Lavorazioni nell’orto a fine stagione

A inizi autunno si fa un po' di pulizia nell'orto: eliminare le piante secche e indebolite, estirpare le radici, togliere i tutori e raccogliere gli ultimi frutti. E poi occorre lavorare bene il terreno.

Anna Zorloni
A cura di Anna Zorloni
Pubblicato il 26/09/2018Aggiornato il 26/09/2018
lavorazioni orto

Dopo averle annaffiate, concimate e protette, le piantine dell’orto ci hanno regalato i loro frutti saporiti per tutta l’estate: pomodori, cetrioli, melanzane, peperoni e tante altre verdure, ingredienti indispensabili di insalate e altre ricette estive. Tuttavia anche l’orto a fine stagione inizia a rallentare la propria attività. Con l’accorciarsi delle giornate e l’abbassarsi delle temperature, la produzione è calata, fin quasi ad azzerarsi; i pomodori, come le altre verdure estive, non maturano più, rimangono verdi e piccoli, in mancanza di sole caldo. Le foglie iniziano ad appassire e ingiallire, fino a rinsecchire; tutta la pianta si indebolisce gradualmente fino a seccare del tutto. Nell’orto a fine stagione è giunto il momento di fare un po’ di pulizia ed eliminare le piante esaurite per preparare il terreno alle prossime colture.

Le lavorazioni necessarie di fine estate

1. Nell'orto a fine stagione, si devono slegare le piante dai tutori (di solito canne di bambù, bastoni o bacchetti in materiale plastico) che le sostenevano. Questi, se ancora in buone condizioni, possono essere riutilizzati il prossimo anno, ripuliti dalla terra, legati insieme e conservati in ordine nella casetta degli attrezzi, o in cantina.

1. Nell’orto a fine stagione, si devono slegare le piante dai tutori (di solito canne di bambù, bastoni o bacchetti in materiale plastico) che le sostenevano. Questi, se ancora in buone condizioni, possono essere riutilizzati il prossimo anno, ripuliti dalla terra, legati insieme e conservati in ordine nella casetta degli attrezzi, o in cantina.

2. Quindi nell'orto a fine stagione occorre estirpare completamente le piante, sradicandole dal terreno: solitamente è sufficiente una leggera pressione per tirare via con le proprie mani l’intera pianta, non solo fusto e foglie, ma anche l’apparato radicale. Se non si riesce a mano, perché la pianta è particolarmente forte e ancorata al terreno, ci si può aiutare con una vanga o una zappa. Se si possiede un bidone del compostaggio, le piante estirpate possono essere inserite nel mucchio. L’importante è non lasciare nel terreno alcun residuo vegetale delle piante eliminate, ma eliminarne ogni parte.

2. Quindi nell’orto a fine stagione occorre estirpare completamente le piante, sradicandole dal terreno: solitamente è sufficiente una leggera pressione per tirare via con le proprie mani l’intera pianta, non solo fusto e foglie, ma anche l’apparato radicale. Se non si riesce a mano, perché la pianta è particolarmente forte e ancorata al terreno, ci si può aiutare con una vanga o una zappa. Se si possiede un bidone del compostaggio, le piante estirpate possono essere inserite nel mucchio. L’importante è non lasciare nel terreno alcun residuo vegetale delle piante eliminate, ma eliminarne ogni parte.

3. In seguito occorre eseguire un importante lavoro nell'orto a fine stagione: la lavorazione superficiale del terreno, in modo tale da eliminare anche le erbe infestanti e altre impurità, sassi o altro. Per fare quest’operazione, si utilizzi una zappa, nel caso di un orto di piccole dimensioni. In alternativa, meglio servirsi di una motozappa o motocoltivatore. Una rastrellata finale aiuterà a livellare il terreno.

3. In seguito occorre eseguire un importante lavoro nell’orto a fine stagione: la lavorazione superficiale del terreno, in modo tale da eliminare anche le erbe infestanti e altre impurità, sassi o altro. Per fare quest’operazione, si utilizzi una zappa, nel caso di un orto di piccole dimensioni. In alternativa, meglio servirsi di una motozappa o motocoltivatore. Una rastrellata finale aiuterà a livellare il terreno.

Il concime è indispensabile

Durante la lavorazione del terreno, è consigliabile incorporare del concime organico (ad esempio letame, stallatico o cascame di lana), in modo tale da arricchire la terra, impoverita dalla coltivazione estiva, che dovrà accogliere le prossime colture, quelle autunno-vernine (i cavoli ad esempio), o quelle estive del prossimo anno.

E dopo?

Il terreno dell’orto a fine stagione, così ripulito, lavorato e concimato, viene lasciato a riposo per un periodo più o meno lungo di tempo prima della messa a dimora delle nuove piantine.

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