Realizzare un’aiuola in un terreno umido                                

Può succedere che una parte del giardino sia molto umida, illuminata dal sole per poche ore della giornata, con un terreno poco drenante e spesso con ristagno d'acqua. In questi casi, che tipo di aiuola si può realizzare? Quali sono le piante adatte ai suoli definiti "paludosi"?

Francesca Meinardi
A cura di Francesca Meinardi
Pubblicato il 29/08/2020Aggiornato il 02/08/2024
Realizzare un’aiuola in un terreno umido                                

Spesso in estate ci si pone il problema della mancanza di acqua, e quando le aiuole sono siccitose si cercano piante dalle scarse esigenze idriche. Ma cosa succede quando invece il terreno è umido? E ancora, come bisogna comportarsi se la parte di giardino a disposizione fosse illuminata solo per qualche ora della giornata? In questo caso parleremo di aiuole umide e di suoli paludosi. Esistono molte piante, acquatiche e semi acquatiche, che amano le caratteristiche di questi terreni.

Il nostro progetto

aiuola in un terreno umidoImmaginando un terreno leggermente scosceso, si immagina un’aiuola che degradi da una zona più elevata, dove si suggerisce di mettere a dimora Canna indica rossa, verso una zona umida ma non stagnante, dove si impianterà Ibisco erbaceo moscheutos, per terminare in un’area paludosa dove far prosperare le Iris louisiana blu.

Le piante scelte 

Canna indica

Queste piante raggiungono altezze importanti, oltre i due metri; hanno foglie sontuose verdi di grandi dimensioni, ovali, da cui si sviluppano fiori in racemo dal colore rosso, intenso, come indica il nome. Vanno valorizzate soprattutto per il ricco fogliame. Queste piante amano sia posizioni assolate che semi ombreggiate e, dal momento che le annaffiature devono essere copiose, ma l’acqua non ristagnare, la messa a dimora sarà nella parte più elevata dell’aiuola. Collocati a una profondità di 15-20 cm, i rizomi vanno distanziati tra loro di almeno 50 cm.

Ibisco palustre

Hibiscus moscheutos è una rustica pianta di ibisco erbacea perenne. Molto vigorosa si sviluppa fino a due metri di altezza ed è ornata da foglie di dimensioni importanti, circa 15 cm di diametro, dalla forma lanceolata, con fiori a imbuto bianco rosati. Questo Ibisco palustre cresce e prospera solo se viene messo a dimora nei terreni in cui l’acqua sia una risorsa illimitata, ma radica in terra e non sott’acqua. Il substrato deve garantire un’elevata e continuativa umidità, in particolare dalla primavera fino alle porte dell’autunno. Ama il pieno sole o la mezz’ombra. Il terreno deve essere abbastanza ricco e con un pH neutro o leggermente elevato.

Iris louisiana blu

Di facile coltivazione, questa Iris palustre raggiunge in estate anche i 70-100 cm di altezza. Gli steli floreali sono ben ramificati e portano 6 fiori raggruppati a due a due, che sfoggiano petali di colore blu e sfumature gialle al centro. La fioritura dura due settimane circa, ma le piante sono gradevoli per il loro insieme, non soltanto per i capolini colorati. È una pianta perenne rizomatosa che, in quanto “palustre”, necessita di acqua in cui affondare l’apparato radicale; è sufficiente che il livello sia profondo pochi centimetri, anche solo 5. Con circa 7 piante ogni metro quadrato si riesce ad ottenere un effetto rigoglioso. Se non si riesce a coltivarlo in pochi centimetri d’acqua, basta anche solo che il terreno sia costantemente bagnato. Come le altre piante sia sole che mezz’ombra sono posizioni favorevoli per la crescita.

Costruire i bordi e il sottofondo dell’aiuola 

Se le piante di cui si è parlato non sono messe a dimora sui bordi di uno specchio d’acqua, naturale o artificiale, ma viene sfruttato un terreno acquitrinoso a disposizione, i bordi dell’aiuola dovrebbero essere circoscritti da un muretto, per poter realizzare anche il sopralzo di terra necessario alla Canna indica.

Il muretto

Quello ideale dovrebbe essere realizzato con pietre a spacco, connesse fra loro con malta a base di calce idraulica, prima della messa a dimora delle piante. Si suggerisce, vista l’altezza e la possenza delle piante scelte, di non limitare l’elevazione del muretto a pochi centimetri, ma di farlo degradare da un’altezza di 40 cm fino a una di 15 cm. La lunghezza e la larghezza dipenderanno chiaramente dal numero delle piante che si deciderà di mettere a dimora e dallo spazio a disposizione.

Acqua e terra aggiunte

Nella parte più elevata dell’aiuola, il muretto sarà riempito con terreno ben lavorato per accogliere le canne indiche. La terra degraderà verso il fondo della vasca dove i bordi in pietra e il sottofondo saranno foderati con un telo per laghetti, in modo da permettere all’acqua di stagnare così da accogliere le piante palustri. Nella zona intermedia ci sarà una porzione di terreno non sommerso ma molto umido, adatto ad accogliere l’Hibiscus moscheutos o piante dalle medesime caratteristiche.

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