Garibaldino sull’isola di Caprera, nell’arcipelago della Maddalena. Qui, Giuseppe Garibaldi in persona si occupava del frutteto, del vigneto e dell’aranceto, ma anche di introdurre piante in grado di mescolarsi bene con la flora mediterranea. Un giardino in cui le piante utili per il sostentamento si alternano a pini, ginepri, frassini e carrubi che segnano i margini della fattoria.
Info http://www.compendiogaribaldino.it - In Sicilia, il candidato è il Giardino Comunale di Caltagirone (CT). Un giardino pubblico ricco di opere d’arte, tra fontane e opere in terracotta, ma anche famoso per l’estensione e la ricchezza della vegetazione, caratterizzata da viali di lecci e sophore, tigli, pini e cipressi che scandiscono aree popolate da essenze di viburno, lentisco, bosso, ligustro e moltissimi fiori in ogni stagione. Info http://www.comune.caltagirone.ct.it
Non resta che attendere la scelta dei vincitori, uno per la categoria Parchi Pubblici e uno per la categoria Parchi Privati, che verranno annunciati nel corso dell’estate. Info http://www.ilparcopiubello.it