Mettere a dimora le peonie arbustive

Le peonie sono piante eleganti dalla fioritura splendida anche se breve. Ottobre è il momento giusto per mettere a dimora una pianta arbustiva che con il tempo crescerà diventando un cespuglio rigoglioso.

Francesca Meinardi
A cura di Francesca Meinardi
Pubblicato il 11/10/2021Aggiornato il 17/07/2024
peonia arbustiva

Per chi desidera coltivare in giardino piante dalla fioritura sontuosa ed esotica e dal fogliame decorativo, le peonie arbustive sono l’ideale: conferiranno allo spazio verde un tocco di sofisticata eleganza. Le dimensioni dei cespugli, che nel tempo diventeranno legnosi, tenderanno a essere generose, quindi, al momento della scelta del luogo di impianto, sarà opportuno tenere conto del loro futuro sviluppo. Sono piante piuttosto robuste se vengono collocate nelle giuste posizioni e seguite con attenzione al momento dell’impianto che può essere effettuato proprio in autunno, prima del gelo. Vediamo come.

La posizione e il terreno adatti

Le peonie arbustive amano soprattutto posizioni in pieno sole o in semi ombra. Gli esperti suggeriscono di metterle ai piedi di un albero che perda le foglie in autunno e le rigetti in estate, ma è vivamente sconsigliata l’ubicazione verso Est nei luoghi dove possano verificarsi frequenti gelate notturne: le gemme più tenere, ancora gelate, qualora fossero investite dal sole diretto del mattino potrebbero bruciarsi. Non patiscono estati calde e inverni rigidi, ma bisogna pur sempre fare attenzione a non esporle a situazioni estreme, in una stagione o nell’altra. 

Il terreno ideale deve essere ricco e non superficiale, ben drenante ma non asciutto. Il pH non è determinante, la peonia ammette sia un terreno leggermente acido che alcalino.

Quali pericoli

Per le Peonie arbustive sono molto pericolosi gli afidi che, succhiandone la linfa, indeboliscono la pianta e la espongono con più facilità agli attacchi della muffa grigia o Botrytis paeoniae, fungo particolarmente prolifero in ambienti caldo umidi poco ventilati, e quindi nelle condizioni di ristagno idrico.

Come si mettono a dimora

Il momento migliore per la messa a dimora di una pianta a radici nude o con il suo pane di terra, è proprio ottobre, perché il ciclo di sviluppo parte dalla fine dell’autunno; la temperatura deve essere mite il giorno in cui si eseguono le operazioni di impianto.

La buca di impianto deve essere sia profonda che larga in modo da favorire lo sviluppo delle radici una volta interrate: ogni lato dello scavo dovrà essere ampio circa 50-70 cm e il terreno dissodato con energia in modo da risultare soffice. Al substrato andrà aggiunto subito, per sostenere la pianta, un concime organico maturo come lo stallatico o un fertilizzante ricco in fosforo. In considerazione del notevole accrescimento della pianta, il suggerimento è quello di lasciare uno spazio libero tra una pianta e l’altra di almeno 120 cm.

La buca di impianto deve essere sia profonda che larga in modo da favorire lo sviluppo delle radici una volta interrate: ogni lato dello scavo dovrà essere ampio circa 50-70 cm e il terreno dissodato con energia in modo da risultare soffice. Al substrato andrà aggiunto subito, per sostenere la pianta, un concime organico maturo come lo stallatico o un fertilizzante ricco in fosforo. In considerazione del notevole accrescimento della pianta, il suggerimento è quello di lasciare uno spazio libero tra una pianta e l’altra di almeno 120 cm.

Se la terra fosse più pesante del necessario, sul fondo della buca si getti ghiaia e sabbia in modo da rendere il drenaggio efficiente. Si provveda anche, se è asciutta, a bagnarla.

Se la terra fosse più pesante del necessario, sul fondo della buca si getti ghiaia e sabbia in modo da rendere il drenaggio efficiente. Si provveda anche, se è asciutta, a bagnarla.

Le peonie arbustive sono piante innestate, quindi devono essere inserita in profondità nel terreno al momento della piantumazione: il collare dovrà essere interrato per almeno 10 cm. Inoltre sarà utile segnalare la pianta circondandola con una protezione perché non si finisca con il calpestarla date le sue ridotte dimensioni all’impianto.

Le peonie arbustive sono piante innestate, quindi devono essere inserita in profondità nel terreno al momento della piantumazione: il collare dovrà essere interrato per almeno 10 cm. Inoltre sarà utile segnalare la pianta circondandola con una protezione perché non si finisca con il calpestarla date le sue ridotte dimensioni all’impianto.

Chi ha una peonia, adesso la può moltiplicare

Se si possiedono già alcune peonie arbustive a dimora, in questo periodo dell’anno, ci si può dedicare alla divisione della pianta. I sistemi per la riproduzione sono essenzialmente tre: per seme, per innesto a spacco laterale o centrale o per divisione del cespo.

La riproduzione per seme è un procedimento estremamente lento, che dà risultati in termini di fioriture solo dopo diversi anni. I semi sono duri e una parte non trascurabile germina solo nel secondo anno dalla semina, l’accrescimento è lento, e le nuove piante salgono a fiore solo dopo sei-sette anni dall’avvenuta germinazione.

L’innesto a spacco laterale o centrale non è semplice e deve essere eseguito tra la fine di agosto e quella di settembre sulle radici di Paeonia lactiflora mediante l’utilizzo di rami di peonia arbustiva, prodotti durante l’anno ma già lignificati.

La soluzione più semplice da effettuare in questo periodo è la divisione del cespo, che vale per la moltiplicazione sia delle peonie arbustive che delle peonie erbacee. L’apparato radicale andrà estratto, lavato con acqua e sezionato con una lama affilata e pulita, in modo da ricavare uno o due fusti, nelle peonie arbustive, che presentino un piccolo apparato radicale di almeno 15-20 cm.

 

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