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Ormai i tetti verdi sono le nuove frontiere anche di Milano, in linea con una tendenza che accomuna le maggiori metropoli. E se a Parigi ci sono iniziative del comune per promuovere il verde su ogni tetto o terrazza e a New York con l’High Line Park un percorso sopraelevato dismesso è diventato un piacevole giardino cittadino, anche da noi il pluripremiato “Bosco verticale” ha inaugurato una tendenza in continua crescita. I vantaggi di utilizzare ogni spazio libero per coltivare piante sono numerosi e spaziano da un migliore isolamento termico per l’edificio, alla possibilità di coltivare frutta e verdura sane e “a km zero” e di godere di spazi piacevoli e tranquilli. Così accade per l’orto in quota di Piuarch, in via Palermo a Milano, nel cuore di Brera, che si unisce ad altri tetti “vestiti” di verde disseminati per la città: per prendere un aperitivo od osservare da una posizione tranquilla e insolita la vita cittadina.
Foto orto modulare a Milano
Un sistema anche per risparmiare
Nel caso dell’orto in quota, un sistema modulare di pallet permette di mutare la conformazione dello spazio ogni anno. Alle zone piantumate in cui si coltivano frutta, verdura, aromatiche e fiori per il piacere dello sguardo si alternano spazi che si possono sfruttare per passeggiare, prendere il sole o organizzare una riunione o una pausa di lavoro.
Questo progetto realizzato da Piuarch con il paesaggista Cornelius Gavril e l’azienda di concimi VerdeVivo, offre uno spunto per utilizzare al meglio altri spazi altrimenti dismessi o abbandonati e dimostra che, adottando soluzioni sostenibili e materiali di recupero, la trasformazione può richiedere meno spese e interventi di quanto si potrebbe pensare.
L’orto di Piuarch è stato realizzato lasciando intatto il tetto preesistente. Come si vede dal disegno, una parte del perimetro del tetto è stata coperta con travi in vetrocemento (nel disegno punto 3) sistemate a una distanza di 120 cm una dall’altra e fissate con un sistema di ancoraggio perimetrale, che è servito anche a creare il parapetto con rete di protezione lungo tutto il bordo esterno della struttura.
Sulle “guide” ottenute dagli spazi vuoti tra una trave di vetrocemento e l’altra, sono stati semplicemente appoggiati i pallet, come si vede nella sezione del disegno, pieni quelli destinati ai camminamenti e aperti invece quelli destinati alle piante.
I pallet: pratici ed economici
Per questo progetto sono stati utilizzati i comuni ed economici pallet normalmente usati per i trasporti delle merci e sulle loro misure, che sono standard, è stata calibrata la distanza tra le travi in vetrocemento che in questo modo fungono da supporto.
Ogni pallet, se trattato con vernici che lo rendono resistente all’acqua, ha una durata di diversi anni e in ogni caso la sostituzione dei pallet danneggiati dopo qualche anno richiede spese molto contenute, in quanto si tratta di elementi molto economici.
La profondità dei pallet consente di alloggiare al loro interno uno strato di terriccio universale alto circa 15 cm, sufficiente per coltivare con successo ortaggi, aromatiche e fiori di diverse specie.
Poiché è sufficiente sollevare i pallet e riposizionarli per cambiare il layout, la sistemazione dell’orto si può modificare a volontà e infatti cambia ogni anno con le nuove semine in primavera, prevedendo un periodo di riposo per il terreno, che viene lasciato coperto durante i mesi invernali dopo aver effettuato gli ultimi raccolti.
L’immagine mostra i vantaggi di questa soluzione in termini di migliore isolamento termico dell’edificio, con una significativa riduzione dei costi per la climatizzazione in estate; un minore deflusso, poiché l’acqua piovana che cade sul tetto viene in parte assorbita dal terreno; un miglioramento della qualità dell’ambiente abitativo in termini climatici, energetici, economici e sociali.
Info http://www.piuarch.it, http://www.verdevivo.it
Foto Daniele Cavadini