Prato: cure all’erba durante luglio e agosto

Con il caldo, il prato può presentare ingiallimenti, seccume e sofferenza generale. Consigli per i mesi più caldi.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 10/07/2013Aggiornato il 10/07/2013
prato gocce irrigatore

Tra maggio e giugno, il prato ha goduto delle condizioni ideali per riprendersi e rinfoltirsi, non solo nella parte aerea ma anche a livello radicale formando e riformando apparati estesi e profondi. I tagli hanno ripreso una cadenza regolare, tale da promuovere una crescita sana e vigorosa. A luglio e agosto si ripresentano le difficoltà di gestione del prato. L’aumento delle temperature e la scarsità d’acqua (dovuta più a maggiori richieste che a mancanza di precipitazioni) rendono necessaria un’attenta valutazione delle pratiche da adottare ogni settimana cercando di cogliere subito i primi segnali di difficoltà.

Se il prato ingiallisce

Se in questi mesi si notano parti ingiallite nell’erba significa che il cotico ha sviluppato solo un apparato radicale superficiale: le radici si trovano nel primo strato di terreno, quello che più facilmente si scalda e si secca, e non possono accedere alle riserve idriche degli strati profondi. L’acqua che non è subito assorbita dall’apparato radicale va persa perché percola negli strati profondi e non è più efficace se non per una minima parte interessata dalla risalita capillare. A stimolare lo sviluppo superficiale dell’apparato radicale del cotico è un’errata tecnica di irrigazione: bagnare poco e spesso è inefficace e stimola uno sviluppo selettivo delle radici in tal senso.

Se c’è il feltro: gli scambi sono rallentati

Il feltro formato dai residui morti delle piante, naturali o prodotti dai ripetuti tagli non raccolti completamente, rappresenta un impedimento agli scambi fra il terreno e l’ambiente esterno. Non solo rallenta gli scambi gassosi, l’evapotraspirazione e la risalita d’acqua per capillarità, ma ostacola anche l’assorbimento d’acqua da parte del terreno. Il feltro ne assorbe una parte come fosse una spugna e la trattiene per poi cederla all’atmosfera appena il sole raggiunge il prato. Un passaggio con il rastrello manuale leggero dopo ogni taglio per rimuovere i detriti più piccoli, quelli sfuggiti al cestello raccoglitore ha sempre effetto positivo.

Togliere le infestanti

Nel mese di luglio è bene intensificare la lotta alle malerbe procedendo a un accurato diserbo manuale, anche di quelle di più piccole perché, mentre il cotico faticherà a tenere il passo e diraderemo i tagli, nel mese d’agosto, quando le temperature raggiungeranno i valori massimi, le infestanti mostreranno un tasso di crescita elevatissimo grazie agli apparati radicali estesi e profondi.

1. Dopo il taglio regolare, si interviene con il rastrello per eliminare anche i detriti più piccoli. Procedere prima in un senso, formando delle piccole andane di detriti da raccogliere alla fine, e poi in modo perpendicolare.

1. Dopo il taglio regolare del prato, si interviene con il rastrello per eliminare anche i detriti più piccoli. Procedere prima in un senso, formando delle piccole andane di detriti da raccogliere alla fine, e poi in modo perpendicolare.

2. Il diserbo si esegue una volta la settimana muniti di guanti e coltello per estirpare anche quelle con apparato radicale fittonante.

2. Il diserbo si esegue una volta la settimana muniti di guanti e coltello per estirpare anche quelle con apparato radicale fittonante nel prato.

 
3. Non lasciate mai sul prato asciugamani, sdraio, lettini e sedie se non è necessario: schiacciano ed ombreggiano il cotico creando delle zone di discontinuità.

3. Non lasciate mai sul prato asciugamani, sdraio, lettini e sedie se non è necessario: schiacciano ed ombreggiano il cotico creando delle zone di discontinuità.

4. Ricordatevi poi di bagnare manualmente quelle piccole zone che non sono raggiunte dall’impianto, magari con acqua di recupero come quella di lavaggio delle verdure.

4. Ricordatevi poi di bagnare manualmente quelle piccole zone del prato che non sono raggiunte dall’impianto, magari con acqua di recupero come quella di lavaggio delle verdure.

 

 

 

 

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