Ora si pianta la siepe di ligustro

Per ottenere una siepe di ligustro compatta e rigogliosa, al momento dell’impianto occorre distanziare le piante di soli 60 cm: una volta cresciuta la siepe sarà forte, folta e richiederà poche cure.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 20/10/2015Aggiornato il 20/10/2015
siepe di ligustro

Il Ligustro è un genere che contempla piccoli arbusti o alberi appartenenti alla famiglia delle Oleaceae. La specie più diffusa alle nostre latitudini è Ligustrum ovalifolium, “a foglie ovali”, originaria del bacino mediterraneo. È molto apprezzata per il fogliame coriaceo che in giovane età ha sfumature rossastre mentre con la crescita vira al verde scuro lucido sulla pagina superiore e opaco su quella inferiore. Si mette a dimora adesso come esemplare isolato o, più comunemente, per realizzare una siepe. La stagione migliore per il trapianto è l’autunno ovvero il periodo di riposo vegetativo dal momento che l’inverno alle porte darà il tempo alla pianta di radicare, favorendone la crescita già durante il primo anno.

Com’è il ligustro?

La corteccia del ligustro è liscia e vira al grigio.
Le foglie sono opposte, semplici, non presentano dentellature, sono ovate e appuntite sulla sommità, lunghe circa 10 cm e larghe la metà.
I fiori minuti che compaiono da aprile a giugno sono profumati, di colori candidi, raccolti in pannicoli lunghi anche 20 cm, dai quali hanno origine velenosissime bacche nere dal diametro di 1 cm. Grazie ad una buona e attenta coltivazione l’arbusto raggiunge i cinque, sei metri di altezza, ma gli esemplari spontanei possono raggiungere anche i dodici metri.

La posizione adatta

L. ovalifolium ama le posizioni luminose, soleggiate o semiombreggiate, dove possa ricevere la luce diretta del sole per alcune ore. Non ha particolari esigenze in fatto di terreno. Se si vogliono sfruttare le piante come esemplari ornamentali bisognerà metterli a dimora ad una distanza di almeno un metro gli uni dagli altri, se invece si intende realizzare una siepe, sarà importante distanziarli di appena 60 cm.

Trapiantare il ligustro quando non fa freddo

Per un’efficace messa a dimora è necessario scegliere una giornata limpida e non eccessivamente fredda.
Scavare una buca di 60 cm di profondità e larghezza, oppure una trincea continua per la siepe, e arricchire il terreno estratto con fertilizzante e compost uniti a sabbia e terreno argilloso.
Estrarre la pianta dal vaso di acquisto e dipanare le radici. Se il pane di terra dovesse risultare troppo compatto si può immergere la pianta in acqua tiepida per circa un’ora prima di metterla a dimora in modo da poter aprirne leggermente le radici. Se queste invece fossero troppo lunghe o eccessivamente aggrovigliate converrebbe tagliarle leggermente e aprirle in modo che non abbiano difficoltà nell’attecchimento.
Il colletto della pianta va interrato poco al di sotto del livello della buca che va quindi coperta ammonticchiando la terra al piede del Ligustro, avendo cura di compattarla bene in modo da eliminare eventuali bolle d’aria.
Infine spargere del materiale pacciamante intorno al colletto delle nuove piante per assicurarsi che l’apparato radicale sia ben protetto dal freddo e da eventuali sbalzi di temperatura.
Finite le operazioni di messa a dimora, nonostante il terreno sia già umido in questa stagione, è necessario bagnare abbondantemente così da idratare a fondo le radici.

Due problemi: oidio e oziorrinco

Nonostante sia una pianta molto robusta, se trascurato il ligustro rischia di essere attaccato dall’oidio; questo avviene se le piante sono situate in zone troppo ombreggiate, o se i rami troppo compatti non hanno permesso la giusta aerazione della chioma. Sarà sempre importante quindi alleggerire le fronde con le giuste potature e intervenire con prodotti specifici nel caso in cui l’attacco fosse particolarmente tenace.
Un altro nemico è l’oziorrinco le cui larve attaccano le radici mentre nottetempo gli adulti risalgono i tronchi per nutrirsi delle foglie: si può individuare l’attacco di questo parassita quando le foglie sono tagliate ai margini e la pianta inspiegabilmente si indebolisce. I prodotti specifici non devono tardare ad essere impiegati soprattutto per debellare le larve al piede.

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