Oggi le margherite sono tornate di moda: dalle più classiche e sperimentate a qualche interessante novità. La ragione del loro attuale successo è presto detta: sono facili da coltivare ed economiche all’acquisto. Fioriscono a lungo, quasi tutta l’estate, offrono un caleidoscopio di colori, resistono con facilità ad abbandoni di una settimana, mostrano una buona capacità di ripresa dalla pioggia battente, non soffrono di problemi sanitari ricorrenti, richiedono una manutenzione minima che si può riassumere in bagnature settimanali, fertilizzazioni quindicinali, e rimozione dei capolini sfioriti. In autunno, quelle che disseccano la parte aerea andranno pulite e pacciamate. Hanno un unico difetto: vanno valorizzate nel modo giusto per poter essere veramente apprezzate.
Ecco sei belle margherite tra cui scegliere
Girasole: il più alto e solare
Chi ama i girasoli (Helianthus annuus) sa che mescolare varietà diverse è possibile ma non facile per ottenere un effetto decorativo di prim’ordine. Il consiglio è di porre vicino fra loro varietà con capolini di dimensioni paragonabili perché, per quanto belle, le infiorescenze piccole tendono a scomparire se affiancate ad elementi di diametro decisamente maggiore. I girasoli devono essere sempre posti in pieno sole, in posizione calda, e, se bagnati a dovere, non temono nemmeno la vicinanza di un muro a secco. Le giovani piante, quelle poste in luogo ventoso o che sviluppano un capolino di grandi dimensioni richiedono la presenza di una canna di bambù come tutore.
Gazania: sempre fiorita senza cure
Tralasciate perché troppo vistose fino a qualche anno fa, le gazanie oggi sono apprezzate da tutti perché sono fra le poche piante che, ben curate e con condizioni climatiche favorevoli, fioriscono davvero per tutta l’estate. Ponetele in terreni caldi e ben esposti, sempre fertili e ben drenati. Nei giorni caldi bagnare tutte le sere, nei terreni pesanti bagnare con moderazione per evitare ristagni. Eliminare i capolini sfioriti e richiusi strappandoli alla base stringendo lo stelo fra le dita.
Piretro rosso, anche per i fiori recisi
Chrysanthemum coccineum nelle varietà a fiore rosso apre i capolini a ondate successive, a partire da giugno, intervallando periodi di stasi, e introduce un colore in più nella gamma offerte dalle composite dove a predominare sono il giallo e il bianco. Non ha particolari esigenze per il terreno che deve essere neutro e non compatto. Va posta sempre in piena luce, anche sole diretto, con un buon ricambio d’aria perché soffre di patologie fungine. Mantenere umido, ma non inzuppato, il terriccio nei vasi. In piena terra è pianta resistente e si può annaffiare solo in caso di siccità.
Astro giallo, desiderio impossibile
Aster “Golden Sunshine“, classificato secondo altre fonti come Chrysopsis mariana, potrà sembrare una banale composita gialla come ne esistono tante altre. Ma proprio perché è un aster o si può ritenerlo tale che è un’eccezione. Un aster giallo è quello che per tanto tempo ha e continua ad impersonare il tulipano nero o la rosa blu: quel cromatismo mancante che dagli appassionati è avvertito come una vera e propria debolezza, come un sogno irraggiungibile. Non necessita di cure particolari e sopporta bene una siccità temporanea dimostrando di essere in grado di riprendersi e fiorire quando torna ad essere bagnato con regolarità.
Catananche caerulea, il colore è una sorpresa
Vicina all’impareggiabile color azzurro cielo dei fiori della cicoria selvatica, Catananche caerulea, nome comune cupidone azzurro, è apprezzata soprattutto per lo splendido colore. Si coltiva con facilità a partire da seme, fiorendo già nel primo anno. Raggiunge un’altezza di 60 cm e produce fiori durevoli dal lungo stelo che possono essere recisi e messi in vaso per decorare la casa e il portico. Teme i terreni pesanti dove la pianta sopravvive solo un paio di stagioni perché teme il ristagno. Non longeva si dissemina con facilità. Ha un unico difetto: una vegetazione relativamente scarsa che non crea un effetto massa di copertura del terreno.
Kalimeris incisa, perfetta per l’ombra
Margherita dai capolini leggeri e delicati per via dei fiori ligulati sottilissimi, di colore chiaro, dal bianco all’azzurrino, cresce bene anche a mezz’ombra e fiorisce da agosto a ottobre. Alta dai 40 ai 60 cm ha un fogliame di colore verde blu, portamento eretto; sopporta senza problemi temperature fino a -15°C. Rustica e affidabile ha esigenze simili a quella degli aster a cui può essere affiancata, ma ne anticipa la fioritura.