La coltivazione del porro, Allium porrum, e quella delle cipolline, Allium cepa, è meno diffusa rispetto a quella della tradizionale cipolla. Le cipolline si possono seminare adesso nell’orto ma dato che, come la cipolla, crescono in modo disordinato e molto fitto, bisogna stare attenti alla quantità di seme utilizzato. I porri invece per questo mese è meglio trapiantarli: le piantine acquistate nei garden center o cresciute in semenzaio devono aver sviluppato quattro o cinque foglie.
Le cipolline da mangiare fresche si seminano a maggio
La semina delle cipolline può essere fatta per file o a spaglio. Nel secondo caso si tenga presente che un grammo di sementi in busta equivale a circa 200 semi; una quantità di circa 6 o 7 grammi sarà sufficiente per coprire un metro quadrato di terreno.
Il terreno
Per svilupparsi in modo equilibrato le piante necessitano di un’umidità superficiale costante che, tuttavia, non causi il ristagno idrico. Pertanto dopo aver seminato e bagnato si può coprire il terreno con un foglio di tessuto non tessuto TNT. Quando spuntano i germogli si può togliere il telo e bagnare solo al bisogno, lasciando seccare il terreno tra un’annaffiatura e l’altra.
Il concime
La concimazione diretta con il letame non è consigliata. Meglio piantare le cipolline in un substrato sia stato fertilizzato nel modo corretto (con sostanze organiche ben mature) durante le colture precedenti.
La raccolta delle cipolline
Le cipolline si raccolgono nel mese di settembre; una volta estratti i bulbi vengono riuniti in mazzetti che si lasciano a riposo fino a che le foglie della parte aerea non si sono completamente seccate.
Il porro: da trapiantare
Il trapianto delle piantine di porro si può fare solo se gli esemplari hanno sviluppato quattro o cinque foglie. L’operazione non deve avvenire sotto il sole diretto, quindi si esegue dopo il calare del sole o durante una giornata coperta e solo dopo aver leggermente cimato le foglie.
Il suolo e le file
Per la messa a dimora il terreno dovrà essere stato preparato con vangature profonde e ripetute zappature. Dovrà anche avere un alto contenuto di potassio e fosforo per un ottimale sviluppo della pianta. I porri potranno essere interrati in file ordinate a una distanza di 15 cm l’una dall’altra, mentre le file dovranno essere distanziate di circa 30 cm.
Pronti in autunno
La crescita della pianta va monitorata fino alla raccolta in autunno, avendo cura di rimuovere tempestivamente le malerbe che ne soffocassero la crescita, e intervenendo a rincalzare la pianta, per accompagnarne la crescita, con il terreno smosso durante la sarchiatura. La coltura andrà irrigata con costanza e comunque sempre tenuta sotto controllo, in modo particolare se si dovessero presentare prolungati periodi siccitosi. L’importante è evitare i ristagni idrici che potrebbero compromettere il raccolto.