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Ficus carica è un albero originario dell’Asia occidentale che appartiene alla famiglia delle Moraceae del genere Ficus. Esistono tantissime specie di fico che si coltivano per i frutti.
In realtà quello che noi chiamiamo “frutto” è una grossa infruttescenza detta “siconio” di colore variabile (verde o violaceo), cava, all’interno della quale sono racchiusi i fiori piccolissimi. La pianta può dare due produzioni di falsi-frutti l’anno: i fioroni o fichi primaticci, che si formano in autunno e maturano nella tarda primavera dell’anno successivo, e i fichi veri che si formano in primavera e maturano a fine estate – autunno dello stesso anno.
L’albero può diventare infestante
Ficus carica è un albero che raggiunge i 7-8 m d’altezza, ha foglie grandi a tre e cinque lobi. In genere cresce spontaneo; se coltivato, predilige i terreni sassosi e calcarei, mentre soffre quelli argillosi e troppo umidi, ama il sole ma cresce anche alla mezz’ombra.
Ha due difetti: se si trova bene diventa infestante e ha un apparato radicale molto espanso e superficiale, quindi è meglio piantarlo distante dal muro almeno 10 metri.
Non tollera a lungo temperature sotto zero.
Tende ad avere un portamento cespuglioso ma, con le potature, si può ottenere una forma ad alberello. Si consiglia una potatura verde in giugno per ridurre la quantità di rami in eccesso e la rimozione dei frutti entro ottobre.
Tipi e varietà di fichi
Le varietà più rappresentative in Italia:
– il Brogiotto, con frutti di gusto dolcissimo dal colore nerastro;
– il Dottato, si usa per la produzione di frutti secchi, ha buccia di color verde chiaro e polpa dolce;
– il Verdino, il più diffuso in Italia, ha buccia verde e brillante e polpa rossiccia e dolciastra.
Essiccazione: un procedimento facile
Il fico può essere consumato fresco oppure essiccato. L’essiccazione può essere eseguita facilmente: basta avere a disposizione un tavolo e una griglia spaziosa, sopraelevata di 10 cm dal piano del tavolo. Per ottenere buoni risultati è importante selezionare frutti sani. Per prima cosa occorre raccogliere i frutti: i migliori sono quelli che cadono a terra perché hanno raggiunto il perfetto grado di maturazione. Poi devono essere puliti eliminando qualsiasi traccia di sporcizia, lavati e asciugati con un panno morbido.
Anche in forno
Se il sole non fosse sufficientemente caldo, arrivasse qualche pioggia e diventasse impossibile avere le 10 ore di sole necessarie, si può valutare di essiccarli nel forno di casa o in un essiccatoio (per chi lo possiede).
Dopo averli lavati ed asciugati, preriscaldare il forno a 60°C e appoggiarli sopra a una griglia forata in modo che l’aria circoli sopra e sotto ai fichi.
Mettere la griglia in forno e lasciare lo sportello leggermente aperto per evitare che i fichi si scaldino troppo.
Conservare i fichi
Una volta essiccati, senza più traccia di acqua e liquidi, sistemare i fichi in un contenitore a tenuta ermetica in un luogo fresco oppure nei sacchetti gelo per metterli in frigo o in freezer. I fichi secchi si mantengono per 18-24 mesi se conservati correttamente.