Orto in balcone: istruzioni per il mese di settembre

Fare l'orto sul balcone richiede cure e attenzioni ma dà anche grandi soddisfazioni. Ecco cosa piantare a settembre e i lavori necessari in questo mese.

A cura di Francesca Scarabelli
Pubblicato il 09/09/2024Aggiornato il 09/09/2024
Orto in balcone: istruzioni per il mese di settembre

L’orto in balcone è molto apprezzato soprattutto da coloro che vivono in città. Complice la ricerca di uno stile di vita più sano, negli ultimi anni tantissime persone hanno sviluppato una passione per gli orti urbani e il desiderio di organizzare la coltivazione e raccolta di frutta e ortaggi direttamente sul balcone di casa. 

La ridotta estensione degli apparati radicali e della parte aerea della maggior parte degli ortaggi facilita la coltivazione su piccole superfici di terreno e anche in vaso. In questo modo, anche chi non ha un terreno per l’orto può coltivare in un angolo del proprio balcone piante aromatiche, insalatine da taglio e a volte anche alcuni altri ortaggi come pomodori, melanzane e cetrioli. Il vantaggio non è solo quello di avere verdura fresca e di sicura provenienza, ma anche un maggiore benessere derivante dal contatto con la natura e con i suoi ritmi lenti.

Se si vuole cominciare a coltivare il proprio orto in balcone a settembre bisogna innanzitutto considerare l’esposizione del balcone prescelto per questo uso e disporre le piante di conseguenza, avendo cura di tenere la giusta distanza tra una piantina e l’altra. Si può passare poi a scegliere i vasi più adatti, riempirli di terriccio ricco di nutrimento e infine piantare le piante più adatte per l’orto in balcone per il mese di settembre, quindi prevalentemente verdure invernali.

Come sistemare il balcone per un piccolo orto

Per coltivare un orto in balcone sono necessari alcuni accorgimenti e dei lavori di preparazione. Chi comincia a coltivare i propri ortaggi a settembre, magari al ritorno dalle vacanze, dovrà dedicarsi prima di tutto alla preparazione dei vasi e del terreno in cui ospitare le piantine o i semi, tenendo conto che se si è alle prime armi è più facile cominciare dal trapianto di piantine già pronte piuttosto che dalla semina in vaso.

Esposizione del balcone e spazio disponibile

La luce del sole gioca un ruolo importante nella coltivazione di ortaggi e verdure, quindi uno dei primi fattori da valutare è l’esposizione del balcone. Un balcone che riceve i raggi del sole per poche ore al giorno, infatti, sarà adatto per insalate come cicoria, rucola e lattuga, ma anche per spinaci, erbette, coste, finocchi, aglio, sedano e carote, mentre se si hanno a disposizione molte ore di irradiamento solare si possono coltivare molti altri tipi di ortaggi ottenendo frutti saporiti.

orto in balcone

Esposizione di vasi e piante in balcone in base al sole

Nei balconi esposti a sud bisogna però fare attenzione, durante il periodo estivo, agli stress da carenza idrica e provvedere ad un’area ombreggiata nelle ore più calde della giornata. In primavera e in autunno, invece, questa esposizione risulta ideale. Nel disporre le piante, tenete infine conto che la sistemazione migliore è lungo la direttrice nord-sud, che evita che le piante si facciano ombra a vicenda al girare del sole.

I vasi per l’orto sul balcone

Per coltivare l’orto in balcone si può ricorrere a diversi tipi di contenitori, dai classici vasi alle strutture per gli orti verticali. Prima di acquistare i contenitori, occorre valutare lo spazio a disposizione e predisporre un vaso per ogni tipologia di ortaggio. In generale, se li dovete acquistare, scegliete le fioriere con riserva d’acqua perché consentono di ridurre drasticamente le annaffiature e leggere (in plastica). Le cassette rettangolari sono adatte ad essere affiancate una vicina all’altra e si prestano perfettamente al bisogno. I vasi rotondi sono idonei per le aromatiche e gli ortaggi da bacca molto voluminosi (pomodori, melanzane ecc.): in questo caso non più di una pianta per contenitore.

 L’importante è che le dimensioni siano adeguate: vasi troppi piccoli, infatti, pregiudicano lo sviluppo della pianta e richiedono irrigazioni molto frequenti. Ad esempio:

  • pomodori, peperoni, patate, cetrioli, cavoli e melanzane richiedono contenitori di 40-50 cm di larghezza e di 30-40 cm di altezza;
  • per lattughe, bietole, cicorie, finocchi, sedani, cipolle, basilico e piante aromatiche possono bastare vasi di 20-30 cm di larghezza e di 15-20 cm di altezza.

In commercio esistono kit per la coltivazione dell’orto in vaso con l’occorrente. Gli ortaggi più comuni e facili da coltivare sono la lattuga e la rucola, piante molto economiche che in poco più di un mese, circa 40 giorni, daranno il loro raccolto; per questi ortaggi sono necessari vasi che abbiano il lato corto non inferiore ai 40 cm, mentre per la profondità sono sufficienti 20 cm. Altri ortaggi che crescono in soli 20 cm di terriccio sono: cavoli, cetrioli, peperoni, rosmarinosalviaprezzemolo. Se ci si vuole impegnare con piante di zucchine, patate o pomodori, i contenitori dovranno raggiungere una profondità di almeno 50 cm e pari superficie. Possono bastare 30 cm per i piccoli frutti (moreribes, lamponi), per carote e kiwi.

orto in vaso sul balcone

Orto in vaso sul balcone

Uno dei materiali migliori per i vasi è il coccio perché è in grado di mantenere il giusto grado di umidità del terreno, è traspirante e non si surriscalda eccessivamente. I sottovasi sono fondamentali per raccogliere l’acqua in eccesso ed evitare allagamenti di balconi e terrazzi; bisogna solo fare attenzione a evitare i ristagni idrici.

Il terriccio

Una volta scelto il contenitore, è necessario stendere sul fondo uno strato di ghiaia o di argilla (almeno 4 cm) sul quale si potrà procedere a versare un terriccio in grado di drenare in modo efficace l’acqua. Se la terra deve essere acquistata in appositi sacchi è bene aggiungere un dieci per cento di sabbia di fiume a grana grossa: ciò consente di alleggerire il terreno e di facilitare la crescita del capillizio radicale. Il terriccio ideale è in realtà quello che ci si potrebbe procurare in un appezzamento di terreno adibito a orto arricchito con dei lombrichi.

Disposizione e distanza tra le piante

Per coltivare il proprio orto di settembre è importante non farsi prendere dalla tentazione di trapiantare troppe piantine in spazi ridotti, un errore da evitare perché ne penalizza la crescita e la produzione. Le distanze ideali tra le piante sono:

  • 50-70 cm per gli zucchini;
  • 40 cm per peperoni, pomodori, melanzane, cavoli e cetrioli;
  • 25 cm per finocchi, sedani, bietole e lattughe;
  • 10 cm per rucola, aglio, cipolle e porri;
  • 3 cm per carote, ravanelli e prezzemolo.

La collocazione delle diverse tipologie di ortaggi dovrà avvenire considerando sia l’ingombro degli ortaggi che l’esposizione del balcone. Su balconi poco luminosi, ad esempio esposti ad est, le piante che tendono a svilupparsi molto in altezza dovranno essere poste sul lato opposto rispetto alla fonte luminosa, in modo che non sottraggano luce alle piante più basse.

I lavori dell’orto in balcone di settembre

Se avete già il vostro orto in balcone, al rientro dalle vacanze bisognerà prima di tutto ripulire i vasi della erbacce e dai residui delle coltivazioni precedenti. Uno dei lavori di eseguire a settembre, poi, è quello di concimare la terra nei vasi e nei semenzai usando un fertilizzante commerciale oppure un compost ottenuta e casa da scarti alimentari: l’importante è che il terreno sia ricco di nutrienti prima di mettere a dimora i nuovi ortaggi.

Orto in balcone: frutta e ortaggi da coltivare a settembre

A settembre si possono seminare o trapiantare prevalentemente ortaggi invernali oppure ortaggi a ciclo breve che possono essere raccolti prima dell’arrivo delle gelate. Si possono quindi mettere a dimora:

  • lattuga;
  • cicoria;
  • rucola;
  • valeriana;
  • catalogna;
  • biete;
  • indivia;
  • spinaci;
  • prezzemolo;
  • porri;
  • cipolle;
  • cime di rapa;
  • ravanelli;
  • carote;
  • cavoli;
  • finocchi;
  • barbabietole;
  • verze;
  • cavolfiori.

Tutte queste verdure si possono coltivare in vaso, tenendo conto di predisporre vasi di dimensioni adeguate, soprattutto per quanto riguarda verze e cavolfiori. Si può scegliere se seminare o trapiantare in base alla propria esperienza, al clima e al periodo. In generale, nel nord Italia si possono seminare piante come carote, biete, rucola, ravanelli e insalate, mentre sarebbe meglio trapiantare finocchi e le varie specie di cavolo.

La frutta

Anche chi ama la frutta può coltivare in contenitore quasi tutto. Meglio scegliere le varietà nane, oppure scegliere piante preparate per crescere a spalliera. Per quel che riguarda le mele ogni varietà è adatta, bisogna poi sceglierla in base al clima della zona. Settembre è il mese giusto per le pere che devono essere coperte con tessuto non tessuto durante l’inverno oppure se è prevista una gelata quando sono in fiore. 

Raccomandazioni utili per un orto in balcone

Coltivare il proprio orto sul balcone permette di avere ortaggi freschi e di stagione, oltre ad avere un impatto positivo sul benessere psico-fisico che deriva dal semplice lavoro della terra, a contatto con le piante, con il loro ritmo naturale di crescita e con la natura, tutti fattori che possono contribuire a ridurre le stress che affligge soprattutto chi vive in città. Bisogna però tenere conto di alcuni rischi, tra cui ad esempio quello di contaminazione da inquinanti ambientali a carico delle produzioni orticole ottenute in ambienti urbani.

Attenzione a gas e metalli pesanti

Il livello di inquinamento misurabile nelle città più densamente abitate e sottoposte alla quotidiana pressione del traffico veicolare e delle attività produttive, raggiunge frequentemente livelli molto elevati. Contribuiscono a peggiorare la qualità dell’aria urbana, elementi gassosi quali l’anidride carbonica, il biossido d’azoto, l’anidride solforosa, l’ozono e altri solidi in essa dispersi, come il particolato e le polveri sottili. Alcuni di questi elementi sono in grado di arrecare danni alla strutture aeree degli ortaggi, così come a quelle di altre specie ornamentali, arbustive ed arboree, che si manifestano sotto forma di decolorazioni, ingiallimenti e maculature fogliari, ridotta capacità di crescita per mancata emissione di nuovi germogli o foglie, stentata fioritura o fruttificazione.

Una conseguenza più dannosa per le piante e più pericolosa per la salute umana è stata tuttavia rilevata sotto forma di accumulo di metalli pesanti nelle foglie e nei frutti di molti ortaggi cresciuti nelle città a più elevato tasso di inquinamento ambientale. Gli studi condotti in molti agglomerati urbani hanno permesso di misurare i livelli di alcuni metalli pesanti (piombo, zinco, cadmio, nichel) in ortaggi come lattughe, cicorie, basilico, rosmarino, spinaci, rucola, pomodori e fagiolini: in alcuni casi le concentrazioni di inquinanti erano superiori anche del doppio rispetto a quelle rilevate in ortaggi della medesima specie provenienti da coltivazioni in pieno campo situate ai margini delle stesse città.

Questi metalli pesanti, seppur rinvenuti in certi casi in concentrazioni non dannose per l’integrità degli ortaggi, possono rappresentare un problema per la salute umana. Quelli che hanno mostrato i maggiori livelli di inquinanti sono stati soprattutto gli ortaggi coltivati in terrazzi situati ai piani più bassi degli edifici o nei terreni situati in prossimità di strade ad intenso scorrimento.

I possibili rimedi

L’auspicio è, per prima cosa, che migliori la qualità dell’aria e diminuisca l’inquinamento ambientale. In attesa di tali miglioramenti, alcuni accorgimenti possono comunque contribuire a far diminuire, anche significativamente, il livello di inquinanti nei vegetali:

  • è di fondamentale importanza ridurre quanto più possibile il contatto tra orto e fonte di inquinamento, ad esempio i gas di scarico del traffico veicolare. Risulta pertanto opportuno coltivare gli ortaggi nelle parti più interne del terrazzo, delimitando il perimetro dello stesso con siepi sempreverdi in grado di fungere da filtro contro gli inquinanti presenti sotto forma di particelle solide disperse nell’aria. La protezione con siepi sempreverdi è di grande efficacia anche e soprattutto nel caso di orti realizzati a livello dei piani stradali;
  •  un altro intervento in grado di ridurre il livello di inquinanti è dato dalla regolare irrigazione soprachioma degli ortaggi: se da un lato tale pratica può compromettere la qualità del prodotto, in quanto potenzialmente in grado di favorire l’insorgere di malattie fungine, dall’altro contribuisce ad evitare che le micro particelle solide si depositino sulle foglie e sui frutti;
  • nelle città con maggior livello di inquinamento è inoltre opportuno coltivare ortaggi a rapido ciclo di crescita, come ad esempio ortaggi da foglia, rispetto a quelli a maggior durata, nei quali è quindi più elevato l’accumulo dei metalli pesanti;
  • negli orti urbani è inoltre di fondamentale importanza evitare qualsiasi intervento antiparassitario di tipo chimico contro insetti o funghi, al fine di evitare di associare all’effetto residuale negativo dei fitofarmaci, quello degli inquinanti ambientali.

Se non si ha la passione per l’orto, è sempre utile abbellire il balcone di settembre con delle piante fiorite che regalano vivacità e colore alle giornate.

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