Lantana e Plumbago: fiorite da giugno a ottobre

Tra le piante a fioritura estiva, lantana e plumbago sono le più usate per l’abbellimento di terrazzi, balconi e giardini assolati. Caratterizzate da una fioritura generosa e ininterrotta, da giugno a ottobre, queste due piante amano molto il sole e richiedono pochissime cure.

Anna Zorloni
A cura di Anna Zorloni
Pubblicato il 21/05/2017Aggiornato il 21/05/2017
Lantana e Plumbago: fiorite da giugno a ottobre

Lantana e plumbago sono piante molto vigorose, caratterizzate da portamento arbustivo (lantana) e rampicante (plumbago). Sono l’ideale per coprire muri assolati (con l’ausilio di sostegni ai quali aggrapparsi), ringhiere e cancellate o anche per crescere ad alberello, sia in vaso sia in piena terra.

Colori intensi

La lantana (Lantana camara, fam. Verbenaceae) produce infiorescenze globose a corimbo, costituite da numerosi piccoli fiorellini tubulosi di tinta variabile dal giallo, all’arancione, al rosso o viola; la stessa infiorescenza può portare fiorellini di diverso colore. L’effetto è spettacolare, i colori vivaci e solari. Le foglie sono ovate, dentate ai margini, di colore verde scuro.
Plumbago (Plumbago capensis, fam. Plumbaginaceae), detto anche “gelsomino azzurro”, produce infiorescenze a spiga composte da fiorellini tubulosi dai petali blu-azzurri, che si aprono in successione all’estremità degli steli. Le foglie, verde pallido, sono ovali a margine lineare.

Come si coltivano

La coltivazione di queste piante in giardino è facile poiché richiedono poche cure e sono resistenti alle principali malattie.
Posizione: entrambe prediligono esposizioni riparate e molto luminose, preferibilmente rivolte a sud, così da godere dell’irraggiamento solare per maggior parte della giornata. La posizione ideale è addossata a un muro, in giardino o anche in un vaso capiente su un terrazzo o balcone.
Substrato: utilizzare un terreno a medio impasto, ben drenato e fertile. A tale scopo, è buona norma integrare un po’ di concime organico (ad esempio letame) nella buca d’impianto; sono sufficienti un paio di manciate di concime miscelate al terriccio sul fondo della buca. La buca deve essere profonda quanto basta ad accogliere il pane di terra che avvolge l’apparato radicale della pianta acquistata. Una volta posta a dimora con il colletto a livello del suolo, compattare bene il terreno attorno alla pianta e innaffiare abbondantemente, così da far aderire bene l’apparato radicale al terriccio nel suo nuovo “alloggio”.
Irrigazioni e concime: nei giorni più caldi, le piante andranno bagnate ogni 3-4 giorni, all’occorrenza, lasciando comunque sempre asciugare il terriccio tra un’innaffiatura e la successiva. Utile anche l’apporto di nutrienti tramite concimazione: si scelga un fertilizzante specifico per piante fiorite, in formato liquido, da diluire in acqua alle dosi consigliate in etichetta e somministrare ogni 10-15 giorni da giugno ad agosto.
Malattie: i rari insetti che le possono attaccare, principalmente afidi e aleurodidi (moscerino bianco), possono essere efficacemente allontanati con prodotti naturali, a base di piretro, reperibili in un comune centro giardinaggio.

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