Il sovescio invernale per arricchire il terreno dell’orto

Pratica proveniente dalla tradizione, il sovescio consiste nel piantare piante particolari, farle crescere per poi interrarle e arricchire così il terreno si sostanze preziose.

Anna Zorloni
A cura di Anna Zorloni
Pubblicato il 18/12/2021Aggiornato il 09/09/2024
sovescio

Per chi ha un orto, a dicembre è terminata la raccolta degli ultimi prodotti autunno-vernini e il terreno è in riposo in attesa di essere preparato alla semina dei primi ortaggi primaverili-estivi. Per chi non avesse ancora provveduto, è possibile seminare le piante per il sovescio, che occuperanno il terreno per 2 o 3 mesi, il tempo di attesa prima della prossima semina degli ortaggi. 

Quali sono le colture indicate

Il sovescio è una sorta di “concimazione verde”, ovvero un arricchimento di sostanza organica ottenuto interrando specie vegetali seminate appositamente. Si tratta di specie erbacee a crescita rapida che, una volta mescolate al terreno saranno in grado di arricchire il suolo di elementi nutritivi quali azoto, potassio e molto altri.

Le sementi da sovescio possono essere acquistate in confezioni apposite, sulle quali vengono indicate le istruzioni necessarie per eseguire la semina nella maniera corretta: periodo indicato, quantitativo di seme da distribuire per mq, epoca di interramento.

Le più note colture da sovescio sono le leguminose, come l’erba medica, il favino, i lupini, il meliloto, il trifoglio e la veccia sativa. Si tratta di piante che hanno la capacità di arricchire il suolo di azoto, in virtù della simbiosi con i batteri azotofissatori appartenenti al genere Rhizobium. Possono essere utilizzate anche altre piante, tra cui alcune graminacee (come l’avena, l’orzo e la segale) o crucifere (la colza, il rafano e la senape bianca o gialla per esempio). In commercio sono disponibili miscugli di sementi da sovescio, appartenenti a specie diverse; alcuni sono stati creati appositamente per le semine invernali.

Per un miglior equilibrio di sostanze, è consigliabile eseguire una rotazione colturale in anni successivi dei tre gruppi: leguminose, graminacee e crucifere.

La semina

seminaPreparare il terreno con una lavorazione superficiale, così da rompere le eventuali zolle o crosta indurita, e ammorbidire la terra sminuzzandola; eliminare sassi e impurità presenti.

Quindi seminare come indicato e attendere. Il momento giusto per interrare le piante in genere corrisponde con la fase di pre-fioritura, quando i tessuti verdi della pianta hanno un elevato contenuto in elementi nutritivi e sono ancora sufficientemente teneri affinché si possano decomporre facilmente a formare humus.

L’interramento

interramento

Procedere con la falciatura delle piante e poi lasciarle sul terreno per uno o due giorni ad appassire prima di eseguire un’aratura o una semplice vangatura (nel casi di orti di dimensioni limitate) al fine di sotterrare tutto il materiale organico derivante dalle piante da sovescio tagliate.

A questo punto il terreno dovrà essere lasciato a riposo per almeno 2-3 settimane, in modo tale da permettere un efficace assorbimento degli elementi nutritivi. Poi si potrà procedere con la messa a dimora della nuova coltura, in primavera, che beneficerà di un terreno ricco di sostanza naturale.

Quali vantaggi

Il sovescio è una pratica agricola del tutto naturale e biologica, che offre diversi vantaggi:

  • consente di fertilizzare il terreno senza ricorrere all’utilizzo di prodotti chimici, in maniera efficace ed economica;
  • migliora il suolo dal punto di vista strutturale poiché, la presenza di questa copertura verde, e dell’apparato radicale delle specie da sovescio coltivate (in molti casi di tipo fittonante), esercita una sorta di “arieggiamento” aiutando il suolo ad assorbire meglio acqua ed elementi nutritivi e, nel contempo, a non essere soggetto ad erosione e dilavamento nel periodo invernale, quando è maggiormente esposto ad eventi climatici avversi e al gelo;
  • ostacola la germinazione e lo sviluppo delle specie infestanti, in particolar modo con l’avvicinarsi della stagione primaverile, competendo con spazio e luce.

E gli svantaggi

Uno degli svantaggi conseguenti alla pratica del sovescio è che, occupando il terreno in questo periodo, non sarà possibile coltivare quelle pur poche specie tipicamente invernali, come i cavoli, le verze e i finocchi. La soluzione potrebbe essere quella di suddividere l’orto in diverse parcelle, cosa che permetterà di non dover rinunciare a nulla eseguendo, ad anni alterni, il sovescio e la coltivazione di ortaggi vernini.

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