Le piante per il giardino al mare

Le piante per portare verde e fiori colorati nel giardino della casa al mare devono essere super-resistenti e richiedere una manutenzione minima. Vediamo quali sono le più indicate, che possiamo cominciare a piantare a fine stagione per averle rigogliose la prossima estate.

Alessandro Mesini
A cura di Alessandro Mesini
Pubblicato il 21/08/2022Aggiornato il 11/09/2024
giardino al mare

Per chi non abita in modo stabile nella casa al mare ma la usa solo per brevi periodi, il giardino deve avere un requisito irrinunciabile: richiedere poca manutenzione. E, a seguire, reclamare un ridotto fabbisogno idrico per ridurre i consumi e poter lasciare le piante a se stesse, anche per lunghi periodi. Deve essere uno spazio di fruizione e non un vincolo, quindi richiede un impianto di irrigazione per gli interventi di soccorso e sessioni di lavoro solo ai cambi di stagione, in concomitanza di potature, pulizie, fertilizzazione e ripristino della pacciamatura.

Attenzione alle differenze

Ad accomunare tutti i giardini al mare c’è l’effetto di mitigazione che la massa d’acqua esercita sulle temperature, specie le minime invernali, ma non possono essere messe a confronto realtà come quelle della costa veneta e Pantelleria. È sempre bene quindi verificare la compatibilità fra le caratteristiche della pianta desiderata e l’ambiente. Osservare è il primo criterio per sapere se la pianta che ci piace è già stata introdotta con successo, ma nulla vieta di tentare, perché il giardinaggio è anche una costante sperimentazione e ricerca di soluzioni possibili.

Il momento dell’acquisto e dell’impianto

Rivolgersi ai produttori e vivai locali offre una maggiore garanzia che la pianta acquistata sia cresciuta nelle condizioni pedoclimatiche che dovrà poi affrontare e non arrivi direttamente da una serra condizionata del Nord Europa o da un Paese terzo, del quale non si conosce nulla (anche se il passaporto che oggi accompagna le piante può dirci molto di più delle generiche rassicurazioni di un tempo). I momenti migliori in cui porre le piante in giardino restano la primavera e l’autunno, anche se è in piena estate che gli si presta più attenzione e si possono valutare eventuali acquisti futuri. Adesso bisogna limitarsi a introdurre negli spazi vuoti solo fioriture stagionali o piante da fiore che saranno trattate come annuali, oppure quelle che hanno ottime probabilità di assestarsi e prosperare nel tempo come bulbose e rizomatose, facendo sempre ben attenzione a mantenerne integra la zolla.

I fiori per creare punti di colore

  • Passiflora Purple Passion
  • Nasturzio a fiore doppio
  • Alstromeria Princess Luoise

Passiflora
Ovunque ci sia una rete di confine o un muro, una passiflora in un giardino di mare trova sempre una collocazione perfetta. Piante generose, capaci di una fioritura spettacolare, sia nella forma, sia nel colore, resistenti anche a condizioni avverse eccezionali per la costa, perché capaci di rivegetare dalla base, sono sempre una scelta azzeccata. Talvolta però le Passiflora hanno bisogno di qualche anno per prendere forza e diventare una massa verde folta e rigogliosa. La passiflora richiede bagnature generose ripetute solo quando il terriccio dove radica si asciuga. La varietà ‘Purple Passion’, ibrido di Passiflora caerulea, mostra una buona resistenza al freddo sopportando qualche grado sotto lo zero.

Nasturzio
Sono fra le piante che con grande facilità si adattano alle condizioni tipiche dei giardini al mare e possono diventare quasi una presenza inconsapevole perché, una volta introdotti, grazie alla loro capacità di autodisseminarsi, continueranno a spuntare qua e là se non saranno diserbati, ma basta un poco di attenzione per riconoscere la classica foglia allargata a ventaglio. I nasturzi non richiedono nessun aiuto se non quello, se si vogliono fare spuntare in punti precisi, di porre i semi raccolti dove si desidera per vedere aprirsi le colorate cascate di fiori. Fra le molte scelte possibili, considerare le selezioni a fiore doppio ancora poco diffuse, maggiormente presenti nei paesi del Nord, molto decorative e intriganti.

Alstromeria
Conosciute anche come gigli del Perù, fino a pochi anni fa erano proposte quasi esclusivamente come piante da vaso o da fiore reciso. Oggi le alstromerie, stanno conquistando sempre maggiore spazio nei giardini in cui le condizioni climatiche e di terreno ne consentano la sopravvivenza invernale. Si tratta di piante tuberose che temono il ristagno e quindi i terreni pesanti e il freddo intenso, ma che nei giardini al mare possono regalare grandi soddisfazioni. Pianta a struttura ramificata, con fogliame denso, di colore chiaro, lanceolato, è capace di una lunga fioritura che copre tutta l’estate. La varietà ‘Princess Louise’ ha fiori grandi di colore rosa impreziositi dalla gola gialla e da striature porpora.

I fiori classici che non deludono

  • Boungainvillea specto-glabra 'Violet de Mèze'
  • Agaphantus Charlotte
  • Il nome callistemon ha doppia radice greca: "kalos", bello, "stemon" stame, con riferimento alla particolare struttura del fiore "a scovolino".

Bougainvillea
Chi dice Bougainvillea dice sole, anche se la coltivazione al di fuori degli areali d’elezione significa coltivarla in grandi vasi (perché queste piante hanno spesso l’abitudine di crescere a dismisura), sperare che ogni anno tornino a vegetare con successo dopo il periodo invernale e approntare complessi sistemi di riparo da freddo. Gli amanti del genere hanno accolto con grande entusiasmo l’introduzione di Bougainvillea specto-glabra ‘Violet de Mèze’, varietà dotata di una grande rusticità che, in pieno campo, ha dimostrato di sopportare temperature minime dell’ordine di -8/-10 °C. Ha rami di portamento ascendente che si flettono in fase di fioritura sotto il peso dei grandi grappoli di fiori. Le brattee sono di un incantevole color malva carico.

Agapanthus
Si adattano a essere coltivati all’aperto in piena terra tutto l’anno solo in regioni calde senza gelo invernale. Gli agapanti sono apprezzati per la splendida fioritura blu-azzurra, che ne fa degli assoluti protagonisti, per la grande longevità e il fogliame elegante. Può accadere che dopo il primo anno fioriscano poco per mancanza di cure adeguate e di nutrimento insufficiente. Devono essere bagnati con generosità, ma senza creare ristagno e nutriti con abbondanza aggiungendo due volte l’anno, primavera e autunno, un terricciato di letame maturo o stallatico in pellet. Fra le molte varietà di recente introduzione ‘Charlotte’ si segnala perché sempreverde, con fioritura prolungata azzurro-blu, steli fiorali non troppo lunghi, fogliame folto e compatto.

Callistemon
Il callistemon, originario dell’Australia, ha una fioritura ricca, seducente e colorata. Una volta era considerato una rarità da coltivare in vaso, oggi è ormai ben ambientato nei climi mediterranei ed è facile incontrarlo nei giardini al mare. Ha fiori poco evidenti, piccoli ma con lunghi stami filamentosi, di colore rosso acceso. I fiori sono riuniti in spighe di forma cilindrica lunghe fino a 10 cm, che iniziano a sbocciare nel mese di luglio. I cespugli per mantenersi vigorosi e compatti hanno bisogno di essere potati con regolarità, anche con tagli drastici per ridare forma a piante invecchiate o spezzate.

I fiori di aspetto “spontaneo”

  • Gazania
  • Cistus
  • Aloe

Gazania
Solo ponendo Gazania in pieno sole si potranno avere copiose e colorate fioriture già a partire dai primi caldi di aprile fino a quando le temperature si manterranno superiori ai 14/15 °C. Originaria dell’Africa, questa erbacea perenne è oggi utilizzata con successo e generosità come riempi-spazio in ogni aiuola dove si crea una zona libera. Il fogliame è di colore grigio argento, tomentoso e i capolini, che si richiudono se manca il sole, sono di colore squillante giallo aranciato. Perfetta anche su substrato sabbioso, per chi vuole creare un effetto duna. È spesso trattata come annuale, vista la sua bassa resistenza al freddo, ma lasciata indisturbata può anche rispuntare ogni anno, aumentando la colonia.

Cisto
Cistus è una pianta tipica del clima mediterraneo che si trova in natura anche nell’entroterra, dove esistono situazioni di terreno ben esposto e ben drenato. Oggi è possibile scegliere il cisto fra molte varietà diverse che si differenziano per la dimensione del fiore, grande o piccolo e per il colore, dal bianco al rosso passando per tutte le possibili combinazioni intermedie. I fiori sono di breve durata, ma si rinnovano per un lungo periodo, regalando ai cespugli un aspetto nuovo ogni mattino, insospettabile se non ci fossero ai piedi i numerosi petali delle corolle già sfatte. Cistus x verguinii ‘Paul Pecherat’ è una varietà robusta, alta fino a un metro, con ampie corolle bianche disegnate a contrasto in rosso porpora, sempreverde.

Aloe
Il grande numero di specie che compongono il genere Aloe, circa trecento, può essere considerato per i giardini al mare un’autentica risorsa, purtroppo non sempre sfruttata a dovere perché si tende a categorizzare queste piante nell’ambito delle succulente senza considerarne uno degli aspetti principali: la fioritura sempre ricca, abbondante e colorata. Tutte le specie sono accomunate dalla caratteristica rosetta di foglie carnose; dall’ascella fogliare si originano lunghi fusti che portano racemi di fiori tubulosi o campanulati, gialli, rossi o arancioni. La prima fioritura avviene intorno al quarto anno di età. La specie Aloe vera, in genere con fioritura arancione, è preziosa anche per il gel idratante contenuto nelle foglie.

Arbusti insoliti
  • Romneya Coulteri
  • Ceanothus

Romneya coulteri
Romneya coulteri, famiglia delle Papaveraceae, originaria della California, non è un’erbacea perenne di grande taglia ma un arbusto legnoso alla base che sviluppa fusti erbacei lunghi anche 150-180 cm. I fiori dai petali bianchi sono belli anche quando si spogliano e lasciano una corona di stami e pistilli giallo oro. A dispetto della sembianza delicata, i fiori sono molto duraturi e la fioritura va da agosto a ottobre. Adatta per formare un cespo importante, o come terzo elemento di una bordura strutturata, la pianta ha foglie con lobi profondi di colore fra il verde e il grigio. Perenne, rizomatosa e resistente al secco, si coltiva in zone a clima mite, sempre in terreno ben drenato e con esposizione al sole.

Ceanothus
Il Ceanothus è un arbusto indicato dove gli inverni non siano troppo rigidi che, lasciato libero, tende ad allargarsi sul terreno più che svilupparsi in altezza; se invitato a salire può superare il metro e produrre una vegetazione ricca, di colore scuro e lucido. Nel mese di giugno la pianta si ricopre di fiori azzurri. Le infiorescenze, numerose e leggere, fra le più durature, conferiscono alla pianta un aspetto unico. I fiori si formano sui rami dell’anno precedente e, nel momento della potatura, che si esegue in estate, occorre diradare senza incidere sulla struttura, favorendo un rinnovo della vegetazione. Teme soltanto i terreni calcarei che provocano clorosi, arresto della crescita e morte delle piante.

L’idea per l’aiuola d’ingresso

Chi desidera comporre, magari all’ingresso della proprietà, un’aiuola di nessuna manutenzione ma di grande impatto visivo, può posizionare piante mediterranee, piante succulente ed esotiche, creando in uno spazio ristretto un mix dal sapore davvero “marittimo”. Il suggerimento è di porre al centro dell’aiuola un melograno e una yucca. Il primo si copre di fiori rossi in primavera e in estate fruttifica, anche se i frutti solo con il passare dei mesi prenderanno colore. Le foglie prima di cadere trasformeranno la chioma in un vessillo giallo dorato. D’inverno, fra i rami spogli del melograno sarà ben visibile il fusto geometrico della Yucca rostrata con il denso ciuffo terminale di lunghe foglie lineari lanceolate di colore verde grigio. Ai piedi, per completare il tutto, si suggerisce di posizionare le agavi, o una palma di modesto sviluppo.

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