Durante la nostra assenza, se il terreno è stato bagnato a sufficienza, le piante nell’orto mostreranno i primi segni di carenza idrica solo al terzo giorno se il terreno gode di un’esposizione ottimale, al quarto giorno se l’esposizione è solo parziale o siamo in presenza di un terreno fresco, ricco, ben concimato.
Altre precauzioni
Dopo aver raccolto, annaffiamo con generosità il terreno, controlliamo che non vi siano in atto attacchi parassitari o distruzioni da lumache, verifichiamo la solidità dei sostegni.
- Verdure da foglia. Lattuga e radicchi, specie se molto giovani, potranno risentire di un’assenza di 4 giorni. Bietole e rucola invece potranno riprendersi in breve tempo anche se hanno sofferto siccità. Per evitare di perdere una parte di questi prodotti si può raccoglierli, mondarli dalla terra e porli nella parte bassa del frigorifero, senza lavarli, in contenitori abbastanza grandi dove le foglie non siano schiacciate ma circoli l’aria.
- Pomodori e peperoni possono essere raccolti anticipatamente e lasciati a temperatura ambiente senza che si tocchino fra loro così da completare il viraggio del colore.
- Le melanzane, abbastanza serbevoli, vanno raccolte in anticipo e conservate in frigorifero, dove però tendono ad avvizzire e perdere di lucentezza. Oppure vanno riposte in luogo fresco ricoperte da un panno umido.
- Alle zucchine bastano due soli giorni di frigorifero per perdere quella nota di freschezza irrinunciabile nella stagione di pieno raccolto. O si decide di raccoglierle in anticipo e poi, dopo averle lavate e asciugate, di surgelarle per un impiego invernale in minestroni oppure si lasciano sulla pianta con la certezza che al nostro ritorno ci attenderanno zucchine da raccogliere di taglia maxi e di sapore non certo eccezionale.
- Anche per le fragole non c’è niente da fare e al nostro ritorno saranno più che mature e gli insetti avranno banchettato.