Prato: i lavori di primavera

Dai primi tagli alla lotta contro i funghi, dall’arieggiamento delle radici alla risemina nelle zone rovinate: ecco tutti i lavori necessari per aiutare il risveglio del nostro tappeto erboso.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 22/04/2014Aggiornato il 22/04/2014
Prato: i lavori di primavera

Il prato si è risvegliato e il terreno è stato preparato con le opportune concimazioni. Adesso l’erba comincia a crescere e deve essere tagliata indicativamente ogni 8-10 giorni; tale cadenza si mantiene sino al periodo estivo. In più è il momento di verificare che le radici siano ben ossigenate, che l’irrigazione sia corretta ed è bene capire subito se ci sono malattie in corso oppure qualche zona deve essere riseminata. Senza dimenticare la lotta alle infestanti.

Tagliare con gli strumenti giusti

Il rasaerba Worx WG776E è molto silenzioso, leggero e ha manubrio pieghevole. La batteria al litio da 40V taglia fino a 300 mq con una carica. Costa 364,78 euro  di Worx distrib. da Fiaba - www.fiaba.net

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I primi tagli prevedono che l’erba sia alta circa 4 cm; quando poi si sarà ben irrobustita si può abbassare l’altezza di taglio sino a 3-3,5 centimetri. L’attrezzatura deve avere lame sempre ben affilate. La qualità della tosatura del prato, soprattutto quella dei primi tagli della stagione, è determinata fondamentalmente dalle macchine tosaerba, le quali, a livello domestico ed hobbistico hanno ormai raggiunto standard qualitativi paragonabili a quelli delle attrezzature professionali. Il mercato offre una vasta gamma di strumenti di lavoro, da quelli a spinta manuale per pochi metri quadrati, ai trattorini per le superfici più estese. L’importante è scegliere macchine affidabili, robuste e durature nel tempo che possono essere:

  • a lama elicoidale: con sistema falciante costituto da una serie di lame elicoidali montate orizzontalmente che, ruotando velocemente e passando vicino ad un controlama fisso, determinano un taglio netto dell’erba, senza lacerazione
  • a lama rotante: con apparato di taglio formato da una o più lame, montate orizzontalmente, dotate di una elevata velocità di rotazione, contro le quali l’erba impatta direttamente e viene tagliata.

I tosaerba a lama rotante offrono risultati di lavoro di minor pregio rispetto a quelli a lama elicoidale, ma sono i più diffusi in ambito domestico e permettono di intervenire anche con erba relativamente alta (5-8 cm).

Ossigenare le radici per stimolarle

Lo scarificatore elettrico VE 3909 ha potenza di 1.600 watt e larghezza di taglio di 39 cm. La capacità del cesto è di 40 litri. Costa 199,95 euro  di Okay Tuttogiardino - www.tutto-giardino.it

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L’arieggiamento serve per far meglio penetrare l’aria dell’atmosfera negli strati di terreno esplorati dalle radici (circa 20-30 cm), soprattutto in quelli pesanti e argillosi, nei quali la mancanza di ossigeno può creare danni prima alle radici e poi anche alla parte aerea, che tende a diradarsi e ad ingiallire. L’arieggiamento permette inoltre di eliminare i tessuti rinsecchiti o morti e quelli degradati e compattati, che costituiscono il cosiddetto “feltro” superficiale, vera e propria barriera all’ingresso di ossigeno nel suolo. Questo intervento va eseguito dopo 1-2 tagli, quindi entro e non oltre metà aprile nelle regioni del nord, prima quindi che le temperature si siano eccessivamente innalzate. Gli strumenti di arieggiamento sono generalmente di piccola dimensione, azionabili a spinta o con motore, dotati di lame o punte in grado di incidere, tagliare o bucare il terreno a profondità comprese tra 5 e 10 centimetri.

 

Semine e risemine

Il concime per prati e giardini Garden Plus è un granulare a cessione graduale 22 - 8 - 12 formulato per le concimazioni a medio e lungo termine. Conf. da 4 kg costa 17,50 euro di VerdeVivo - www.verdevivo.it

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L’epoca più adatta per la semina dei tappeti erbosi è l’autunno ma, se si è costretti a farlo adesso, è necessario intervenire entro e non oltre metà-fine aprile. In tal caso è opportuno usare più seme per metro quadrato: 40-50 grammi contro i 30-40 autunnali. Questo perché bisogna favorire una veloce crescita dell’erba che così meglio compete con le infestanti. Se invece si notano porzioni di prato diradate o rinsecchite nel corso dell’inverno, è il momento di eseguire le risemine primaverili, sempre meno problematiche delle semine. Dopo avere eseguito un taglio, è sufficiente smuovere l’area interessata con un rastrello a denti profondi o con una piccola zappetta, sino ad una profondità di 5-7 centimetri e procedere ad una nuova semina. Semine e risemine primaverili risultano efficaci, solo se si adottano particolari accorgimenti, quali:

  • utilizzo di miscugli con almeno il 50-60 % di Lolium perenne ( loietto ), specie in grado di germinare in pochi giorni;
  • efficace rullatura del terreno seminato;
  • irrigazioni costanti e abbondanti, sino a quando il seme è germinato.
     

Acqua: adesso serve

Il programmatore automatico Aquauno Select 8423 si installa direttamente sul rubinetto e funziona con batteria alcalina da 9 V. Si programma ruotando le manopole e impostando tempi e frequenze preferite scegliendo tra 63 soluzioni possibili. Costa 54,90 euro di Claber  www.claber.it

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Le richieste idriche di un normale tappeto erboso domestico aumentano man mano che si innalzano le temperature giornaliere e devono essere regolarmente garantite al fine di evitare pericolosi rallentamenti di crescita. Nel caso l’inverno sia stato secco o comunque non abbia determinato sensibili precipitazioni, risulta indispensabile bagnare con regolarità già a partire da fine marzo per fornire le dosi di acqua necessarie al risveglio vegetativo e per il successivo sviluppo. L’importante è non eccedere per evitare l’insediamento di malattie fungine.

Si attacca al tubo di linea o a quello di derivazione, il dosatore per distribuire attraverso l’impianto d’irrigazione lo specifico concime liquido universale solubile in acqua. Il dosatore costa 19,90 euro; il concime costa 9,90 euro, di Gardena - www.gardena.com

Si attacca al tubo di linea o a quello di derivazione, il dosatore per distribuire attraverso l’impianto d’irrigazione lo specifico concime liquido universale solubile in acqua. Il dosatore costa 19,90 euro; il concime costa 9,90 euro, di Gardena – http://www.gardena.com

 

 

Per chi ha fretta? I rotoli pronti

In alternativa alla semina, in questo perdiodo è possibile realizzare un nuovo prato o ripristinare zone degradate, mediante la posa di tappeto erboso a zolle. Rispetto al metodo tradizionale della semina, la posa del prato a rotoli offre molti vantaggi:

  • rapidità di copertura del terreno;
  • sicurezza di avere un tappeto di alta qualità, costituito solo dalle specie e dalle varietà prescelte;
  • minore impegno nella preparazione del terreno e nelle prime cure successive all’impianto;
  • possibilità di utilizzare in tempi molto brevi la superficie inerbita.

Il più grande svantaggio è dato dal costo iniziale: posare un metro quadrato di tappeto a rotoli può costare sino a 4-5 volte in più (10-15 euro) rispetto alla semina di una eguale superficie di terreno.

Prepararlo al meglio

Perché il lavoro abbia successo, è di fondamentale importanza la corretta preparazione del fondo sul quale il rotolo d’erba andrà posato. Dopo aver smosso la terra con vanga o zappetta ed aver riportato nuovo substrato, di buona qualità, costituito per metà da sabbia di fiume e per metà da terriccio organico setacciato e privo di elementi estranei, la superficie del terreno si assestata e si livella con badile o con un piccolo rullo, in modo da evitarne il successivo sollevamento, che comporterebbe anche il dannoso spostamento dei rotoli di prato. Quindi vanno distesi i rotoli di erba, che devono essere stati acquistati poco prima della loro posa, poiché se lasciati arrotolati troppo a lungo (1-2 giorni), si avrebbe l’ingiallimento e il deperimento dell’erba per mancanza di luce e di aria. Dopo averli stesi, i rotoli vanno pressati, con i piedi o con rulli, per farli ben aderire al terreno sottostante e tenuti ben irrigati per alcuni giorni.

Diserbanti: solo dal maggio

Agli inizi della primavera è sconsigliabile effettuare interventi di diserbo chimico, poiché le molecole degli erbicidi risultano attive ed efficaci solamente quando le temperature minime notturne sono stabilmente al di sopra dei 12-14 °C. Generalmente i primi diserbi si effettuano da maggio-giugno: eventuali malerbe presenti nel prato prima di tale periodo, andranno eliminate con l’estirpazione manuale, oppure tenute sotto controllo con frequenti tagli.

Rimuovere sempre il muschio

Compo Solfato Ferroso è un concime a base di ferro dall’efficace azione contro il muschio oltre che rinverdente. Conf. da 5 kg costa 9,80 euro di Compo - www.compo-hobby.it

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Nei tappeti erbosi ombreggiati o in quelli cresciuti in suoli freddi e poco drenanti, il muschio è presenza costante, soprattutto in autunno e agli inizi della primavera. Se non si rimuovono le cause che ne determinano l’insediamento, il muschio tenderà sempre più a diffondersi. Un efficace metodo di controllo è rappresentato dalla distribuzione di prodotti antimuschio in polvere o granuli, da sciogliere in acqua, ad alto contenuto di ferro : sono consigliati due interventi primaverili (marzo e aprile) e due autunnali (settembre e ottobre). Qualche giorno dopo l’intervento il muschio dissecca e deve essere asportato con un rastrello.

 

Funghi di primavera

Bumper P è un fungicida ad attività preventiva, curativa ed eradicante, efficace contro numerosi funghi come l’elmintosporiosi, l’antracnosi. il marciume rosa, l’oidio e le ruggini. Conf. da 200 ml 26,30 euro di Kollant - www.kollant.it

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Le più gravi avversità fungine a carico del tappeto erboso appaiono in periodo estivo. Tuttavia esistono alcune malattie fungine che si sviluppano anche durante la fase primaverile di risveglio vegetativo, quando le temperature dell’aria sono prossime ai 12-14 °C e il terreno è umido. La più preoccupante è nota come “marciume rosa invernale” ed è causata da un fungo denominato Microdochium nivale. Si manifesta prevalentemente in inverno, ma può presentarsi anche agli inizi della primavera ed è resa evidente da chiazze circolari (diametro iniziale 6-8 cm) di colore rossastro, con frequente presenza di muffa simile a cotone, localizzate prevalentemente nelle zone più in ombra e umide del prato, frequentemente dopo lo scioglimento dell’ultima neve. Successivamente, se non trattate con fungicidi, le macchie si allargano, sino ad un diametro massimo di 20-25 cm, occupando vaste porzioni del prato e diventando bruno-grigiastre. La malattia tende a regredire all’arrivo dei primi caldi primaverili.

Prevenzione: a fine estate eliminare il feltro ed il muschio ( luoghi ove il fungo ben sopravvive ); in autunno ridurre le concimazioni azotate e distribuire concimi ricchi in potassio (questo elemento rende più robuste le foglie).

Difesa: trattamenti chimici con prodotti specifici e registrati per tappeto erboso (principio attivo: Prochloraz) da effettuare a livello preventivo nelle situazioni che in passato hanno manifestato tale patologia e a livello curativo, tempestivamente, alla prima comparsa dei sintomi. Distribuire il prodotto su erba ben asciutta, con adeguata attrezzatura che lo diffonda uniformemente. Ripetere dopo 10-15 giorni.

Quelli meno gravi

Ruggine: inizialmente compaiono sulle foglie delle piccole macchie giallastre circolari, di 2-3 millimetri di diametro, che si trasformano velocemente in pustole rossastre; in caso di attacchi gravi si ha deperimento del tappeto erboso con disseccamento e morte di ampie porzioni.

Mal bianco: sulle foglie, generalmente quelle più vecchie, compare il micelio biancastro e le foglie colpite appaiono prima giallastre e poi brune. In caso di attacchi gravi e prolungati ampie porzioni di prato possono disseccare.

Filo rosso : si ha la formazione di macchie di colore giallo-rosato che velocemente tendono al rosso; si manifesta in prati poco concimati con azoto ed in quelli trascurati (ovvero tagliati irregolarmente e non diserbati).

Cura: effettuare trattamenti chimici con prodotti specifici e registrati per tappeto erboso, tempestivamente alla prima comparsa dei sintomi. Distribuire il prodotto su erba ben asciutta, con adeguata attrezzatura che lo diffonda uniformemente. Ripetere, se necessario, non prima di 10-15 giorni.

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