La manutenzione annuale dell’arredo esterno

È arrivato il momento di spostare nel ripostiglio o sotto i teli protettivi gli arredi esterni in previsione dell’inverno. Probabilmente avranno accumulato sporcizia, fango e polvere, e magari il sole e l’acqua ne hanno causato il deterioramento. Prima di riporli bisogna pulirli e trattarli con i giusti prodotti che variano a seconda delle finiture.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 18/10/2015Aggiornato il 18/10/2015
La manutenzione annuale dell’arredo esterno

La maggior parte dei materiali utilizzati oggi per la realizzazione di mobili per esterno prevede per la pulizia semplicemente acqua e un buon sapone neutro. I materiali sintetici in genere sono di facile manutenzione: acqua e sapone neutro saranno sufficienti alla loro pulizia. Se questi non dovessero bastare si può utilizzare uno sgrassatore universale e, per eventuali macchie tenaci, l’utilizzo di quelle gomme dette “magiche”: gli arredi torneranno come nuovi. Se lo sporco è accumulato da anni e non solo dall’ultima stagione, per pulire questi materiali si suggerisce di usare un po’ di candeggina versata sul panno di pulizia. Tuttavia per essere certi di non sbagliare conviene sempre leggere le istruzioni di pulizia sulle etichette di acquisto. 
Più precauzioni bisogna prendere quando l’arredo è realizzato in materiali come legno o metallo oppure rattan e vimini.

I più delicati: rattan e vimini

La manutenzione degli arredi in vimini o in rattan è la più complessa. Questi materiali sono resistenti alle intemperie ma comunque non indifferenti all’usura del tempo: perciò chi li acquista deve averne una cura particolare e collocarli in luoghi più riparati rispetto a spazi completamente aperti, per esempio in veranda o sotto un gazebo.

Come si fa

VIMINI

Le superfici in vimini sono ruvide e spesso le cannette sono riccamente intrecciate: questo favorisce l’accumularsi della polvere che andrà rimossa con un pennello prima e con il becco più sottile di un potente aspirapolvere dopo.

1. Le superfici si ripassano quindi con un panno imbevuto di acqua e ammoniaca profumata che sortisca un effetto sgrassante, e quindi si lasciano asciugare.

1. Le superfici di vimini si ripassano quindi con un panno imbevuto di acqua e ammoniaca profumata che sortisca un effetto sgrassante, e quindi si lasciano asciugare.

 

2. Se il materiale è molto deteriorato, si può carteggiare la superficie con un foglio di carta vetrata a grana molto fine e provvedere nuovamente a togliere la polvere come descritto al punto sopra.

2. Se il materiale è molto deteriorato, si può carteggiare la superficie di vimini con un foglio di carta vetrata a grana molto fine e provvedere nuovamente a togliere la polvere come descritto al punto sopra.

3. Una volta ben asciutte, le superfici carteggiate si possono verniciare con vernice colorata o con flatting lucido o opaco se si desidera un effetto naturale.

3. Una volta ben asciutte, le superfici carteggiate si possono verniciare con vernice colorata o con flatting lucido o opaco se si desidera un effetto naturale.

 
 

RATTAN

Si provveda a creare con acqua e detersivo per i piatti una soffice schiuma e la si usi con un panno o con uno spazzolino per detergere gli arredi senza imbibire le superfici di acqua, l’umidità sarebbe estremamente dannosa per il rattan.

 

1. Se il rattan è secco e screpolato si applichi dell’olio di lino e si ripassi il panno morbido

1. Se il rattan è secco e screpolato si applichi dell’olio di lino e si ripassi il panno morbido

 
2. Si lascino asciugare gli arredi puliti al sole o li si asciughi con un asciugacapelli

2. Si lascino asciugare gli arredi puliti al sole o li si asciughi con un asciugacapelli

 
3. Si proteggano eventualmente gli arredi con una mano di vernice protettiva trasparente.

3. Si proteggano eventualmente gli arredi con una mano di vernice protettiva trasparente.

 

IN LEGNO

Il legno di teak è usato per realizzare molti mobili da esterno perché è resistente alle intemperie, però nel tempo può perdere il suo colore naturale e diventare argentato. Per riportare il mobilio al suo colore originale, si può procedere a una prima pulizia con acqua e quindi con un pennello si può applicare olio di lino o olio di teak; questi oli sono indicati sia nel caso in cui il legno sia trattato che in caso il legno sia naturale.

IN METALLO

Gli arredi in acciaio inox, di per sé molto resistenti alle intemperie, lo sono meno se trattati con spazzole o spugne abrasive: ci si deve limitare a togliere la polvere e lo sporco con acqua e sapone asciugando i componenti con panni morbidi e senza mai l’ausilio di prodotti con cloruri.
Gli arredi più pesanti in ferro vanno puliti con acqua tiepida e sapone neutro; una cera di quelle comunemente usate per lucidare l’auto, li renderà come nuovi.

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