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Le giornate si sono allungate e le temperature medie giornaliere si sono alzate… si sente già aria di primavera: è il momento giusto per preparare le aiuole e mettere a dimora le piantine e dare forma al nuovo orto. Il terreno deve essere già stato lavorato e arricchito di sostanza organica lo scorso autunno, quindi ora la terra è morbida e fertile, pronta per accogliere le nuove piantine.
Queste ultime possono essere facilmente acquistate già pronte da mettere nel terreno: i centri giardinaggio, consorzi o vivaisti, in questo periodo offrono un’ampissima scelta di piante da orto, specie e varietà diverse. Si consiglia sempre di scegliere varietà locali, che meglio si adattano alle condizioni ambientali e climatiche in cui ci si trova e che possono offrire i migliori risultati, con produzioni abbondanti e qualitativamente superiori.
Divisione del terreno ed esposizione
Quando ci si appresta a preparare le aiuole, è sempre consigliabile fare uno schema dell’orto, in base allo spazio a disposizione, così da sapere bene quante e quali piantine procurarsi.
Poi si consiglia di suddividere l’orto in parcelle, ovvero in spazi separati, solitamente rialzati e ben delimitati da assi in legno, mattoni o altro materiale a disposizione, anche semplicemente da un solco nel terreno, che servirà per il passaggio.
Si considerino sempre le esigenze di ogni singola specie, in modo particolare l’esposizione: gran parte degli ortaggi estivi richiede un’esposizione luminosa e soleggiata per crescere e fruttificare in abbondanza, altri, invece, preferiscono posizioni a mezz’ombra (le insalate ad esempio).
Lo spazio per ogni ortaggio
Quando si decide di preparare le aiuole si deve tenere presente che ci sono specie più ingombranti (zucche, meloni ad esempio) e ortaggi che, invece, richiedono meno spazio e possono essere coltivati più fitti (per esempio le insalate). Per i pomodori e le zucchine si consideri una distanza tra le singole piante di 80-100 cm, per i peperoncini è sufficiente una distanza di circa 50 cm. Alcuni ortaggi si sviluppano più in larghezza, andando ad occupare ampie superfici di terreno (zucche, meloni e angurie ad esempio), altri si arrampicano e crescono in altezza richiedendo tutori ai quali sostenersi (per esempio pomodori, cetrioli, fagioli, piselli …). È essenziale sapere quanto si svilupperà una piantina prima di preparare le aiuole e metterla in terra, così da non ritrovarsi nel giro di poco tempo con una selva incontrollata di piante ingarbugliate tra di loro.
I tutori
Nel caso si intenda coltivare piante che richiedono di essere sorrette (pomodori ad esempio), è necessario procurarsi canne o altri tutori ai quali affrancarle, oltre a legacci di vario tipo (rafia, fil di ferro, …) per legarle man mano che crescono. I tutori vanno inseriti saldamente nel terreno al momento di preparare le aiuole; è possibile anche creare delle intelaiature, più solide e resistenti o utilizzare apposite reti in plastica (indicato per specie poco pesanti, come i piselli rampicanti).
Il telo pacciamante
Messa a dimora
Per interrare la piantina, è sufficiente alzare leggermente i lembi del telo pacciamante in corrispondenza dell’incisione e scavare una buca con l’aiuto di una paletta. La buca deve essere della profondità giusta ad accogliere il pane radicale della piantina; poco più grande del vasetto che la contiene. La piantina viene estratta dal vasetto e inserita nella buca; quindi si colma la buca con terriccio e si preme bene ai bordi per far affrancare bene la pianta al terreno. Allo stesso tempo, accanto alla piantina, viene inserito anche l’eventuale canna o tutore. Infine si bagna abbondantemente.
L’acqua
Un valido aiuto nell’orto è dato dall’impianto d’irrigazione. Un impianto goccia a goccia, con tubi preforati o ugelli, dotato di centralina e timer, è facile da allestire al momento di preparare le aiuole e permette di bagnare le piante anche in nostra assenza, risparmiando notevole tempo e fatica. L’acqua viene convogliata in prossimità di ogni singola pianta, così da evitare sprechi e risparmiare acqua inutile.
Attrezzi che aiutano
Il lavoro nell’orto è faticoso e bisogna abbassarsi in continuazione per preparare le aiuole. Per evitare di assumere posizioni scorrette e scomode, si consiglia di procurarsi gli appositi tappetini in plastica o ginocchiere che ci consentiranno di lavorare comodamente inginocchiati a terra. Per trasportare sacchi di terra o concime, o altro materiale pesante, utilizzare sempre una carriola.
Per chi vuole seminare
I più esperti e previdenti producono da sé le piantine da mettere a dimora ma occorre pensarci già a fine estate. Quando le piante dell’orto stanno per concludere il loro ciclo produttivo, si scelgono quelle che hanno dato i migliori risultati e si prelevano i semi dai loro frutti (pomodori, peperoncini o altre specie di ortaggio). I semi, una volta estratti dai frutti, devono essere ripuliti e lasciati ad asciugare in un ambiente asciutto e fresco; quindi si ripongono in sacchettini di carta e si conservano al fresco per tutto l’inverno. A fine inverno, i semini possono essere messi a germinare in cassette o vasetti contenenti un terriccio morbido e lievemente umido, per dare origine alle piantine che, una volta raggiunto il giusto sviluppo, verranno messe a dimora in piena terra, direttamente nell’orto.