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Nel nostro Paese, le magnolie sono piante molto amate e diffuse in tanti giardini e con un ruolo spesso di rilievo. Per chi ne ha una conoscenza superficiale, si dividono sostanzialmente in due gruppi: la Magnolia grandiflora, sempreverde, alta e sontuosa, e tutte le altre magnolie, racchiuse in un generico gruppo di piante con fioritura prima o in contemporanea dell’emissione delle foglie, alla fine dell’inverno. Questa potrà sembrare una banalizzazione, perché il genere Magnolia, con oltre duecento specie e un gran novero di ibridi e cultivar, è un mondo da scoprire capace di emozionare divenendo il simbolo della primavera. Vi presentiamo quelle che riteniamo essere le magnolie più belle, con fioriture dai colori diversi e inaspettati, perfette da coltivare in vaso sul terrazzo oppure in giardino. Da scegliere a febbraio-marzo, in piena fioritura, e da mettere a dimora il prossimo autunno.
Con i petali colorati, dal rosa al nero
• ‘Jane Plat’, varietà stellata di Magnolia kobus, ci incanta con i suoi fiori grandi a stella di colore rosa, sempre numerosi, che contano fino a 32 petali. La pianta fiorisce precocemente e ha uno sviluppo piramidale, raggiunge i 5 metri di altezza ed è adatta per i piccoli giardini, per quelli di città, ma anche per introdurre un tocco romantico a fianco di un capanno. Perfetta se fatta crescere sullo sfondo di sempreverdi.
• ‘Susan’, ibrido di M. x soulangeana è una delle più note e vendute. Ha una buona resistenza al freddo (fino a -15 °C), una dimensione finale intorno ai 2 metri, anche se non mancano soggetti di altezza doppia, caratteristica che la rende idonea sia ai piccoli giardini sia alla coltivazione in vaso. I fiori con profumo leggero si aprono da aprile e sono in forma di grande tulipano, con una colorazione rosa porpora scuro. Si pone al sole o a mezz’ombra anche per formare una siepe o una macchia. Desidera un terreno ricco ma leggero.
• ‘Genie’®, ibrido ottenuto incrociando Magnolia x soulangeana con Magnolia liliflora, è una fra le varietà più recenti di magnolia. Inizia a fiorire già a fine inverno, con corolle in forma di tulipano, di colore porpora, che quando si aprono rivelano risvolti rosa. Arbusto compatto e non disordinato, raggiunge i 3 metri di altezza e si coltiva anche in ombra luminosa. Preferisce un terreno fresco e drenato. È la magnolia perfetta per spazi ristretti o per un vaso sul balcone.
• ‘Satisfaction’ è una cultivar di origine incerta sebbene chiaramente riconducibile a un ibrido di M. soulangeana. Il nome rende bene le caratteristiche di questo piccolo albero (arriva fino a 5 metri di altezza), che offre una fioritura generosa e precoce, grazie a fiori leggermente più piccoli delle altre varietà, bianchi o rosati all’interno, rosso bordeaux intenso all’esterno, splendidi già in boccio.
• Magnolia x soulangeana ‘Black Tulip’ è per le magnolie l’equivalente del tulipano nero, ovvero una rarità, e quindi alle mostre è la più apprezzata per il suo colore intenso e per la forma del fiore. È caratterizzata da splendidi fiori tra il bordeaux, il viola scuro e il nero, che nella forma ricordano quelli dei tulipani a coppa classici, larghi fino a 15 cm di diametro. Arbusto spogliante con fogliame scuro, a portamento eretto, raggiunge un’altezza compresa fra i 3 e i 5 metri. Desidera un terreno profondo, ricco, ben drenato e privo di calcare (soffre la clorosi).
Magnolie a fiore giallo
• ‘Daphne’, ibrido tra M. ‘Miss Honeybee’ x M. ‘Gold Crown’, è stata creata dal belga Philippe de Spoelberch. Spicca fra le altre varietà a fiore giallo per il tono particolarmente intenso e luminoso delle corolle e per la fioritura ritardata, quando già le foglie sono comparse, mettendola ancora più in risalto. I fiori sono portati in posizione eretta e terminale. Cresce lentamente, è compatta e di misura contenuta. Sopporta il sole, la mezz’ombra e i terreni umidi, purché profondi. L’altezza resta in genere sotto i tre metri e impiega circa 10-20 anni a raggiungerla.
• ‘Limelight’ è un ibrido ottenuto da M. acuminata ssp. subcordata x M. ‘Big Pink’. Ha fiori di un colore giallo così tenue che a volte, da lontano, possono sembrare poco più che bianchi. In forma di tulipano, sono leggermente profumati, precoci e compaiono prima delle foglie. La pianta ha portamento cespuglioso molto allargato ed è indicata nei parchi o in un angolo del giardino dove possa crescere senza costrizioni. Raggiunge i 5 metri di altezza.
• ‘Golden Gift’ ibrido tra M. ‘Miss Honeybee’ e un ibrido di M. acuminata x M. denudata, raggiunge negli anni i 3 metri di altezza, sopporta il sole, la mezz’ombra e i terreni umidi, purché profondi. La forma arrotondata della chioma le conferisce più l’aspetto di un piccolo albero che di un arbusto. I fiori di un colore giallo luminoso, ma chiaro, sfumano nel verde alla base dei petali. La fioritura è prolungata e, in autunno, le foglie verdi di media grandezza si colorano di giallo pallido, prima di cadere a terra.
• ‘Butterflies’ è un ibrido ottenuto dall’incrocio tra M. acuminata e M. denudata. Ha fiori gialli e profumati, luminosi e formati solitamente da più di dieci petali, che si aprono a primavera prima della comparsa delle foglie. Pianta a crescita lenta, può raggiungere nel tempo un’altezza di sei metri. La forma compatta e ascendente dovrà essere mantenuta tale con la potatura, da effettuare al termine della fioritura eliminando solo i rami deboli e fuori forma. Preferisce terreni freschi, ben drenati e acidi.
Magnolie fiore bianco e non solo
• ‘Athene’, ibrido di M. ‘Mark Jury’ e Magnolia x soulangeana ‘Lennei Alba’, ha grandi fiori (fino a 25 cm di diametro) di colore fra il bianco e il rosato che presentano sulla parte esterna inferiore sfumature rosso intenso o rosso porpora. Le grandi dimensioni, il profumo intenso e la comparsa precoce sui rami nudi sono i suoi punti di forza. Inizialmente erette, le piante crescendo formano una chioma arrotondata e raggiungono altezza e diametro paragonabili di circa 4 metri. Ha rami corti e chioma densa.
• Magnolia ibrida serie Fairy si distingue dalle altre magnolie a fioritura precoce perché sempreverde. Arbusto, o piccolo albero dalla chioma compatta, eretto, ramoso, con foglie ellittiche verde scuro, in primavera apre in successione numerosi fiori. Nella varietà ‘White’ sono bianchi, profumati, uno all’ascella di ogni foglia. Può fiorire sporadicamente dall’estate all’autunno. Raggiunge i 4 metri di altezza con un diametro compreso fra i 150 e i 200 centimetri. Nella serie ‘Fairy’ troviamo anche le colorazioni ‘Cream’ e ‘Blush’.
Come curare la magnolia
Terreno
Tutte le magnolie che abbiamo descritto preferiscono un terreno profondo e fresco, contenente una buona quantità di torba e di sostanza organica, ricco di humus e in grado di restare umido anche in estate, a pH appena acido.
Acqua
Con piante adulte, annaffiare solo per mantenere il terreno fresco. Quando è possibile, meglio utilizzare acqua non dura, perché l’alcalinizzazione progressiva del substrato porta a una crescita stentata, a una fioritura ridotta e a foglie giallognole.
Concime
Per nutrire le magnolie, a primavera distribuire terricciato di letame maturo preparato già in autunno e lasciato riposare in mucchio.
Temperature
In pratica, le magnolie resistono a temperature molto al di sotto dello zero, ma devono essere ben esposte e le condizioni avverse non devono prolungarsi troppo a lungo. Perciò, in montagna e dove l’inverno dura diversi mesi, non sempre riescono a sopravvivere. Temono il sole estivo diretto e le alte temperature.
Patologie
Pianta vigorosa e resistente, non soffre di patologie ricorrenti se si mantiene il terreno subacido o si utilizzano sequestranti per ristabilire un corretto livello dei minerali all’interno dei tessuti.
Potature
La magnolia non richiede potature se non per ridefinire un taglio, eliminare un ramo fuori forma o per contenere la crescita. Si pota sempre a fioritura ultimata per non compromettere la formazione delle gemme del ciclo successivo.
Riproduzione
Le piante si possono riprodurre facilmente attraverso la semina, che richiede tempi lunghi, o il taleaggio. A luglio, si prelevano talee semilegnose di circa 15 cm di lunghezza, da porre in sabbia e torba mantenuta umida a 20 °C, fino a quando non avranno radicato. Il primo inverno lo trascorreranno in vaso, in serra.
Una storia antica
Le magnolie hanno origine antichissima, essendo considerate dai botanici fra le prime Angiosperme comparse sulla Terra. Ad avvalorare questa teoria sono i reperti fossili, di ben 80 specie diverse, che risalgono a 5 milioni di anni fa. Provenienti da Asia e America, il loro arrivo in Europa avviene solo nel 1740. A capire le potenzialità della Magnolia grandiflora come pianta decorativa è il botanico francese Plumier, un cacciatore di piante. Il nome venne attribuito da Linneo ed è un omaggio a Pier Magnol, curatore del Giardino Botanico di Montpellier. La magnolia non tardò a destare l’attenzione di molti e divenne una presenza immancabile in tutti i giardini e i parchi nobiliari.