La pacciamatura è una pratica agronomica che si esegue ricoprendo il terreno con uno strato di materiale adeguato (pacciame) per impedire la crescita delle erbe infestanti, per mantenere l’umidità nel suolo durante la stagione estiva, per proteggere il terreno dall’erosione dall’azione della pioggia battente, per evitare che il freddo faccia gelare le radici durante l’inverno. In questo periodo dell’anno è importante rinnovare lo strato pacciamante già steso all’inizio dell’estate, soprattutto se le frequenti irrigazioni e altri eventi l’abbiamo in parte rimossa.
L’utilizzo della pacciamatura in questo periodo dell’anno aiuta a risparmiare acqua dell’irrigazione, protegge l’apparato radicale dalle alte temperature, evita il dilavamento dei nutrienti e limita la nascita delle erbacce. Molto spesso la pacciamatura ha anche l’effetto di decorare, perché riempie le zone antiestetiche tra una pianta e l’altra.
Come si stende
La pacciamatura deve essere eseguita seguendo alcune semplici regole per ottenere il massimo dei benefici.
Il pacciame più idoneo alle aiuole è completamente biodegradabile: nel tempo, si disgregherà lasciando il terreno ricco di materia organica.
Nelle aiuole è sempre meglio, prima di stendere il materiale, togliere tutte le erbe infestanti, comprese le radici.
Il materiale per la pacciamatura
La pacciamatura può essere costituita da diversi componenti per la maggior parte di origine organica come: paglia, foglie secche, erba da sfalcio, corteccia di aghifoglie sminuzzata, argilla espansa; ma anche film plastici e tessuto non tessuto.
Paglia, foglie secche, erba da sfalcio sono materiali facilmente reperibili in giardino, economici ma è consigliabile distenderli nelle zone più nascoste perché esteticamente rendono poco.
La corteccia di aghifoglie e l’argilla espansa sono materiali più decorativi che possono essere distesi anche nelle aiuole centrali, però sono più costosi.
I film plastici e i teli di tessuto non tessuto non sono piacevoli a vedersi e perciò possono essere stesi sotto la pianta e poi ricoperti con un sottile strato di corteccia o argilla espansa.
Prima di distendere lo strato pacciamante è importante che il terreno sia ben lavorato (vangato e/o zappato).