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Protagonista di molti giardini e parchi pubblici, la magnolia è una pianta molto apprezzata per tanti aspetti, principalmente per la sua elegante e profumata fioritura primaverile, ma anche per la sua bellissima chioma formata da foglie ovali di colore verde chiaro che si sviluppa subito dopo i fiori. La specie Magnolia stellata è caratterizzata da taglia media e dai grandi fiori (larghi in media 12-15 cm) a forma di stella, formati da petali oblunghi, bianchi e profumati. Un’esplosione di stelle bianche che si aprono a marzo, anticipando il germogliamento e l’apertura delle foglie, e preannunciando l’arrivo della primavera.
Quando piantarla
I periodi migliori per mettere a dimora una magnolia sono l’inizio della primavera e l’autunno, precedendo l’arrivo delle gelate invernali. La giovane pianta messa a dimora adesso avrà tempo tutti i mesi invernali per affrancare il suo apparato radicale al terreno e riprendere l’attività vegetativa perfettamente attecchita a primavera.
La posizione migliore
Prima della messa a dimora occorre scegliere la posizione del giardino più adatta per la coltivazione della nuova pianta. Magnolia stellata gradisce una posizione soleggiata, o al limite parzialmente soleggiata; deve essere comunque una posizione riparata da vento e correnti. Ha bisogno di notevole spazio per svilupparsi, da vera protagonista del giardino. È bene, dunque, metterla a dimora considerando che, una volta adulta, questa pianta dalla chioma espansa potrà avere un ingombro laterale di circa 4 metri e un’altezza di 3 metri.
Come si mette a dimora
Una volta procurata la giovane pianta, che abbia almeno un anno (le piante vengono ottenute per seme o per talea), presso un vivaista, e scelta la posizione in cui la si vuole coltivare, si procede con la sua messa a dimora.
Il terreno dove verrà coltivata la Magnolia stellata deve essere profondo, lavorato in precedenza con una vanga o zappa, per far sì che le zolle di terra siano ben sminuzzate e prive di sassi almeno in superficie; deve essere un terreno dotato di un buon drenaggio, anche se durante la coltivazione verrà mantenuto tendenzialmente umido (ma non troppo!).
Con la lavorazione, si incorpora anche un po’ di concime organico, ad esempio letame o stallatico in pellet, così da aumentarne la fertilità, aspetto importante per lo sviluppo di questa pianta, soprattutto nei primi anni dopo la messa a dimora.
Con una vanga si scava la buca d’impianto, che deve essere profonda e larga circa il doppio rispetto alle dimensioni del vaso in cui è contenuta la giovane pianta acquistata presso il vivaio.
Sul fondo della buca è necessario distribuire uno strato di materiale drenante, costituito da ghiaino o argilla espansa, con lo scopo di favorire il drenaggio dell’acqua. Quindi si pone uno strato di terriccio da giardino, al quale può essere miscelato un po’ di concime nel caso non fosse stato incorporato alla lavorazione del terreno.
La pianta, estratta dal vaso liberando il suo apparato radicale compresso, viene appoggiata all’interno della buca, adagiandola sul fondo di terriccio all’altezza giusta.
È importante che la zona del colletto, ovvero la zona basale del fusto, dove inizia l’inserzione delle radici, sia allo stesso livello della superficie del terreno; né troppo alta, né troppo bassa.
Una volta alloggiata la pianta, si colmano gli spazi vuoti della buca con ulteriore terriccio, premendo bene ai bordi, con le mani o anche con i piedi, così da far aderire bene la terra all’apparato radicale.
A sostegno della giovane pianta, è utile e consigliabile inserire nel terreno un tutore rigido al quale legarla. Servirà a sostenerla e a permetterle di indirizzarla a crescere ben dritta, almeno il primo periodo di sviluppo dopo la messa a dimora: verrà rimosso più avanti, quando la pianta si sarà ben affrancata al suolo.
Infine si innaffia abbondantemente.
Altre specie decorative
Esistono tante specie di magnolia, appartenenti tutte alla famiglia delle Magnoliaceae, da scegliere in base allo spazio a disposizione. Per chi ha un grande spazio e vuole una grande pianta Magnolia grandiflora, che diventa un albero alto 15-20 metri con foglie coriacee semporeverdi e fiori bianco crema d’estate. Per chi ha un piccolo spazio o solo un grosso vaso, è adatta Magnolia x soulangeana (ibrido tra Magnolia denudata e Magnolia liliiflora) arbusto deciduo che può raggiungere un ingombro di 5-6 m. I suoi fiori hanno forma a calice, con lunghi (circa 10 cm) petali di colore variabile dal bianco (varietà ‘Alba Superba’) al rosa tenue (varietà ‘Soulangeana’) fino al rosa più scuro con sfumature porpora (varietà ‘Rubra’). I fiori Magnolia stellata, si aprono a inizio primavera poco prima della comparsa delle foglie.