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Nei mesi estivi grazie alle temperature elevate anche durante la notte, alla radiazione solare forte e prolungata, ad apporti idrici costanti l’orto entra nella fase più produttiva, spesso in misura esorbitante rispetto ai fabbisogni familiari. Proprio per questa accelerazione le cure sono ripagate in modo più che proporzionale, ma anche errori ritenuti trascurabili possono dare il via a problematiche serie. Adesso il cesto si riempie con facilità ma solo se le cure sono quotidiane. Basta circa un’ora di tempo ogni giorno durante la settimana per bagnare l’orto e raccogliere mentre gli altri lavori, come sarchiatura, diserbo, fertilizzazione, saranno rimandati al fine settimana quando c’è più tempo.
Utilizzare l’acqua con criterio
Bagniamo sempre di sera e intervenendo solo nell’area di terreno esplorata dalle radici. Nelle piante singole come pomodori, melanzane e peperoni formiamo delle piccole scoline dove versare l’acqua. Versiamo l’acqua al piede delle piante senza disperderla sulla chioma per diminuire gli sprechi e non favorire la proliferazione di malattie fungine il cui insorgere è regolato da due fattori: alta temperatura ed elevata umidità. Bagniamo le piante in più turni suddividendo l’acqua destinata ad ognuna in almeno due volte, così da ridurre le perdite per percolazione verso gli strati profondi.
Verificate i depositi idrici
I depositi d’acqua sono importanti non solo per la loro funzione di riserva ma perché consentono all’acqua di scaldarsi evitando così, durante la distribuzione serale o mattutina, uno shock termico alle radici delle giovani piante. Nei depositi aperti che servono per la raccolta dell’acqua piovana, poniamo come coperchio una rete metallica a maglie rettangolari o quadrate con dimensione massima di un centimetro: eviterà che vi cadano animali come lucertole, uccelli, e piccoli mammiferi e non permetterà alle foglie portate dal vento di accumularsi. Ricordiamo che in questi depositi le zanzare possono depositare le uova: se notate sulla superficie una miriade di piccole larve che nuotano con movimenti oscillatori, svuotate i depositi, scaravoltateli e lasciateli asciugare completamente. Controllate ogni settimana.
Raccolti: ogni pianta vuole le sue attenzioni
Pomodori: le piante sono in piena produzione. Sostenere con irrigazioni abbondanti, ma continue e frazionate, e leggere concimazioni in copertura, interrate con leggera sarchiatura in un raggio di 40 cm intorno al piede della pianta. Verificare la stabilità dei tutori, continuare ad effettuare le legature allentando quelle che rischiano di “strozzare” la pianta, eliminare i getti che si formano all’ascella delle foglie (femminelle) per contenere il rigoglio vegetativo. Eliminare senza indugio i frutti crepati, beccati dagli uccelli o con segni di virosi e marciumi. Controllare la presenza di cimici verdi responsabili di alterare il sapore dei frutti con le loro punture.
Zucchini: sarchiare il terreno per eliminare le malerbe, raccogliere i frutti appena pronti, concimare leggermente in copertura, annaffiare evitando di bagnare le foglie. Eliminare i frutti colpiti da muffa grigia allontanandoli dall’orto. Sorvegliare la comparsa del mal bianco trattando subito le piante con un prodotto specifico o zolfo bagnato, rispettando i tempi di non utilizzo dei frutti.
Cipolla: raccogliete e ponete ad asciugare i bulbi formando mazzi o trecce da appendere al muro, sotto un portico, ventilato e al riparo della pioggia.
Fagioli rampicanti: è il momento di pulire le aiuole e di verificare la stabilità dei sostegni.
Cocomero e melone: controllare la presenza delle erbacce, concimare con moderazione in copertura, e continuare ad irrigare fino a quando i frutti avranno raggiunto le dimensioni volute per poi sospendere le bagnature fino al raccolto.
Carote: è il momento di provvedere al diradamento iniziando a raccogliere per la mensa le pianticelle più sviluppate o eliminando quelle più stentate.
Melanzane: le piante iniziano ad offrire frutti pronti per il consumo. Raccoglieteli utilizzando delle forbici per recidere in modo netto il picciolo, sempre calzando guanti per difenderci dalle spine. Verificate i tutori, bagnate al piede con continuità e fertilizzate in copertura.
Sarchiature
Nei mesi estivi occorre zappettare l’orto in modo superficiale nell’interfila o vicino al piede della pianta per non danneggiare l’apparato radicale, in questo modo otterremo più di un vantaggio:
- eliminazione delle infestanti,
- arieggiamento del terreno,
- rottura della crosta superficiale con riduzione di perdita d’acqua per risalita capillare dagli strati più profondi,
- migliore penetrazione dell’acqua nella fascia esplorata dalle radici,
- possibilità di interrare concimi granulari distribuiti in copertura,
- movimentazione di terreno disponibile per rincalzare al piede le piante in forte accrescimento.
Il lavoro è meno faticoso di quanto si possa credere e i risultati che potrete riscontrare sono sempre positivi.
Lotta alle malerbe
Le malerbe crescono con la stessa velocità degli ortaggi sfruttando al meglio le bagnature, le fertilizzazioni e il lavoro operato sul terreno. Eliminarle manualmente o con la zappettatura è sempre necessario, ma è meglio prevenirle. Per prevenirle impedite alle infestanti di salire a seme eliminandole prima che spighino, se si trattano di graminacee; private della spiga non si diffonderanno, ma il loro capace apparato radicale, affastellato e sviluppato negli strati superficiali del terreno potrà ancora catturare molta dell’acqua disponibile. Non accontentatevi di eliminarle dalle aiuole ma da tutta l’area interessata dall’orto, in particolar modo dai camminamenti, dalle zone a ridosso delle reti di recinzioni, dalle aree a bordo di cisterne e altri recipienti fissi per l’acqua. Questa pratica rende l’orto un po’ spoglio ma, nelle aree citate, ad esclusione dei camminamenti potranno essere coltivate specie perenni da fiore che ricoprano il terreno in modo continuo.
Fertilizzazioni in copertura
Per gli ortaggi esigenti o per i terreni posti a coltura da diversi anni, è utile distribuire fertilizzanti in copertura, cioè direttamente sul terreno o interrati con una leggera sarchiatura superficiale. È importante rispettare con attenzione i dosaggi indicati dal produttore per unità di superficie. In caso di eccessi non solo si commette uno spreco, ma si possono ottenere due effetti indesiderati: un accumulo di nitrati potenzialmente dannoso per la salute negli ortaggi a foglia verde e una spinta vegetativa a discapito della produzione di frutti. Per i prodotti con un tempo di efficacia di circa tre mesi è questo il momento per una seconda distribuzione.