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È un attrezzo versatile, indispensabile per chi si prenda cura di un’area verde. Non serve solo per sostituire il tosaerba in un giardino di piccole dimensioni, ma funziona particolarmente bene laddove altre macchine incontrerebbero difficoltà di accesso, per la pulizia di argini e strade, per la preparazione del terreno boschivo e quando l’altezza dell’erba è troppo alta e si deve provvedere ad abbassarla prima di procedere con il rasaerba. È uno strumento essenziale che però richiede un utilizzo attento, perché potenzialmente pericoloso per piante, animali domestici e persone, e sempre in sicurezza per l’operatore.
Con motore a scoppio o elettrico
Quando si parla di decespugliatore elettrico si intende quello a batteria: quelli con il cavo di alimentazione che trasportano energia elettrica a 220 volt, per quanto possano essere protetti, non sono gestibili in tutta sicurezza. Può bastare un movimento sbagliato, anche solo un semplice rimbalzo per aver urtato il terreno, che se ne perde momentaneamente il controllo o muta la direzione così velocemente da rendere un cavo ingestibile. Oggi, per quanto sia ancora possibile trovarne in commercio, sono stati sostituiti da quelli a batteria. La grande differenza tra il decespugliatore elettrico e quello a scoppio un tempo era il peso, ma oggi possiamo trovare modelli classificabili come leggeri, fino a 6 kg di peso, in entrambe le tipologie. I modelli elettrici sono più silenziosi, meno potenti se si devono affrontare tagli con disco o catena e quindi per lavorare in un bosco o in un arbusteto, ma sono perfettamente comparabili con quelli a motore a scoppio per il taglio dell’erba dentro e fuori il giardino. I modelli a scoppio hanno un’autonomia di lavoro praticamente infinita, perché basta fare il pieno di carburante. Per quelli elettrici si deve avere una batteria di scorta, ma finita anche questa, non sempre si ha modo e tempo per ricaricare a sufficienza la prima. I modelli elettrici rispondono a un’idea più green del giardinaggio e non richiedono carburante, spesso contenuto in taniche pesanti da trasportare e maleodoranti.
Gli elementi da valutare
Al momento dell’acquisto, il prezzo deve essere considerato solo dopo aver preso in considerazione i seguenti aspetti tecnici, utili per una corretta comparazione:
✓ leggerezza e potenza: il rapporto peso-potenza deve essere attentamente valutato da chi userà l’attrezzo. Leggerezza significa minor fatica e maggior sicurezza, ma più tempo nel fare il lavoro, perché il motore sarà meno potente. Tuttavia se l’attrezzo è troppo pesante, il lavoro sarà veloce, ma ci si stancherà molto prima.
✓ impugnatura: a forma di “delta” o di manubrio non fa la differenza. L’importante è che garantisca all’operatore una presa sicura, sempre in materiale antiscivolo
✓ comandi: con una sola mano deve essere possibile agire su tutti i comandi
✓ carter rigido: deve essere robusto e orientato in modo da consentire il lancio del materiale nella direzione opposta all’operatore
✓ vibrazioni: più sono i dispositivi antivibrazioni e migliore sarà il lavoro svolto (minor fatica e maggior precisione).
A braccio o a zaino?
I modelli a zaino sono più potenti, ma a parità di altre caratteristiche più costosi. Sono indicati per chi ha grandi superfici che richiedono più ore di lavoro nella stessa giornata. In questi modelli il motore si trova nello zaino, occorre quindi valutare che il cavo della trasmissione sia in un tubo rivestito di materiale plastico forte ma flessibile e che la distribuzione del peso sulle spalle sia equilibrata, per ridurre al minimo i beccheggi.
Due tipi di taglio: a filo o a disco
Il taglio vero e proprio nel decespugliatore è effettuato con un cavo di nailon oppure con dischi taglienti. In molti modelli sono forniti entrambi e sono intercambiabili
a seconda delle necessità. Il cavo deve essere montato e utilizzato per lavorare su superfici limitate, specie per definire il taglio in prossimità di ostacoli, muretti, reti di recinzione, siepi, aiuole e alberi. È preferito ai dischi perché ritenuto meno pericoloso. I dischi a basso numero di denti o in nailon sono indicati per il taglio del prato su superfici oltre i 250 mq. I dischi metallici a otto denti si impiegano quando insieme all’erba crescono felci, canne, vegetazione di ripa e piccoli arbusti. I dischi a ottanta denti, con profilo a sega, indicati per vegetazione di diametro ridotto ma già lignificata, devono essere impiegati con grande attenzione per lo sforzo cui sottopongono l’operatore. Si montano su decespugliatori di cilindrata minima di 40 cc.
Utilizzo in sicurezza
Il decespugliatore è un attrezzo di grande potenza la cui pericolosità aumenta quando si sostituisce il filo da taglio con i dischi. Perciò è necessario adottare sempre tutti i seguenti accorgimenti:
✓ indossare guanti, pantaloni lunghi, scarponi, cuffie antirumore, visiera protettiva e occhiali. La visiera in rete protegge dagli urti, ma non dalle particelle più fini, gli occhiali da queste, ma non dagli urti: sono necessari entrambi
✓ ispezionare preventivamente il terreno per individuare pietre, ceppaie e avvallamenti. L’urto contro un ostacolo, o la perdita dell’equilibrio quando si opera con un disco, oltre a danneggiare lo strumento, può sbilanciarci e causare traumi
✓ indossare i decespugliatori a zaino allacciando tutte le cinghie dopo averle regolate sul proprio corpo. Non devono impedire nei movimenti, ma consentire un contatto e una presa ottimali, come lo zaino da montagna
✓ in presenza d’erba alta (50-60 cm) che può nascondere ostacoli, procedere al taglio in almeno tre passate successive
✓ occorre fare delle pause ogni 10 minuti circa e alla ripartenza bisogna valutare di nuovo la corretta presa sull’attrezzo. Il moto e la fatica cambiano la nostra percezione e la nostra capacità di reazione
✓ evitare di ampliare troppo il raggio d’oscillazione del decespugliatore per ridurre i tempi di lavoro. In caso d’urto è difficile mantenere un assetto stabile
✓ tenere lontano persone e animali spegnere il motore durante gli spostamenti, per il rifornimento e per qualsiasi operazione richieda l’intervento o l’ispezione degli organi di taglio.
Manutenzione e fai da te
È sempre meglio rivolgersi a un centro di assistenza che verifichi trasmissione, organi di taglio, accensione e tutta la corretta funzionalità dello strumento oltre alla sua sicurezza per la manutenzione straordinaria, da eseguire una volta l’anno. La manutenzione ordinaria è invece quella che bisogna fare da soli, (in genere è ben illustrata nel libretto delle istruzioni) e serve a mantenere lo strumento efficiente, sicuro e capace di durare nel tempo, ammortizzando il costo iniziale su più anni. Le operazioni routinarie sono la pulizia della testina di taglio e del carter parasassi, con asportazione dei residui e asciugatura, se il taglio ha interessato materiale particolarmente ricco d’acqua, oltre alla sostituzione dei dischi privi di un dente o disassati. In più, per chi ne è capace, affilatura periodica delle lame, pulizia del filtro dell’aria ogni trenta ore di lavoro, pulizia delle alette di raffreddamento della testa e del cilindro con aria compressa, pulizia della candela mensile per prevenire ossidazioni, pulizia del silenziatore e lubrificazione della coppia conica di trasmissione, con frequente verifica del livello di grasso nella scatola.