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Oggi i grandi alberi, per motivi di spazio, distanze dalle case e dalle strade, sono sempre più una rarità negli spazi verdi e al loro posto troviamo specie e varietà di altezza contenuta, chiome non espanse, ma non per questo privi di attrattiva. I meli ornamentali, con la fioritura primaverile, i frutti colorati e il foliage di questa stagione autunnale, sono fra le scelte più affidabili. Longevi e di facile coltivazione ricompensano ampiamente il costo all’acquisto.
In piena terra e in vaso
I meli ornamentali possono crescere sia in terrazzo che in giardino.
In vaso si ottengono risultati soddisfacenti, solo se si dispone di contenitori grandi, se si provvede a irrigarli con continuità durante l’estate, se si ripara il vaso dal sole cocente, se si aggiunge ogni primavera terriccio fresco e ricco di sostanza organica.
In giardino riescono ad adattarsi a quasi tutti i terreni, ad esclusione di quelli sabbiosi e troppo sciolti. Il terreno ideale deve avere una buona componente argillosa ma con un buon drenaggio perché teme il ristagno e una forte dotazione in sostanza organica da rinnovare nel tempo. Per avere meli ornamentali robusti e resistenti il substrato deve essere sempre profondo perché l’apparato radicale ha un buono sviluppo sia in ampiezza sia verso il basso.
Come si mettono a dimora
I meli ornamentali si piantano ora, in autunno, prima dell’arrivo del gelo, così da dar modo all’apparato radicale di iniziare ad espandersi nel terreno al di fuori della zolla originale e ancorarsi al terreno.
Scavate una buca grande il doppio del vaso d’acquisto, sia in diametro sia in profondità. Scartate metà del volume del materiale di scavo e, a quanto rimasto, mescolate terricciato di letame maturo, ghiaia o sabbia, una manciata di cornunghia per ogni buca o vaso. Sul fondo disponete un buon drenaggio, uno strato della miscela ottenuta, uno di terricciato che le radici incontreranno nel loro sviluppo futuro, e poi ancora la miscela così da formare un cono su cui adagiare la zolla.
Se avete acquistato piante vecchie, avranno le radici che escono dai fori di fondo e che saranno cresciute lungo le pareti del vaso tanto da essere arrotolate su se stesse. Non tagliate le radici che fuoriescono dai fori di fondo, ma il vaso di plastica con l’aiuto di cesoie da potatura.
Districate la zolla per quanto vi riesce, procedendo per gradi, e indirizzate le radici verso il basso e l’esterno. Prima di estrarre la zolla dal vaso, è meglio immergerla in un secchio fino a quando non emette più bolle, per essere sicuri che la pianta resterà bagnata per i prossimi giorni.
Inserite la pianta e riempite bene la buca e con l’aiuto delle mani cercate di eliminare tutte le sacche d’aria. Il colletto del melo dovrà trovarsi un paio di centimetri sopra il livello del terreno perché assestandosi la zolla lo trascinerà verso il basso.
Pressate leggermente la terra con i palmi aperti e bagnate l’area interessata dallo scavo.
Se in giardino, con il terreno rimasto dallo scavo formate un anello intorno alla buca così da creare una sorta di conca. Servirà per contenere un buono strato di pacciamatura così da difendere la pianta contro il gelo dell’inverno e per bagnarla senza sprecare acqua quando sarà necessario.
Acqua e nutrimento
I meli ornamentali non hanno bisogno di una gran quantità di nutrienti. Piante ad accrescimento limitato e non fra i più veloci si accontenteranno di ricevere due volte l’anno, in autunno e in primavera, un buon terricciato di letame maturo da mescolare al primo strato di terreno. Solo in stati di evidente carenza, come ingiallimenti della vegetazione, crescita azzerata, scortecciamenti, giustificano l’utilizzo di fertilizzanti chimici. Nel caso utilizzate prodotti bilanciati del tipo 10-10-10 arricchiti in zolfo e microelementi.
Bagnate con regolarità ricordando che il fabbisogno è massimo nel periodo della fioritura e quando i frutti si stanno ingrossando.
Potatura
I meli ornamentali si potano solo quando c’è da eliminare rami secchi o fuori forma, ridefinire il taglio di un ramo spezzato, o quando le loro dimensioni sono diventate tali da giustificarne un contenimento. Per avere piante con fusto corto e vegetazione folta fin dal basso, nella primavera successiva tagliate l’astone principale a circa 50 cm d’altezza e nella seconda primavera accorciate tutti rami laterali alla lunghezza di 30 cm.
Le varietà più belle
I meli ornamentali sono soprattutto ibridi e varietà selezionati per il colore e la forma dei frutti, il portamento e le dimensioni della pianta, il viraggio di colore autunnale. Ecco i meli ornamentali più belli.
Malus floribunda x ‘Robusta Red Sentinel’, ibrido di origine orticola, è il più famoso e il più diffuso fra i meli da fiore. Non offre solo frutti colorati che sono fra gli ultimi a virare e in molti casi a settembre si presentano ancora verdi, ma anche una splendida fioritura che in primavera può a pieno titolo rivaleggiare con peri e ciliegi ornamentali. Pianta molto rustica, resiste a temperature di –15/-20°C. Venduto come un piccolo arbusto raggiunge le sue dimensioni finali in una dozzina d’anni: lasciato libero di crescere raggiunge un’altezza compresa fra i 5 e gli 8 metri. Solo i soggetti migliori raggiungono tali dimensioni, la maggior si arresta intorno ai tre metri. I rami leggermente arcuati donano morbidezza alla forma spesso irregolare.
Malus ‘Evereste’ è un melo ornamentale ottenuto in Francia nel 1975. Ha crescita lenta, portamento eretto e dalla forma conica, fogliame verde scuro che si tinge di rosso arancio in autunno. Fiorisce in bianco e fruttifica in giallo arancione. La fioritura è imponente e molto duratura. I frutti restano sui rami fino all’arrivo del gelo. Resistente al freddo più intenso può essere coltivato ovunque nel nostro paese. Abbastanza recente è stato.
Malus ‘Red Obelisk’ come suggerisce il nome ha portamento colonnare e frutti intensamente colorati di rosso in forma di pomi miniaturizzati. Buoni da mangiare possono essere impiegati per fare marmellate. Fiorisce in bianco.
Malus ‘Liset’, di origine olandese, rustico, a crescita lenta e chioma espansa, fiorisce in rosa intenso colore sottolineato dalle foglie color porpora. I frutti sembrano piccole ciliegie color rosso, intenso e lucido. Restano sui rami fino all’inizio di novembre.
Malus ‘Indian Magic’ è un altro melo a fioritura rosa ma con chioma di forma arrotondata. I frutti solo dopo le prime gelate raggiungono la piena intensità del colore e, anche dopo che la livrea arancione del foliage autunnale è caduta, restano sui rami durante l’inverno per attirare gli uccelli.
Malus ‘Comtesse de Paris’ nel 2013 ha ottenuto il RHS Award of Garden Merit, il premio della Royal Horticultural Society. Resistentissimo alle più diffuse patologie dei meli, con una vegetazione folta e scura, a crescita lenta, fiorisce in bianco e produce piccoli frutti, leggermente conici, di colore giallo dorato. Di sapore acidulo sono ricchi di pectina e possono essere uniti alle marmellate per migliorarne la consistenza. Resistono sui rami come cibo per gli uccelli selvatici anche dopo la neve.
Malus sieboldii ‘toringo’, di origine giapponese, ideale per piccoli giardini, ha una deliziosa e copiosa fioritura rosa chiaro cui fanno seguito piccole mele di colore giallo utilizzate per produrre gelatine.
Malus sargentii, anch’esso di origine giapponese, è per lo più arbustivo raggiunge uno sviluppo massimo di tre metri d’altezza, in autunno presenta foglie dorate di forma lobata, e piccoli frutti simili a ciliegie portate da lunghi piccioli, molto graditi agli uccelli selvatici.
Malus ‘Magical eternity’ è una varietà di recente introduzione a portamento colonnare con foglie allungate e lanceolate. I frutti, riuniti in grappoli sono pomi di 3 cm di diametro di colore rosso che restano sui rami fino a dicembre.
Malus ‘Red Jewel’ ha frutti che resistono sui rami fino a primavera, piccoli e numerosi, riuniti in grappoli, di un colore rosso intenso e brillante. Pianta resistentissima questo melo ornamentale si adatta con successo ad essere coltivato in vaso.