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Tra maggio e giugno, il prato ha goduto delle condizioni ideali per riprendersi e rinfoltirsi, non solo nella parte aerea ma anche a livello radicale formando e riformando apparati estesi e profondi. I tagli hanno ripreso una cadenza regolare, tale da promuovere una crescita sana e vigorosa. A luglio e agosto si ripresentano le difficoltà di gestione del prato. L’aumento delle temperature e la scarsità d’acqua (dovuta più a maggiori richieste che a mancanza di precipitazioni) rendono necessaria un’attenta valutazione delle pratiche da adottare ogni settimana cercando di cogliere subito i primi segnali di difficoltà.
Se il prato ingiallisce
Se in questi mesi si notano parti ingiallite nell’erba significa che il cotico ha sviluppato solo un apparato radicale superficiale: le radici si trovano nel primo strato di terreno, quello che più facilmente si scalda e si secca, e non possono accedere alle riserve idriche degli strati profondi. L’acqua che non è subito assorbita dall’apparato radicale va persa perché percola negli strati profondi e non è più efficace se non per una minima parte interessata dalla risalita capillare. A stimolare lo sviluppo superficiale dell’apparato radicale del cotico è un’errata tecnica di irrigazione: bagnare poco e spesso è inefficace e stimola uno sviluppo selettivo delle radici in tal senso.
Se c’è il feltro: gli scambi sono rallentati
Il feltro formato dai residui morti delle piante, naturali o prodotti dai ripetuti tagli non raccolti completamente, rappresenta un impedimento agli scambi fra il terreno e l’ambiente esterno. Non solo rallenta gli scambi gassosi, l’evapotraspirazione e la risalita d’acqua per capillarità, ma ostacola anche l’assorbimento d’acqua da parte del terreno. Il feltro ne assorbe una parte come fosse una spugna e la trattiene per poi cederla all’atmosfera appena il sole raggiunge il prato. Un passaggio con il rastrello manuale leggero dopo ogni taglio per rimuovere i detriti più piccoli, quelli sfuggiti al cestello raccoglitore ha sempre effetto positivo.
Togliere le infestanti
Nel mese di luglio è bene intensificare la lotta alle malerbe procedendo a un accurato diserbo manuale, anche di quelle di più piccole perché, mentre il cotico faticherà a tenere il passo e diraderemo i tagli, nel mese d’agosto, quando le temperature raggiungeranno i valori massimi, le infestanti mostreranno un tasso di crescita elevatissimo grazie agli apparati radicali estesi e profondi.