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Gli arbusti fioriti
Fra gli arbusti che è possibile coltivare all’ombra e in terreno acidofilo due spiccano su tutti: le ortensie e le skimmie.
- Fra le ortensie le più indicate sono quelle conosciute come “quercifoglie”, nome dovuto alla somiglianza della lamina fogliare con quella del grande albero. Hydrangea quercifoglia è pianta spogliante con foglie ovate, con un numero di lobi variabile da tre a sette, rade ma grandi, che in autunno si colorano in modo cangiante di giallo e violetto. Molto decorativa per i fiori bianchi riuniti in pannocchie portate erette. Raggiunge un’altezza di due metri e un diametro di 150 cm, ma solo dopo molti anni di allevamento e può essere ragionevolmente regimata. Fiorisce in estate e in ombra la fioritura è molto duratura. Pianta acidofila si giova dell’utilizzo di acqua non dura, o acidulata. La varietà Snow Flake (in foto) è particolarmente adatta a essere coltivata in ombra.
- La skimmia è pianta sempreverde e in queste condizioni, anche se non riesce a produrre una fioritura abbondante, conserva un aspetto decorativo tutto l’anno non spogliandosi mai. È di dimensioni contenute, ma fogliosa, contribuendo a dare un senso “di pieno” che spesso manca negli spazi ristretti, senza però essere “fuori scala”. La crescita lenta consente alle piante di mantenere per molto tempo il disegno originario assegnato loro nel progetto iniziale senza ricorrere a drastiche potature o sostituzioni. L’elevata rusticità è apprezzata sempre più per le condizioni climatiche di questi anni con oscillazioni molto forti fra temperature massime e minime, e, a renderle ancora più insidiose, repentine. A metà primavera, dall’inizio di maggio, la pianta, se ben tenuta, si ricopre di piccoli fiori bianchi a forma di stella, grandi poco più di circa mezzo centimetro. I fiori si aprono da gemme di colore rosa intenso, violetto o rosso che si sono formate nel tardo autunno o in inverno. Queste gemme piccole, colorate e sferiche rappresentano la parte decorativa della pianta nei mesi invernali, quella più apprezzata. I fiori sono raccolti in dense pannocchie a portamento eretto. Negli ultimi anni sono diverse le skimmie che si sono meritate l’attenzione del pubblico sottraendo spazio alla classica Rebella come ad esempio Magica Marlot dalle foglie variegate e dalle infiorescenze che mantengono per lungo tempo i boccioli chiari, tutti elementi di pregio in una zona d’ombra dove si deve portare luce, oltre che per il portamento compatto e la vegetazione densa.
Verdi da ombra
Gli amanti della vegetazione rigogliosa possono contare su tre scelte classiche ma affidabili che raramente deludono: hosta, arum e convallaria.
- Le hosta sono piante rustiche che richiedono pochissime cure e possono essere considerate l’emblema di un “giardinaggio a lavoro zero” ideale per le seconde case, per chi ha poco tempo, per chi è all’inizio della propria esperienza nella cura del verde, per chi ha bisogno di introdurre un nuovo elemento decorativo o di copertura del terreno senza aggravare il carico di lavoro già esistente. Si mettono a dimora a primavera o in autunno e l’inclusione nella buca di scavo di fertilizzanti a lento e lentissimo rilascio, come il cuoio torrefatto e la cornunghia, o lento, come le scorie Thomas, favoriscono una vegetazione vigorosa e intensamente colorata nei primi anni dall’impianto. Svasate le piantine, di solito vendute in contenitori quadrati di 10 cm di lato, dovremo aprire con delicatezza il pane di radici che spesso occupano tutto lo spazio disponibile. Sono radici carnose, chiare, piuttosto fragili. È importante porre le piantine in modo da non metterle troppo in superficie perché durante la stagione potrebbero riportare danni da freddo. In particolare per dare luce sceglieremo hosta a foglie variegate come var. Francee e Summer music che uniscono verde chiaro, bianco la prima e crema la seconda, in un contrasto piacevole e molto armonioso.
- L’arum consente di avere foglie in questa porzione del giardino anche quando le hosta sono ancora in fase di riposo perché è fra le prime piante a vegetare. Le foglie, grandi, sinuose, e marmorizzate, piacevoli al tatto per la consistenza cerosa, sono molto decorative. Sono semplici, di forma riconducibile a un triangolo isoscele, sagittate, astate o cordate, portate da un lungo picciolo. Si tratta di piante perenni con radici tuberizzate o veri e propri tuberi, rustiche, acauli, con il fiore in forma di spadice accompagnato da una spata colorata che ha l’interessante funzione di trattenere più a lungo gli insetti in prossimità del fiore per favorirne l’impollinazione. Per questa ragione si presenta eretta, avvolgente, quasi tubolare alla base. I fiori presenti nello spadice sono bisessuali. Dai fiori fecondati si formano bacche di colore rosso.
Piccole erbacee colorate
Fra le varie piante che è possibile far fiorire all’ombra un posto di prim’ordine spetta alle campanule e alle tradescantie.
- Senza voler ricorrere alla sfruttatissima campanula carpatica potremmo scegliere la C. punctata var. hondoensis, a portamento semieretto e fiori bianchi, elegantissima, o la robusta e vigorosa C. poscharksiana.
- Le tradescantie hanno un’immagine vecchia che continua a penalizzarne la diffusione nonostante siano stati introdotte sul mercato nuove varietà per forma e colore e ibridi vigorosi e fioriferi. I vivaisti più attenti la propongono con forza perché è pianta capace di adattarsi in situazioni difficili dove altre piante non sopravvivrebbero. Le foglie sono di colore verde scuro, con la pagina in tonalità violetta. Nastriformi terminano a punta. La forma classica di tutto il genere è il fiore a tre petali triangolari. I fiori sono raccolti in cime terminali. In Tradrescantia x andersoniana i fiori sono di colore blu intenso impreziositi da stami gialli che, per contrasto, sono molto evidenti. La varietà pon pon ha fiori di color lavanda chiari con stami piumosi, da qui il nome, di colore viola intenso, a contrasto. La Tradescantia Virginiana, così come i suoi ibridi, è capace di resistere al gelo pur riportando danni alla parte aerea. Basterà proteggere le piante coltivate in piena terra con una ricca pacciamatura di terricciato di letame.
Le rizomatose più indicate
Anche per le bulbose indichiamo due possibili scelte ma molte altre se ne possono fare: il mughetto e la dicentra, entrambe a fioritura primaverile, in successione, bianca la prima, bianco, rosa o rossa la seconda. Le due specie possono anche essere messe insieme con i mughetti a contornare il cespuglio ricco e leggero della dicentra.
- Il mughetto, Convallaria majalis, è pianta originaria delle regioni temperate europee, anche se allo stato spontaneo è divenuto nel tempo meno diffuso. Si può rinaturalizzare con una certa facilità ottenendo non colonie dense ma popolazioni diffuse. Nonostante l’aspetto e l’epoca di fioritura non è una pianta bulbosa ma rizomatosa. Al momento dell’acquisto scegliere pianticelle non in piena fioritura, non ingiallite e senza macchie sulle foglie. Raggiungono un’altezza di 30 cm. Vegeta già a fine inverno ma cresce e fiorisce con forza solo alle temperature primaverili fra i 14 ed i 18°C, per poi scomparire in estate. Il rizoma resiste a temperature molto al di sotto dello zero. Le foglie sono lucide e di colore verde glauco, di forma ovale, lunghe e appiattite. I fiori sono bianchi e portati reclinati, riuniti in gruppi da 6-12 unità e sempre profumatissimi. Si dispongono in gruppetti di cinque ma dopo una prima fase di espansione le macchie con il tempo tendono a diradarsi. Recuperare dal terreno i rizomi e ricostituire cespi folti per ricreare un effetto “pieno” e gradevole.
- Tutte le specie del genere Dicentra, circa venti, sono piante erbacee perenni, con radici rizomatose fragili da trattare con estrema delicatezza, e fiori riuniti in infiorescenze a grappolo semplice. Dall’asse dell’infiorescenza incurvato ad arco, i singoli fiori pendono verso il basso come fossero lanterne cinesi. I fiori sono bilobati, piatti alla base, in forma di cuore. Le foglie di color grigio verde sono profondamente divise. D. spectabilis è la specie nota come Cuor di Maria, la più diffusa nel nostro paese, originaria di Cina e Giappone raggiunge un’altezza compresa fra i 40 e gli 80 cm. Ha foglie di color grigio verde scuro, i fiori cuoriformi sono rosa-rossi con petali interni bianchi che fuoriescono dal calice, sono lunghi circa 2,5 cm, riuniti in racemi inclinati. Fiorisce da maggio a giugno. La D. spectabilis dissecca la parte aerea all’arrivo del freddo e la sua presenza sul terreno deve essere segnalata perché teme il calpestio. Pianta rustica, sana e senza malattie ricorrenti, è anche molto longeva.