Caratteristici di tanti Paesi dell’area mediterranea e non solo, i muretti a secco sono presenti in molti giardini delle coste italiane. Si tratta di costruzioni recenti, o più spesso antichi, ricchi di fascino soprattutto quando vi trovano alloggio diverse piantine inaspettate, verdi o fiorite che regalano nuova vita alle vecchie pietre. Chi avesse un muretto a secco e desiderasse animarlo con la vegetazione, deve scegliere le specie adatte allo scopo, considerando le condizioni di coltivazione poco ospitali: poca terra, pochissima acqua e sole spesso rovente perché diretto sulle pietre del muro. La scelta quindi deve ricadere su specie rustiche, caratterizzate da un portamento ricadente: messe a dimora nella parte alta del muretto, sulla sua sommità, potranno sviluppare liberamente i loro rami a ricadere verso il basso, andando a creare una cascata verde, che in breve tempo andrà a ricoprire l’intera superficie del muro. Si potrà anche optare per specie caratterizzate da uno sviluppo a cuscino più contenute, in grado di creare una o più macchie vaporose di verde e colore. a rompere l’uniformità del muro.
Quali piante sono adatte per il muretto
Sono numerose le piante adatte a crescere nel muretto a secco. Il consiglio è comunque di valutare che cosa cresce abbondantemente nella propria zona, in ambienti simili al nostro muretto, per riprodurlo.
Le succulente
Aptenia cordifolia o Mesembryanthemum cordifolium è caratterizzata da minute foglioline cuoriformi, di colore verde lucido e consistenza carnosa, portate da lunghi steli ricadenti. Durante tutta la stagione estiva, si ricopre di numerosi fiorellini (margheritine grandi non più di 1 cm) di colore rosa brillante.
Mesembryanthemum acinaciforme è molto simile a Mesembryanthemum cordifolium: differisce per la forma delle foglie, lunghe e strette a cuneo, sempre portate da steli ricadenti. I fiori sono più grandi (circa 3 cm), composti da numerosi petali sottili di colore rosa ma anche gialli o bianchi.
Sedum spathulifolium ha foglie carnose di colore grigio-argenteo riunite in rosette: durante il periodo tardo primaverile si colora di numerosi fiori gialli. Resiste anche al freddo.
Le erbacee perenni
Campanula muralis, o Campanula portenschlagiana, forma folti cuscini colorati di viola, quando si ricopre dei suoi fiorellini imbutiformi, da maggio fino a fine estate. Unico difetto: meglio sistemarla in mezz’ombra, perché teme il sole diretto tutta la giornata.
Armeria maritima forma cespugli compatti di fiori a pon-pon color rosa-rosso rubino, da maggio ad agosto. Resiste sotto il sole diretto.
Alyssum saxatile, detto “alisso delle rocce”, forma cespugli bassi e compatti (in particolar modo nella varietà ‘Compacta’) che, in primavera, si ricoprono di fiori formati da 4 petali color giallo oro e forma una vivace macchia di colore anche sotto il sole.
Aubretia deltoidea forma un cuscino folto di fiorellini a 4 petali color lilla, che si aprono per tutta l’estate. Anche questa specie ama il sole ed è adatta alla coltivazione su muretti a secco.
Phlox subulata fiorisce in primavera: anche in questo caso si tratta di un cespuglio compatto, ricoperto di fiorellini rosa-violacei, amanti del sole.
Lo spazio necessario
Prima di inserire le piantine nel muretto, bisogna individuare i punti più adatti, dove vi sia uno spazio vuoto tra le pietre e sia possibile inserire un po’ di terriccio, utile ad accogliere l’apparato radicale della pianta. Una volta adattata alla sua posizione, approfondirà le radici all’interno del muro, alla ricerca di terra e umidità.
1. Per verificare lo spazio disponibile, si può utilizzare un robusto filo di ferro da inserire tra le pietre del muretto, così da capire se è presente abbastanza spazio per la pianta che vi verrà alloggiata. Nei vecchi muretti a secco, spesso dissestati, l’individuazione dello spazio dove sistemare la piantine è solitamente più semplice, data l’irregolarità delle pietre che lo costituiscono.
2. Nel caso di muretti nuovi, invece, appena costruiti e in perfetto ordine, potrebbe essere necessario togliere una pietra
e sostituirla con una più piccola e irregolare, così da creare lo spazio per potervi infilare la piantina con la terra che le servirà a vivere.
3. Al momento della messa a dimora, è importante cercare di infilare l’apparato radicale della pianta e approfondirlo il più possibile tra le pietre: ci si può aiutare, anche in questo caso, con un filo di ferro robusto ripiegato a uncino.
Le piantine potranno essere alloggiate, oltre che tra le pietre del muretto, anche sulla sua sommità, dove andranno
a creare un cordolo verde che potrà ricadere verso il basso (nel caso si scelgano specie a portamento prostrato), o anche semplicemente un cuscino più o meno sviluppato, verde o fiorito, di sicuro gradevole impatto estetico.