Contenuti trattati
Irrigare in piena terra
Tutti gli arbusti in fiore in piena terra devono essere annaffiati con regolarità e in abbondanza in modo che l’acqua raggiunga le radici più profonde, meglio la sera dopo il tramonto oppure alla mattina presto quando ancora i raggi del sole non sono troppo caldi. Anche gli arbusti da foglia devono essere bagnati regolarmente: in generale quelli con le foglie piccole hanno bisogno di un quantitativo minore di acqua rispetto a quelli con le foglie larghe, sottili e delicate che, infatti, hanno una maggior superficie esposta all’evaporazione. Per essenze arboree di media grandezza garantire almeno 40 litri di acqua per pianta una volta alla settimana.
In vaso
Le piante in vaso devono essere controllate con più attenzione rispetto a quelle coltivate in piena terra perché nei vasi c’è una quantità limitata di terra che si asciuga più velocemente. I vasi in plastica scaldano le radici più di quelli in terracotta ma l’acqua non traspira dal vaso e in questo modo il terriccio si asciuga più lentamente. In ogni caso occorre annaffiare con lentezza, in modo da bagnare profondamente la terra; verificare che arrivi nel sottovaso e, se non arriva, bagnare ancora un pochino. Prima si annaffiare nuovamente aspettare che il terreno si asciughi. Nel mese di luglio può essere d’aiuto anche l’acqua accumulata nel sottovaso che la pianta assorbe nelle ore seguenti all’annaffiatura. Questa riserva diventa preziosa per le piante che consumano molta acqua come le ortensie. L’acqua che non viene assorbita del tutto deve essere eliminata alla fine della giornata.
Le piante succulente
Anche tutte le piante succulente (piante grasse) in vaso devono essere annaffiate con regolarità perché in questo periodo sono in pieno sviluppo vegetativo: così le foglie carnose avranno modo di inturgidirsi. Se invece mostrano segni di sofferenza, come per esempio ingiallimento delle foglie nonostante irrigazioni costanti, potrebbe trattarsi di eccessiva insolazione: spostare temporaneamente i vasi in una zona meno soleggiata e ridurre la quantità di acqua.
L’impianto di irrigazione
Il sistema di irrigazione automatico consente di bagnare a fondo, con regolarità sia il giardino sia il terrazzo: l’ugello dell’impianto, infatti, è posizionato in prossimità delle piante poste a dimora oppure all’interno del vaso. L’impianto viene gestito attraverso una centralina elettronica, da cui programmare l’orario, la frequenza e la durata del funzionamento. Se si utilizza acqua di pozzo fare attenzione alla temperatura che non deve essere troppo bassa per evitare shock termico. Per sfruttare al meglio le irrigazioni mantenere il terreno alla base degli arbusti e degli alberi leggermente zappettato: serve a rompere la crosta del suolo.
L’acqua piovana è la migliore
Nei giardini dove è necessario annaffiare abbondantemente le piante per tutto il periodo estivo/primaverile, se non si dispone di acqua di pozzo e non si vuole ricorrere a quella dell’acquedotto, è indispensabile raccogliere l’acqua piovana che ha caratteristiche fisico chimico migliori rispetto all’acqua dell’acquedotto: è meno calcarea, ha una minore quantità di sali disciolti e non contiene il cloro (il disinfettante obbligatorio per l’acqua potabile).
Come raccoglierla
È possibile raccogliere e conservare una certa quantità di acqua piovana posizionando appositi contenitori in giardino in occasione di acquazzoni. Devono essere dotati di grandi aperture (secchi, mastelli, bidoni in plastica), tutti rigorosamente puliti. L’acqua può essere trasferita in taniche chiuse e utilizzata al momento delle annaffiature. Un altro sistema semplice consiste nel posizionare una grande tanica sotto la grondaia in modo da raccoglierla direttamente. Eventuali impurità saranno eliminate al momento dell’utilizzo. In alternativa, è possibile acquistare sistemi di raccolta dell’acqua piovana (torri, serbatoi esterni, ecc.) che possono essere inseriti in giardino anche come elemento di arredo.