Manutenzione e rinnovo delle aiuole: cordoli e terreno

Dove il terreno non è gelato, fine gennaio è il momento per sistemare e rinnovare le aiuole del giardino. In particolare ci si deve occupare della pulizia dei cordoli deteriorati e del rinnovo del terreno esausto.

Francesca Meinardi
A cura di Francesca Meinardi
Pubblicato il 19/01/2022Aggiornato il 19/01/2022
aiuola

Anche a gennaio, il mese più freddo dell’anno, i lavori da fare in giardino non mancano. In particolare, ora che sono vuote, è l’occasione per sistemare al meglio le aiuole che ospiteranno le piante a fioritura primaverile ed estiva. Cosa fare per preparare le aiuole abbandonate a rivivere la bella stagione più belle e colorate? Ecco alcuni lavori di manutenzione consigliati.

Manutenzione dei cordoli

Le aiuole sono delimitate da cordoli che possono essere di materiale diverso: sassi in pietra, mattoni in tufo o anche paletti in legno. Con il tempo e le intemperie, i cordoli possono essere rovinati e richiedere un po’ di manutenzione. In particolar modo, alcuni cordoli in legno (benché autoclavato) e quelli in tufo, materiali maggiormente deteriorabili, che se sono deteriorati devono essere sostituiti.

In questo caso si procede asportando completamente il materiale (mattoni o paletti singoli) e sostituendolo con pezzi nuovi. Nel caso dei mattoni in tufo, sarà necessario utilizzare del cemento a presa rapida per fissare al terreno i pezzi nuovi. I paletti di legno, invece, possono essere semplicemente infissi nel terreno alla medesima profondità di quelli attigui. I cordoli in pietra sono più resistenti e raramente richiedono sostituzioni. In più, tutte le parti dei cordoli, soprattutto quelle non rinnovate, devono essere pulite, per eliminare terra, muschio o altre impurità accumulate. 

pulizia-cordoli-candeggina

1. Per la pulizia è sufficiente utilizzare una spazzola dalle setole robuste, in ferro, e un prodotto a base di candeggina, efficace per la rimozione anche di muschio e licheni.

2. Se alcune erbacce crescono tra le porzioni dei cordoli, devono essere rimosse manualmente, se possibile, o utilizzando un prodotto diserbante.

2. Se alcune erbacce crescono tra le porzioni dei cordoli, devono essere rimosse manualmente, se possibile, o utilizzando un prodotto diserbante.

3. Nel caso di cordoli formati da paletti in legno, per proteggerli e renderli più resistenti agli agenti atmosferici, è consigliabile trattarli con un prodotto impregnante.

3. Nel caso di cordoli formati da paletti in legno, per proteggerli e renderli più resistenti agli agenti atmosferici, è consigliabile trattarli con un prodotto impregnante.

Rinnovo del terriccio

Se l’aiuola è utilizzata da diversi anni, si può affermare con sicurezza che il terriccio presente è impoverito, sia nella struttura che nel contenuto in elementi nutritivi: per questi motivi è necessario rinnovarlo.

1. Per cominciare, occorre asportare ed eliminare il primo strato di terra, probabilmente indurita; questa viene rimossa con una zappa. Quindi si agisce anche sullo strato sottostante, arrivando a circa 20 cm di profondità, sminuzzando il terreno il più possibile ed eliminando eventuali sassi, residui di colture precedenti ed eventuali impurità.

1. Per cominciare, occorre asportare ed eliminare il primo strato di terra, probabilmente indurita; questa viene rimossa con una zappa. Quindi si agisce anche sullo strato sottostante, arrivando a circa 20 cm di profondità, sminuzzando il terreno il più possibile ed eliminando eventuali sassi, residui di colture precedenti ed eventuali impurità.

2. Poi si aggiunge terriccio nuovo. Si possono acquistare sacchi di terriccio di tipo universale, disponibili anche in formati voluminosi da 70 litri. Se il terriccio è già concimato si usa così com'è, altrimenti si dovrà miscelare alla terra un prodotto fertilizzante bilanciato, preferibilmente in formato granulare, o del concime organico (come letame o stallatico in pellet) alle dosi indicate in etichetta. Infine si procede uniformando e livellando la superficie con l’aiuto di un rastrello.

2. Poi si aggiunge terriccio nuovo. Si possono acquistare sacchi di terriccio di tipo universale, disponibili anche in formati voluminosi da 70 litri. Se il terriccio è già concimato si usa così com’è, altrimenti si dovrà miscelare alla terra un prodotto fertilizzante bilanciato, preferibilmente in formato granulare, o del concime organico (come letame o stallatico in pellet) alle dosi indicate in etichetta. Infine si procede uniformando e livellando la superficie con l’aiuto di un rastrello.

Quali piante sono adatte in un clima mediterraneo caldo e asciutto? 

Le condizioni climatiche calde e spesso siccitose, indirizzano la scelta verso piante rustiche e resistenti a queste caratteristiche climatiche: le piante grasse o succulenti sono, sicuramente, quelle che meglio si adattano a queste condizioni, richiedendo pochissime cure e attenzioni, adattandosi a vivere su terreni poveri e asciutti, alle volte addirittura rocciosi.

Per riempire con facilità l’area più o meno vasta delle aiuole, è consigliabile scegliere specie tappezzanti, caratterizzate da portamento prostrato, o strisciante, e bassa taglia. Sono l’ideale per ricoprire un’aiuola in tempi brevi, così da ottenere un cuscino verde, alle volte anche colorato di fiori, con poche cure e preoccupazioni, senza dover pensare alla continua irrigazione.

Vi suggeriamo Aptenia cordifolia, Delosperma cooperi e Lampranthus roseus, tutte appartenenti alla famiglia delle Aizoaceae, originarie del Sudafrica, piante perenni perfette per creare un’aiuola di grande impatto decorativo, con bassa manutenzione. Sono piante succulente, caratterizzate da foglie carnose e turgide di forma allungata a cuneo (in Lampranthus e Delosperma) o tondeggiante a cuore (nel caso dell’Aptenia).

Vengono apprezzate per i fiori vistosi: hanno la forma di una margherita con numerosi petali sottili, coloratissimi e vivaci, nelle tonalità del rosa, larghi in media 1 cm in Aptenia, fino a 5 cm in Delosperma e Lampranthus. Mostrano tutta la loro bellezza aprendosi numerosi al sole da aprile fino a settembre a addirittura ottobre nei climi caldi.

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