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Il sedano tradizionale, Apium graveolens varietà “dulce”, è un ortaggio che appartiene alla famiglia delle Ombrellifere. I mesi autunnali sono come quelli primaverili i più adatti alla coltivazione dell’Apium graveolens sia in casa che all’esterno, anche in vaso, purché si tenga a temperature superiori ai 15°C.
La particolarità è che la sua coltivazione, se non si hanno a disposizione aiuole che consentano di partire dalla semina, può essere fatta anche in vaso servendosi dei suoi scarti di lavorazione, ovvero dell’apice del gambo acquistato anche al supermercato.
Nonostante ciò, per la genuinità del prodotto si consiglia di partire da prodotti presi direttamente dai contadini o da agricoltura biologica: il sedano è uno degli ortaggi maggiormente recettivi ai residui dei pesticidi.
Perché piantare il sedano
Il sedano è un ingrediente base della cucina mediterranea sia per piatti caldi che freddi piuttosto che nei sughi.
In erboristeria viene offerto come diuretico, potente digestivo e antiinfiammatorio.
Contiene preziosi elementi che lo rendono indispensabile per una dieta equilibrata quali calcio, fosforo selenio e magnesio oltre a dosi importanti di vitamina C, A e K.
Come si fa
E dopo?
Una volta trapiantato in vaso e cresciuto, il sedano andrà conservato o in una zona luminosa della casa o in un luogo appartato del terrazzo o della veranda, sempre con la garanzia di temperature che oscillino sopra i 15°C.
La raccolta
Il sedano potrà essere raccolto gradualmente così da consentire a steli e foglie nuove di continuare a rinnovarsi per avere sempre a disposizione sedano fresco. Per asportare le parti che si intendono consumare si consiglia l’uso di forbici da giardino ben affilate per praticare tagli in senso diagonale; evitare il distacco manuale che fa rischiare sfilacciamenti.