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Proviene da Paesi lontani, Cina, Giappone e Corea, Koelreuteria è un piccolo albero che, sfuggito alla coltivazione, si è sporadicamente naturalizzato in diverse regioni d’Italia dimostrando di gradire condizioni anche diverse fra loro perché, seppur raro, si può incontrare tanto in Trentino come in Calabria. In ogni caso non mostra carattere invadente e non rappresenta un pericolo per le comunità vegetali nostrane. I suoi punti di forza? La fioritura gialla che ricopre tutta la chioma e i frutti che sembrano delle piccole lanterne cinesi…
Koelreuteria: Elegante e discreta
Introdotta in Europa come pianta da giardino nella seconda metà del settecento, la Koelreuteria deve il suo nome al botanico tedesco J. G. Kolreuter (sulla o ci vanno i due puntini) cui fu dedicata, noto per i suoi studi sull’ibridazione delle specie vegetali e sulla loro applicazione pratica. La specie più ornamentale, l’unica che si coltiva, è K. paniculata, la cui fortuna fu immediata, per quanto non abbia mai raggiunto una grande diffusione e una popolarità globale.
Le ragioni sono evidenti: oltre alla curiosità per le specie esotiche, le dimensioni contenute, l’aspetto discreto ed elegante, la ricercatezza dei particolari che denotano un gusto attento nella scelta. All’inizio fu utilizzata come pianta da parco, solo successivamente fu impiegata in giardino.
Dimensioni e chioma Koelreuteria
Le Koelreuteria è un albero di grandi dimensioni raggiungono i 15 metri di altezza, ma spesso se ne incontrano di molto più piccoli, governati con potature ragionate per restare nei limiti sopportabili da un piccolo giardino dove spesso è utilizzata.
La chioma è espansa, sviluppata in senso orizzontale e cambia nel corso del tempo: se inizialmente è disordinata, nelle piante cresciute assume la forma tipica. È folta e di colore verde scuro per via delle foglie composte e imparipennate, con segmenti di circa 8 cm e una lunghezza totale di 32 cm circa. In primavera le foglie hanno riflessi bronzei, diventano verde scuro crescendo e virano al giallo prima di cadere, Sono decidue, alterne e picciolate.
Il tronco, di rado perfettamente diritto, ma più frequentemente un poco sinuoso e torto, non di rado multiplo, è rivestito da una corteccia, solcata profondamente in senso verticale, di colore fra il grigio e il bruno, secondo gli esemplari.
fiori e frutti, i punti di forza della Koelreuteria
La fioritura, tra agosto e settembre, è gialla formata da fiori con una corolla formata da quattro petali allungati portati da un calice leggermente asimmetrico. I fiori chiari sono avvolti da brattee color porpora. Portati in racemi penduli, in forma di pannocchie, visibili anche da lontano, ricordano quelli della forsizia.
I frutti, che restano a lungo sui rami anche dopo la caduta delle foglie, sono capsule con tre spigoli convessi, simili a lanterne cinesi, da qui il nome popolare di “albero delle lanterne”. Nella forma ricordano anche quelle dell’alchechengi e possono essere utilizzate essiccate nelle composizioni. Le capsule di consistenza cartacea sono deiscenti, si aprono lungo le linee di sutura dorsali e mostrano semi scuri, quasi neri, di forma sferica.
Koelreuteria: Risultati veloci con poche cure
Albero resistente all’inquinamento urbano, Koelreuteria è ottima per i parchi cittadini e il fronte strada, cresce con forza in posizione calda e soleggiata, anche se sopporta un’ombra parziale. Teme però la salinità e il vento, perciò va posta a dimora in posizione riparata. La sensibilità al freddo diminuisce con l’età, tuttavia le piante soffrono sempre le gelate tardive e gli improvvisi ritorni di freddo. Possono manifestare problemi di attacchi fungini in estati umide.
Koelreuteria paniculata desidera terreni ben drenati, dove non si formi ristagno, sciolti ma allo stesso tempo ricchi di sostanza organica a diverso grado di decomposizione, possibilmente profondi. La pianta è adattabile e poco esigente, ma richiede ogni anno di essere nutrita aggiungendo nel sottochioma fertilizzanti organici molto maturi come i terricciati di letame lasciati in cumulo almeno due anni.
Non è molto esigente per quanto riguarda le bagnature ma a fronte di una perdurante siccità deve essere soccorsa. Più esigenti sono i giovani soggetti nei primi due anni di impianto, ma sempre ricordando di non eccedere perché soffrono il ristagno.
La messa a dimora autunnale della Koelreuteria
L’apparato radicale è profondo e formato da poche grosse radici, per questa ragione, dopo l’acquisto è sempre bene trapiantare la pianta il più presto possibile nel luogo definitivo, prestando attenzione a non rompere la zolla così da non danneggiare gli apici vegetativi radicali.
Si preferisce metterla a dimora in autunno perché i soggetti già cresciuti messi a dimora in primavera di solito saltano la fioritura del primo anno o è molto al di sotto delle aspettative.
Per avere nuove piante si può procedere a eseguire una talea semilegnosa oppure per seme. I semi freschi andranno subito posti in terrine, ricoperti da un sottile strato di terriccio, e posti in serra per l’inverno. Quelli secchi andranno prima reidratati per un giorno in acqua tiepida. Le giovani pianticelle, trapiantate in vasi singoli o a dimora, andranno protette dal freddo con una ricca pacciamatura nei primi anni.
La potatura non è richiesta da Koelreuteria e ci si deve limitare ad eliminare i rami secchi e morti.
Le più belle Koelreuteria
Due sono le varietà di Koelreuteria paniculata che attirano l’attenzione degli appassionati.
‘Fastigiata’: è una varietà a portamento colonnare, che conferisce alla pianta un aspetto leggero. Le foglie sono verde chiaro e il giallo autunnale è intenso. Raggiunge un’altezza di 9 metri e un diametro di 4. Deve essere posta al riparo di venti dominanti e gelidi.
‘Coral Sun’: nata in Olanda, a Boskoop, nel vivaio di Henry Kolser, pianta sottoposta a tutela di brevetto, ha un’incredibile vegetazione primaverile di colore rosa-arancio deciso, portata da piccioli e rami dell’anno rosso-arancio. Dopo circa 30-45 giorni i colori sfumano nel verde chiaro con qualche sfumatura rosata, prima di assumere una livrea autunnale vistosa fra il giallo e l’arancio.