Contenuti trattati
1. Pulizia del terreno
In questo momento la pulizia del terreno nell’orto non è soltanto un fatto d’ordine estetico ma, ben più importante, un accorgimento di prevenzione sanitaria. Tutti i resti vegetali lasciati sul terreno vanno soggetti a marcescenza e decomposizione divenendo perfetto substrato per il proliferare di parassiti e virosi che, inevitabilmente, si ripresentano l’anno successivo con rinnovato vigore. E questa è soltanto la parte visibile. Quello che è sottoterra è sicuramente peggio perché la pulizia superficiale del terreno lascia nascosti, ma pur sempre presenti, tutti gli apparati radicali. Per questa ragione, a fine ciclo è opportuno sradicare le piante piuttosto che reciderle alla base con un semplice colpo di vanga.
Come distruggere i resti vegetali
Il materiale raccolto deve essere allontanato o distrutto. Non sempre è possibile distruggere con il fuoco i resti delle colture orticole perché si possono presentare ricchi d’acqua, oppure inzuppati dalla pioggia. La buona norma di conferire i detriti vegetali presso le stazioni ecologiche, ormai presenti in buona parte del territorio nazionale, per la raccolta differenziata dei rifiuti, può rendere questo compito anche più gravoso. Non tutti praticano il compostaggio che in questo caso potrebbe risolvere il nostro problema. La soluzione rimasta è l’interramento dei resti vegetali. L’interramento è un’operazione ben diversa dal semplice cumulo fuori terra perché elimina in modo definitivo il problema.
2. Tessuto non tessuto prima del gelo
Gli ortaggi presenti in pieno campo devono essere protetti dal freddo. Si possono collocare i tunnel da orto oppure coprire le colture con il tessuto non tessuto TNT, materiale che ha molti pregi:
- è un prodotto immarcescibile anche se interrato o bagnato,
- è permeabile all’aria, all’acqua e in parte anche alla luce, ma per le piante in accrescimento si consiglia di rimuoverlo durante il giorno,
- è resistente allo strappo, si deforma solo leggermente con la trazione, si taglia con facilità e non si sfilaccia perché non ha una trama ordinata,
- resiste agli sbalzi estremi di temperatura, non è alterato dai raggi ultravioletti,
- è leggero (circa 20 grammi per metro quadrato), facile da maneggiare, riutilizzabile fino a quando conserva le sue caratteristiche di trasparenza e permeabilità (attenzione a non imbrattarlo eccessivamente),
- è duttile potendo essere impiegato per piante singole (carciofo), per file di piante (sedano), per aiuole di piccole dimensioni (prezzemolo) o grandi (cavoli),
- è economico.
La sua azione consente di ottenere a livello del suolo temperature più alte di uno o due gradi rispetto all’atmosfera, differenza che spesso è sufficiente a garantire sopravvivenza e crescita degli ortaggi invernali.
3. Proteggiamo le aromatiche
4. Riponiamo tutori e gomme