Potare le clematis

Le clematidi sono note per la fioritura vistosa e colorata da aprile a luglio. Ma per farle sviluppare bene, adesso è il momento giusto per potare, dove e se serve.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 05/02/2016Aggiornato il 05/02/2016
clematis viola

Le clematidi sono piante rampicanti che stupiscono per la loro magnifica fioritura, caratterizzata da fiori grandi, e un apparato fogliare particolarmente sviluppato e robusto. La potatura appare a molti come un difficile scoglio da superare, ma non lo è se si seguono i nostri consigli e si pensa che il traguardo è semplicemente quello di fare in modo che la pianta offra una fioritura copiosa. Si può operare con facilità una distinzione basilare che preveda la divisione delle Clematidi in tre categorie, basate sul loro differente periodo di fioritura.

Come si potano le clematidi

GRUPPO 1
Vi appartengono tutte le Clematidi caratterizzate da fioritura invernale o primaverile precoce, a fiori piccoli: parliamo di C. Armandii, delle sempreverdi, di C. Alpina, di C. Macropetala, di C. Montana e di C. Cirrosa.
Le Clematidi del gruppo 1 non hanno necessità di alcuna potatura importante, bensì di una semplice pulizia che rimuova i rami secchi o quelli che possono indebolire la crescita della pianta.

GRUPPO 1
Vi appartengono tutte le Clematidi caratterizzate da fioritura invernale o primaverile precoce, a fiori piccoli: parliamo di C. Armandii, delle sempreverdi, di C. Alpina, di C. Macropetala, di C. Montana e di C. Cirrosa.
Le Clematidi del gruppo 1 non hanno necessità di alcuna potatura importante, bensì di una semplice pulizia che rimuova i rami secchi o quelli che possono indebolire la crescita della pianta.

 
GRUPPO 2
Nel gruppo due sono compresi gli ibridi a grande fiore che fioriscono in tarda primavera.
La prima fioritura per questo gruppo di Clematidi avviene su legno vecchio, quindi su quello sviluppatosi l’anno precedente; la seconda su quello dell’anno in corso.
È quindi opportuno operare i tagli appena al di sopra del primo paio di gemme sviluppate, partendo dall’alto; questa operazione favorirà una seconda fioritura con l’avanzare della stagione. Una potatura drastica andrà realizzata solo dopo alcuni anni, perché la crescita avrà portato le piante ad essere delle masse informi e disordinate. Ma anche se drastica la potatura non andrà comunque fatta su rami legnosi.

GRUPPO 2
Nel gruppo due sono compresi gli ibridi a grande fiore che fioriscono in tarda primavera.
La prima fioritura per questo gruppo di Clematidi avviene su legno vecchio, quindi su quello sviluppatosi l’anno precedente; la seconda su quello dell’anno in corso.
È quindi opportuno operare i tagli appena al di sopra del primo paio di gemme sviluppate, partendo dall’alto; questa operazione favorirà una seconda fioritura con l’avanzare della stagione. Una potatura drastica andrà realizzata solo dopo alcuni anni, perché la crescita avrà portato le piante ad essere delle masse informi e disordinate. Ma anche se drastica la potatura non andrà comunque fatta su rami legnosi.

 
GRUPPO 3
Appartengono gli ibridi a grande fiore a fioritura estiva e tutte le erbacee.
Questo gruppo necessita di una potatura drastica che si può fare alla fine dell’inverno, inizio della primavera, sempre tenendo conto che le Clematidi si sviluppano presto; si taglieranno i rami ad un’altezza di dieci o venti centimetri dal suolo in corrispondenza del punto appena sopra la prima coppia di gemme ben sviluppate che si individuano partendo dal basso. Se il taglio fosse da eseguire a livello del suolo non ci si preoccupi, nuovi getti partiranno da sotto la superficie.
Le Clematidi erbacee, appartenenti a questo gruppo, vanno rigorosamente potate a livello del terreno periodicamente alla fine dell’inverno.

GRUPPO 3
Appartengono gli ibridi a grande fiore a fioritura estiva e tutte le erbacee.
Questo gruppo necessita di una potatura drastica che si può fare alla fine dell’inverno, inizio della primavera, sempre tenendo conto che le Clematidi si sviluppano presto; si taglieranno i rami ad un’altezza di dieci o venti centimetri dal suolo in corrispondenza del punto appena sopra la prima coppia di gemme ben sviluppate che si individuano partendo dal basso. Se il taglio fosse da eseguire a livello del suolo non ci si preoccupi, nuovi getti partiranno da sotto la superficie.
Le Clematidi erbacee, appartenenti a questo gruppo, vanno rigorosamente potate a livello del terreno periodicamente alla fine dell’inverno.

 

Tutte le clematis non vanno mai potate sui rami legnosi. I rami verdi dopo alcuni anni di vita della pianta diventano legnosi, ma continuano a produrre nuovi rami verdi.

Nei primi due anni lo scopo è diverso

Le indicazioni sopra riportate sono adatte a tutte le clematis di più di due anni.
Indipendentemente dal gruppo cui appartengono, durante il primo biennio di vita il comportamento da adottare in fatto di potature e cura delle piante sarà leggermente diverso. Nei primi ventiquattro mesi è più importante infatti dedicarsi a un sano e robusto sviluppo della pianta più che a quello dei suoi fiori. Per questo motivo è fondamentale tra febbraio e marzo effettuare una drastica potatura che le porti ad un’altezza di appena 20 cm dal suolo, in modo che lo sviluppo sia negli anni successivi maggiormente vigoroso.

Come acquistare le clematis a febbraio

Se si decide di acquistare presso un vivaio una Clematis, è importante osservarne lo sviluppo alla base, più che gli eventuali fiori o lo slancio in altezza. La base è la chiave per capire se stiamo comprando una pianta robusta e vigorosa. La qualità aumenterà all’aumentare dei getti presenti, anche se difficilmente si riusciranno a trovare sul mercato esemplari che ne abbiano più di due.

Messa a dimora clematis

L’impianto della Clematis può essere eseguito dall’autunno alla primavera purché non si verifichino giornate di gelo o al contrario di eccessivo caldo; anche la siccità può rappresentare una seria minaccia durante le operazioni di messa a dimora.

Terreno e concime

Queste piante amano i suoli alcalini anche se crescono bene in qualsiasi buon terreno. Nei giardini delle località del nord Italia è consigliabile una messa a dimora ad ovest o a sud, a patto che il substrato e il piede della pianta possano rimanere sempre freschi e leggermente umidi.
Dal mese di febbraio, quando iniziano a spuntare le gemme, si deve aver cura di distribuire del concime ricco in azoto e potassio per fare in modo che la pianta sviluppi un buon apparato fogliare, ma soprattutto abbia nei mesi successivi fiori grandi e dai colori vivac

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