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Fine estate è il momento giusto per seminare gli ortaggi autunnali come le puntarelle che saranno pronte per la raccolta e il consumo durante il periodo autunnale.
Le “puntarelle” sono una varietà di cicoria, o catalogna (Cichorium intybus, famiglia delle Asteraceae), caratterizzata dalla formazione di germogli fitti tra loro al centro, o meglio, nel cuore del cespo, avvolti da foglioline lunghe e sottili. Sono proprio i germogli, le “puntarelle” appunto, la parte di pianta che viene raccolta e consumata. Sono contraddistinte da colore chiaro, bianco-verde (poiché si tratta di tessuti ancora teneri), dalla consistenza croccante e con un delicato sapore amarognolo: la loro forma ricorda un po’ gli asparagi, motivo per cui la pianta viene anche chiamata “cicoria asparago”. Molto diffuse nelle aree del Sud Italia, sono apprezzate crudo e condito in insalata, insaporito con l’aggiunta di acciughe.
Come si procede?
Questo ortaggio può essere coltivato solo in clima mite, preferibilmente mediterraneo: la temperatura media ottimale per il suo sviluppo è di 16-18 °C, motivo per cui la sua coltivazione è diffusa prevalentemente nelle aree del Sud, scegliendo nell’orto una posizione ben esposta al sole. Nelle altre regioni, la semina delle insalate invernali, e quindi anche delle puntarelle, può essere fatta solo in serra riscaldata o in tunnel.
Preparazione del terreno
Il terreno deve essere preventivamente lavorato, in maniera che sia sufficientemente profondo, morbido, privo di sassi e zolle indurite: deve essere ben sminuzzato e, magari, miscelato con un po’ di sabbia, così da assicurare anche un buon drenaggio. Il ristagno di acqua nel terreno, infatti, è molto dannoso per questo ortaggio, così come per tanti altri, poiché predispone lo sviluppo di marciumi radicali e a livello del colletto, compromettendo l’intero raccolto!
Alla lavorazione, è utile incorporare un po’ di concime (per esempio letame maturo, o stallatico), così da renderlo più nutriente: i semi troveranno un substrato fertile e ricco, l’ideale per la germinazione e per lo sviluppo delle plantule.
A fine lavorazione, il terreno deve essere ben livellato, operazione che si può facilmente eseguire con un rastrello. Con una zappetta, poi, si creano dei solchi paralleli, distanti tra loro 40 cm, in tutta la lunghezza dell’area che si vuole dedicare alla coltivazione delle puntarelle. Non è necessario che siano molto profondi, sono sufficienti 3-5 cm di profondità.
La semina
In questi solchi verranno distribuiti i semi: a file, non a spaglio. Si raccomanda sempre, per ogni tipo di ortaggio o pianta, di acquistare sementi di buona qualità, certificate. Solo in questo modo, si sarà sicuri di avere una buona germinabilità dei semi e, non ultimo, piante sane e vigorose. Tutti i dettagli per l’esecuzione della semina sono riportati nella bustina delle sementi acquistate: oltre al periodo di semina, sono indicati la profondità di semina, l’esposizione del terreno, e il periodo di raccolta.
La densità di semina deve tener presente lo sviluppo dei cespi che si svilupperanno. E’ bene non seminare in maniera troppo fitta, anche se, in seguito alla germinazione, sarà comunque opportuno diradare le plantule.
Subito dopo la semina, si ricoprono i semi con uno strato di terriccio morbido (1-2 cm), quindi si bagna bene il tutto, con il getto d’acqua impostato a pioggia, leggero, per evitare lo spostamento di terra e semi. Il terreno deve essere mantenuto sempre abbastanza umido, ma non zuppo, come già spiegato.
I primi semi germineranno dopo circa 40 giorni. In seguito, quando le plantule avranno 4-5 foglie e saranno alte circa 5 cm, sarà necessario diradarle, considerando che la distanza ottimale tra una pianta e l’altra è di 25-30 cm.
In semenzaio
In alternativa è possibile eseguire la semina in semenzaio, piuttosto che direttamente a dimora. In questo caso, le plantule andranno trapiantate nell’orto quando avranno raggiunto lo sviluppo di 4-5 foglie, dopo circa 40 giorni, alloggiando il pane radicale nella buca scavata nell’orto. Al trapianto, considerare sempre una distanza media tra una pianta e l’altra di 25-30 cm. Innaffiare bene subito dopo il trapianto.
Due raccolti all’anno
Una seconda semina delle cicorie potrà essere eseguita a fine inverno, in maniera da raccogliere il prodotto pronto al consumo in primavera.
Nelle regioni più fredde del Centro e Nord Italia, la coltivazione autunno invernale prevede l’uso del tunnel o delle serre. Attenzione però, è facile fare alcuni errori. Per non sbagliare, leggete qui.
E per chi preferisse coltivare qualche insalata in casa, ecco tutti i nostri consigli.