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Con l’innalzamento delle temperature, le esigenze idriche delle piante sono maggiori e di conseguenza l’irrigazione diventa più impegnativa, sia in termini di tempo, sia a livello economico: più acqua data alle piante fa alzare il conto di questo bene primario, sempre più prezioso e più caro.
Molti non sanno che l’errore commesso più spesso nel giardinaggio, è quello di sprecare l’acqua, esagerando con le bagnature, solitamente per paura di far soffrire di sete le piante e farle seccare. Al contrario, è bene ricordarsi che le piante temono di più gli eccessi idrici piuttosto che le carenze. Ma, come sempre accade, il giusto sta sempre nel mezzo… Ecco alcuni consigli pratici che possono aiutarci a limitare al minimo gli sprechi senza penalizzare le piante.
1. L’impianto di irrigazione localizzato (microirrigazione)
Installare l’impianto di irrigazione localizzato, o microirrigazione, o irrigazione goccia a goccia, è utile perché ottimizza l’apporto idrico, localizzandolo direttamente alla base delle singole piante, in prossimità del loro apparato radicale: vengono minimizzati non solo la fatica e l’impegno quotidiano, ma anche gli sprechi di acqua che generalmente, con altri metodi di irrigazione, viene indirizzata anche ad aree che non è necessario irrigare.
L’irrigazione a pioggia con la canna dell’acqua, per esempio, è utile solo per bagnare i prati e i manti erbosi, ma non in altri casi. Per le aiuole fiorite, i cespugli, l’orto per esempio, occorre evitare di bagnare con il tubo indirizzando il getto a pioggia anche sulle foglie e non direttamente sul terreno: non solo si spreca acqua, ma, bagnando le foglie si favorisce lo sviluppo di marciumi o di scottature dovute all’effetto lente sotto i raggi del sole.
2. Il controllo automatico
Se l’impianto di irrigazione localizzato viene gestito da un programmatore o centralina dotata di timer è ancora più adatto. Non solo si può programmare automaticamente la durata dell’irrigazione e il periodo più idoneo per attivarla nell’arco della giornata, ma se piove, un apposito sensore di pioggia può evitare che venga attivato l’impianto. Riguardo la durata di attivazione: è meglio bagnare poco, anche solo per 15 minuti, regolando adeguatamente la portata d’acqua, ma tutti i giorni nei periodi più caldi dell’anno. Le ore migliori son quelle serali, quando le temperature sono più fresche e quindi si limita la perdita di acqua per evapotraspirazione e il terreno riesca ad assorbire tutta l’acqua che viene fornita.
3. Eseguire la manutenzione regolare degli impianti di irrigazione
È una pratica molto importante da eseguire ogni anno e più volte durante l’anno, se si vuole evitare sprechi d’acqua. Verificare sempre, all’inizio della stagione e nel corso del suo svolgimento, che non vi siano perdite di acqua, né dal rubinetto, né lungo il tubo, che può presentare fori, zone lesionate o ugelli intasati.
4. Riciclare
È buona norma riciclare l’acqua che viene utilizzata in cucina, per lavare la frutta o la verdura. Quest’acqua può essere riutilizzata per bagnare le piante del balcone invece che essere buttata via.
5. Eliminare le erbe infestanti
Le malerbe sottraggono molto efficacemente, e per prime, l’acqua alle piante che coltiviamo. Meglio estirparle dai vasi o dalle aiuole se non vogliamo che gran parte dell’acqua che forniamo al terreno tramite irrigazione venga assorbita da queste erbacce.
6. Utilizzare cisterne per la raccolta delle acque chiare
Per non pagare l’acqua di irrigazione, basta recuperare quella piovana. La raccolta delle cosiddette “acque chiare” può essere fatta facilmente procurandosi una cisterna (della capienza di 1000 litri), in materiale plastico resistente agli agenti atmosferici (polietilene ad alta densità), da posizionare in un angolo del giardino, possibilmente in posizione rialzata. Questi contenitori servono a raccogliere l’acqua piovana attraverso le grondaie del tetto di casa alle quali sono collegati tramite tubi. Tramite un rubinetto basale di scarico, l’acqua raccolta può poi essere riutilizzata per irrigare le piante del giardino.
Il bonus verde
Infine, una buona notizia: l’installazione di un impianto di irrigazione permanente o di una cisterna in giardino, sono considerate opere di manutenzione straordinaria e, come tali, usufruiscono delle agevolazioni fiscali previste dal Bonus Verde (Legge 205 del 2017 art.1 comma 12-15), istituito nel 2018 e in vigore anche per 2020: ciò vuol dire che è possibile ottenere una detrazione fiscale pari al 36% dell’intera spesa sostenuta, detrazione che verrà suddivisa in 10 quote per 10 anni allegando alla dichiarazione dei redditi la fattura di pagamento eseguito.