Pervinca: i fiori per il giardino all’ombra

Esistono alcune specie vegetali che rifuggono dal sole diretto e sono in grado di donare una fioritura vivace e generosa. È il caso della Pervinca, che può essere messa a dimora proprio tra aprile e maggio.

Anna Zorloni
A cura di Anna Zorloni
Pubblicato il 30/04/2020Aggiornato il 30/04/2020
pervinca

Gli angoli all’ombra in giardino o anche sul terrazzo o il balcone rappresentano spesso un problema per gli amanti del verde: sono poche, infatti, le specie che gradiscono questa condizione. Ecco, dunque, che le zone d’ombra si trasformano in zone sterili e trascurate. In realtà, esistono alcune specie vegetali che preferiscono proprio questa condizione, rifuggendo dal sole diretto e, alcune di esse, sono in grado anche di donare una fioritura vivace e generosa. È il caso della Pervinca, che può essere messa a dimora proprio in questo periodo. La Pervinca (Vinca major e Vinca minor, appartenenti alla famiglia delle Apocynaceae) è una specie erbacea sempreverde e perenne, molto rustica, che si adatta alla perfezione a terreni di qualsiasi tipo, anche scoscesi, prediligendo esposizioni semiombreggiate, dove può svilupparsi in maniera indefinita, diventando quasi invasiva. È possibile far sviluppare un fitto tappeto di Pervinca nel terreno sotto della chioma di grandi alberi, per esempio, dove la luce filtra in maniera molto soffusa e l’erba stenta a crescere.

Foglie e fiori della pervinca 

La pervinca presenta foglioline opposte, di forma ovale o leggermente lanceolate, lunghe in media 8 cm (poco più in Vinca major e poco meno in Vinca minor), di colore verde scuro. Le varietà, ‘Variegata’ e ‘Maculata’, più decorative, hanno foglie marginate o chiazzate da tonalità bianco-crema o gialle.

La sua fioritura inizia in primavera e si protrae per tutta la stagione calda fino all’inizio dell’autunno. I fiori sono generalmente di colore azzurro-violaceo, ma vi sono anche alcune varietà a fiore color porpora (‘Rubra’ e ‘Atropurpurea’), o più chiaro, bianco candido (varietà ‘Alba’ e ‘Gertrude Jekill’). Sono composti da 5 petali a stella, piatti, portati da un lungo peduncolo all’ascella delle foglie.

La lavorazione del terreno

Prima della messa a dimora delle piantine, è necessario preparare il terreno ad accoglierle. Per renderlo meno duro e assicurare un buon drenaggio, è opportuno eseguire una lavorazione in superficie, utilizzando una zappa. Così facendo, si rompe la crosta superficiale e si eliminano eventuali sassi ed erbacce infestanti. Per renderlo più fertile, inoltre, durante la lavorazione è opportuno aggiungere e mescolare al terreno un po’ di concime organico (da acquistare in sacchi).

Le piantine possono essere acquistate presso un vivaista, in vasetti, scegliendo la varietà che più piace. La densità d’impianto è di circa 25 piantine per mq di terreno, ovvero le singole piantine devono essere dista.nziate una dall’altra di 25 cm circa. In base allo spazio da ricoprire, dunque, si calcola il numero delle piantine da acquistare

Le piantine possono essere acquistate presso un vivaista, in vasetti, scegliendo la varietà che più piace. La densità d’impianto è di circa 25 piantine per mq di terreno, ovvero le singole piantine devono essere dista.nziate una dall’altra di 25 cm circa. In base allo spazio da ricoprire, dunque, si calcola il numero delle piantine da acquistare

Si procede scavando, con una paletta da giardiniere, le singole buche, distanziate come detto sopra. Le buche devono essere profonde circa 10-15 cm, e larghe circa 10 cm, in base alle dimensioni del vasetto in cui vengono acquistate le piantine. Ogni piantina, una volta svasata, viene appoggiata nella buca: lo spazio vuoto viene colmato con terriccio, premendo bene con le mani ai bordi, in modo tale da far aderire bene l’apparato radicale al suolo.

Si procede scavando, con una paletta da giardiniere, le singole buche, distanziate come detto sopra. Le buche devono essere profonde circa 10-15 cm, e larghe circa 10 cm, in base alle dimensioni del vasetto in cui vengono acquistate le piantine. Ogni piantina, una volta svasata, viene appoggiata nella buca: lo spazio vuoto viene colmato con terriccio, premendo bene con le mani ai bordi, in modo tale da far aderire bene l’apparato radicale al suolo.

 

E dopo?

Una volta che tutte le piantine sono state messe a dimora, si innaffia bene tutta l’area piantumata, soprattutto in corrispondenza di ognuna di esse.

Le piantine, generalmente, si sviluppano in fretta: nel corso della stagione estiva si allargheranno a ricoprire del tutto l’area interessata dall’impianto, grazie alle radichette che sviluppano ai nodi dei fusticini man mano che si allungano sul suolo. Nel giro di un paio di anni si otterrà un tappeto denso e compatto.

Le piantine, generalmente, si sviluppano in fretta: nel corso della stagione estiva si allargheranno a ricoprire del tutto l’area interessata dall’impianto, grazie alle radichette che sviluppano ai nodi dei fusticini man mano che si allungano sul suolo. Nel giro di un paio di anni si otterrà un tappeto denso e compatto.

 

Poche cure

Le cure richieste da questa specie sono davvero poche. L’apporto di concime granulare bilanciato a primavera aiuta la pianta a svilupparsi rigogliosa, sana e a produrre tanti fiori per tutta la stagione.

È bene non esagerare con l’umidità: queste piante richiedono interventi irrigui modesti, soprattutto nei periodi più siccitosi dell’anno. Eccessi di umidità possono favorire lo sviluppo di malattie fungine dannose, ad esempio marciumi e ruggini, in grado di farle seccare o marcire. 

Infine, se si vuole mantenere lo sviluppo regolare e contenuto del tappeto nel corso degli anni, è bene, a inizio primavera, sfoltire le piantine raccorciandone i lunghi fusticini con una forbice da potare.

Le Vinca si possono moltiplicare per divisione del cespo in primavera. 

Per saperne di più

Prato all’ombra 

Balcone all’ombra 

Piante che crescono sotto un grande albero 

 

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