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L’arrivo dei primi freddi comporta la messa in atto di alcuni lavori fondamentali, dalla preparazione del terreno all’allestimento di un tunnel protettivo, fino alla semina della frutta e della verdura più idonei (indivia, lattuga, prezzemolo e cipolla, cavolo e spinaci). Ottobre è anche il mese della vendemmia e della raccolta delle olive, nonché di funghi e castagne.
La preparazione dell’orto
Per chi volesse cimentarsi nell’hobby nuovo e affascinante della coltivazione di un orto autunnale, ne proponiamo una piccola versione adatta a questa stagione, che potrà dare i suoi prodotti nel periodo natalizio. Si tratta del momento migliore per fare una prima esperienza perché le verdure autunnali sono meno soggette agli attacchi delle malattie e dei parassiti, quindi assicurano una percentuale di successo molto elevata.
Come preparare il terreno
Per prima cosa delimitare una parcella di terreno di 5 metri x 3,30. Liberarla da sassi e arbusti e spargere 5 kg di stallatico pellettato. A questo punto occorrerà vangare il terreno a una profondità di 30 cm circa interrando il concime, per poi terminare livellando la superficie con il rastrello.
Tracciare poi i sentieri e le aiuole con queste misure:
- un sentiero centrale largo un metro che divide l’orto in due parti uguali;
- da ciascuna delle due parti ricavate tre prode (il terreno di coltivazione) larghe 70 cm. Ciascuna dovrà essere compresa tra due sentierini larghi 30 cm che serviranno sia per il passaggio tra i filari che per l’irrigazione;
- per evitare ristagni d’acqua attorno alle piante le prode devono essere rialzate almeno 10 cm. Questo si ottiene facilmente nel momento stesso in cui si traccia l’orto: con una pala togliete uno strato di terra di 10 cm circa dai sentierini laterali e accumulatelo sulle prode.
I lavori nell’orto a ottobre
Ci sono tante attività e lavori da fare nell’orto prima dell’arrivo dell’inverno. L’orto estivo è ormai esaurito, quindi per prima cosa bisogna estirpare i residui vegetali alla radice, ad esclusione delle leguminose, di cui la parte aerea va eliminata mentre la zona radicale deve essere lasciata nel terreno. Occorre poi lavorare il terreno per poter iniziare la coltivazione degli ortaggi autunno-invernali. Una lavorazione poco profonda (a circa 30 cm), con una zappa a mano o con una motozappa nel caso di orti più estesi, è necessaria a rompere le zolle indurite e sminuzzare la terra, così da renderla più sciolta e morbida.
Se necessario si può aggiungere terra nuova, acquistandola in sacchi di vario volume presso un vivaista, consorzio o centro giardinaggio. Esistono sacchi di terriccio specifico per orto, già arricchito con gli elementi nutritivi necessari alle piantine dell’orto per crescere sane e rigogliose, altrimenti si può aggiungere concime di tipo organico, ad esempio letame o stallatico da incorporare nel terreno durante la lavorazione. È molto utile aggiungere al terriccio anche un po’ di sabbia (pari a un quarto circa del volume di terra), necessaria se si dovesse procedere alla semina e non al trapianto. In caso di semina, infatti, il terreno oltre che fertile deve essere molto morbido per accogliere i semi e portarli alla germinazione.
La costruzione del tunnel
Le basse temperature arriveranno a breve e i semi degli ortaggi autunno-invernali, per germinare e germogliare, hanno bisogno di una temperatura adeguata, che non sia troppo fredda (minimo 5 °C, ottimale 15-18 °C). È quindi necessario allestire un tunnel che ricopra la parte seminata in maniera efficace. Si può scegliere di acquistare tunnel già strutturati, oppure costruirseli con il giusto materiale e una buona manualità.
Per realizzare un tunnel fai da te saranno necessari i seguenti elementi:
- archetti di metallo flessibile ma solido per sostenere il tunnel;
- teli in tessuto-non-tessuto (TNT), materiale che permette il passaggio della luce sufficiente e la traspirazione dell’umidità. Il telo deve essere ben fissato al suolo e deve poter essere aperto ai lati così da permettere l’arieggiamento interno agli ortaggi autunno-invernali e l’eliminazione della condensa che si può facilmente formare, principale causa di sviluppo di marciumi.
Istruzioni per la semina
Dopo aver lavorato il terreno dell’orto si può procedere a dividere il terreno in parcelle delimitate da camminamenti realizzati con assi di legno oppure scoline.
Come seminare l’orto: tutti i passaggi fondamentali
Per seminare le verdure, si possono seguire questi passaggi:
- procurarsi le bustine di sementi. Se ne trovano molte varietà per ogni ortaggio: prima dell’acquisto verificare sulla bustina che il periodo di semina indicato comprenda il mese di ottobre. Ci sono infatti ortaggi della stessa specie, per esempio la lattuga e il cavolfiore, adatti alle diverse stagioni. Verificare anche la data di scadenza;
- sempre presso un garden center, è possibile acquistare dei vasetti di torba: chi volesse risparmiare può usare bicchierini di plastica da caffè praticando un foro sul fondo di ciascuno;
- riempire i vasetti con una miscela composta al 50% da terriccio da giardino e al 50% da terra normale, innaffiare moderatamente e lasciare risposare un giorno;
- i semi di indivia, lattuga, prezzemolo e cipolla sono minuti: per la semina spargerne una decina in superficie sul vasetto e coprirli spolverando un paio di millimetri di terra, pressare e innaffiare con uno spruzzatore finissimo;
- i semi di cavolo e spinacio sono leggermente più grandi, quindi praticare al centro del vasetto un foro profondo 5 mm e deporvi 3-5 semi, poi coprire con terra, pressare e innaffiare come sopra;
- quando le piantine saranno emerse e alte almeno 4 cm occorrerà diradare, cioè lasciare per ciascun vasetto solo la piantina più forte;
- trapiantare le piantine nell’orto autunnale quando saranno alte 7-10 cm.
Se il progetto colturale prevede 4 piantine, vanno seminati almeno 8 vasetti: spesso non tutte germinano e comunque si avrà la possibilità di trapiantare solo le più belle; le piantine piccole e sofferenti restano sempre tali. Si tenga presente che il prezzemolo ha tempi di emersione lunghissimi: almeno 30 giorni. Per i cavoli e le cipolle ci vogliono una decina di giorni, per le insalate circa 5 giorni. Per la semina seguire le fasi lunari: tutti gli ortaggi indicati vanno seminati e trapiantati in luna calante, eccetto i cavolfiori che si seminano in luna crescente. Per il prezzemolo, invece, è indifferente.
Cosa trapiantare e le semine per l’orto autunnale
Prima di allestire l’orto, bisognerà decidere se seminare in prima persona le piantine oppure acquistarle nei garden center già pronte per il trapianto. Nel primo caso occorrerà agire in anticipo, iniziando dai primi giorni di settembre a fare le semine in appositi contenitori: mentre le piantine cresceranno, ci si potrà dedicare alla preparazione del terreno.
Sotto il tunnel è possibile seminare ortaggi da foglia come
- cicoria da taglio,
- lattuga da taglio,
- prezzemolo,
- rucola,
- scarola,
- spinaci,
- valerianella,
- radicchio
In alternativa si possono seminare gli ortaggi autunno-invernali da radice come ravanelli e carote. Via libera anche a cipolle invernali, aglio, piselli, fave, rame, cime di rapa, barbabietole e broccoletti.
La semina va eseguita sempre seguendo le indicazioni riportate sulla bustina di sementi acquistate, meglio se a file. Una volta distribuita in maniera omogenea, la semente va ricoperta leggermente spargendo sabbia mista a terriccio. Il periodo di tempo necessario ai semi per germinare e dare origine a una piantina pronta per la raccolta è variabile: in media ci vogliono circa 30 giorni per i ravanelli, un mese e mezzo o 2 per la rucola, 2-3 mesi per valerianella (dipende dall’andamento delle temperature, dall’umidità e dalla qualità della semente acquistata). In genere si trova anche questa informazione sulla bustina delle sementi.
Il trapianto si effettua già dalla metà di settembre in poi. In questo mese si è ancora in tempo per trapiantare biete da coste, diversi tipi di cavoli come cavolo cappuccio, broccolo, cavolo verza e cavolfiore, finocchi, cime di rapa e porri invernali.
Ecco alcuni consigli per un trapianto perfetto:
- le piantine di cavoli e di cipolle si interrano coprendo almeno la metà del fusto;
- le piantine di lattuga e indivia si interrano lasciando sporgere il colletto al di sopra della terra per 2-3 millimetri;
- il prezzemolo e gli spinaci si interrano fino al colletto, cioè il punto in cui il fusto si immerge nel terreno.
Per un trapianto a regola d’arte, bisogna praticare un foro nel terreno, infilarvi la piantina in modo che risulti interrata fino al punto giusto e poi pressare la terra intorno al fusto fino a formare una piccola conca che sarà utile per innaffiare abbondantemente, in modo che l’acqua faccia aderire bene la terra alle radici.
Una volta trapiantate, le piantine cresceranno senza richiedere cure particolari, se non in occasioni eccezionali per la stagione. In particolare:
- in caso di periodi molto caldi annaffiare una volta ogni due giorni;
- dopo una ventina di giorni dal trapianto eliminare le erbe spontanee nate tra le piante;
- in caso di periodi molto freddi, con possibili gelate notturne, al tramonto allargare sull’orto un telo di tessuto non tessuto. Se sono previste piogge o neve non stendere il telo perché schiaccerebbe le piante;
- se nella zona è molto probabile che faccia freddo frequentemente, si può predisporre un sistema di archetti metallici su ogni proda (un archetto ogni 50 cm) sui quali stendere il telo.
Quando raccogliere i frutti del lavoro
Tutte le verdure piantate nell’orto autunnale saranno pronte per la raccolta più o meno dall’inizio di dicembre alla fine di gennaio. Cipolle, lattuga, cavoli e indivia si raccolgono una pianta intera alla volta, secondo il bisogno. Del prezzemolo si raccolgono le foglie necessarie. Gli spinaci si possono raccogliere sia recidendo la pianta intera che staccando le foglie più basse, in modo che la pianta ne possa emettere altre.
Frutta e verdura da raccogliere a ottobre
L’orto di ottobre ha ancora qualcosa da offrire, anche se le varietà di ortaggi e verdure da raccogliere da questo mese in avanti saranno sempre meno. In alcune zone d’Italia si possono raccogliere gli ultimi pomodori e gli ultimi peperoni, oltre al basilico che è ormai alla conclusione del proprio ciclo vegetativo.
In base a ciò che si è seminato precedentemente si possono poi raccogliere spinaci, lattuga, lattughino, rucola e prezzemolo. Immancabile la zucca, regina degli ortaggi dell’orto di ottobre. Per quanto riguarda la frutta, si possono cominciare a raccogliere mele e pere, mentre nelle regioni dal clima più mite è il momento di limoni e kiwi. È poi il mese della conclusione della vendemmia, dell’inizio della raccolta delle olive e la stagione di castagne, nocciole, mandorle e funghi.