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La Portulaca (genere incluso nella famiglia delle Portulacaceae, al quale appartengono circa 200 specie), anche detta ‘erba porcellana’ per la consistenza fragile dei suoi tessuti, ed è una pianta molto frequente nel nostro territorio. È una specie erbacea succulenta caratterizzata da foglioline ovali appiattite di colore verde lucido e consistenza carnosa e fusticini verdi-rossastri dal portamento prostrato.
Portulaca infestante e ornamentale
Può essere considerata un’erba infestante (in modo particolare la specie Portulaca oleracea), molto rustica, in grado di diffondere con molta facilità i suoi semi, andando a crescere spontaneamente negli orti, nei campi, in aree incolte e addirittura lungo i marciapiedi, accontentandosi anche di terreni poveri e detritici.
È molto apprezzata anche come pianta ornamentale, in particolare la specie P. grandiflora, che viene coltivata in vaso o in aiuola per creare bordure dai fiori multicolori che si aprono all’estremità dei fusticini per tutta la stagione estiva, da giugno a settembre, senza bisogno di grandi cure se non una buona esposizione al sole. Vengono utilizzate a scopo ornamentale anche Portulaca pilosa, dai fiori rosa-porpora, e la P. umbraticola, dai fiori bicolor, rosa e gialli.
I fiori della Portulaca possono essere semplici o doppi (rispettivamente nelle varietà Single Mixed e Double Mixed), composti da petali di consistenza cartacea, delicati, caratterizzati da colori molto vivaci e accesi: giallo, arancione, rosso, rosa, viola o anche bianchi.
In questo periodo, la fioritura della Portulaca è a pieno ritmo; i fiori si aprono al sole (hanno una larghezza di circa 2,5cm) e durano in genere uno o due giorni. Sono seguiti dai frutti, piccole capsule ovali contenenti decine di minuscoli semini neri. Sulla pianta coesistono boccioli, fiori aperti e capsule prodotte in seguito all’appassimento dei fiori.
Manutenzione della portulaca
Per avere una fioritura più duratura e una pianta dall’aspetto più ordinato, è consigliabile eseguire regolarmente la pulizia della piantina asportando manualmente i fiori appassiti e le capsule: queste ultime, con i semini in esse contenuti, possono essere conservate in un sacchettino di carta, in ambiente fresco e asciutto per tutto l’inverno, ed eseguire la semina la primavera successiva.
La Portulaca sopporta l’aridità e non teme il caldo estivo, mentre soffre il freddo: con l’abbassamento delle temperature, in autunno inoltrato, la pianta smette di fiorire e vegetare, e secca.
Anche da mangiare
La Portulaca (in particolar modo Portulaca sativa) trova un suo valido utilizzo anche in cucina: le sue foglie possono essere consumate sia crude, in insalata mista ad altre erbe, sia cotte in frittate e minestre.